Buonasera.
Nel mese di luglio ci siamo recati in Comune per richiedere il certificato di agibilità da allegare al rogito per la vendita di un nostro appartamento. L'impiegata allo sportello ci ha riferito che non poteva rilasciarcelo perchè il condominio nel quale l'appartamento è inserito sembra non avere ancora l'agibilità.
In alternativa ci ha rilasciato fotocopia della domanda di agibilità fatta a suo tempo dall'impresa (luglio 2003!!)
Abbiamo così interpellato l'impresa che ci ha fornito tutte le copie presentate in comune per il rilascio dell'agibilità.
Le riassumo brevemente:
luglio 2003: presentazione di una prima richiesta di agibilità da parte dell'impresa;
risposta del Comune: mancano documenti
9 febbraio 2004: integrazione dei documenti da parte dell'impresa
7 giugno 2004: risposta del Comune: "In esito alla pratica in oggetto, si informa la SV (Architetto xxxxxxx) che potrà essere data evasione alla richiesta di licenza d'uso solo successivamente al collaudo delle opere di urbanizzazione previste dalla convenzione...... - Si rammenta che in base al vigente regolamento edilizio le nuove costruzioni non potranno essere abitate !!!!!"
Peccato che tutti i proprietari vi avevano già traslocato da ottobre / novembre del 2003!!!!!
Il collaudo delle opere in oggetto alla lettera del Comune 7 giugno 2004 è stato eseguito nell'ottobre 2005, approvato con atto dirigenziale il 6 febbraio 2006
8 maggio 2006: trasmissione dell'approvazione del certificato di collaudo al Comune (in risposta alla lettera
7 giugno 2004) da parte dell'impresa con autocertificazione di aver rispettato tutte le norme igienico sanitarie.
A seguire: nessun'altra comunicazione nè da parte del Comune, nè da parte dell'impresa, rappresentata appunto dall'architetto xxxxxxx.
A novembre mandiamo un ingegnere edile a controllare la pratica e a richiedere notizie sul certificato di
agibilità. Risposta: non c'è ancora. E' sospesa.
Ma vi pare possibile? Sia l'architetto xxxxxxxx che l'ingegnere edile sostengono che doveva valere il silenzio assenso dalla data del collaudo (cioè 60 giorni dall' 8 maggio 2006).
A tutt'oggi non abbiamo ancora in mano il certificato di agibilità.
Nel mese di luglio ci siamo recati in Comune per richiedere il certificato di agibilità da allegare al rogito per la vendita di un nostro appartamento. L'impiegata allo sportello ci ha riferito che non poteva rilasciarcelo perchè il condominio nel quale l'appartamento è inserito sembra non avere ancora l'agibilità.
In alternativa ci ha rilasciato fotocopia della domanda di agibilità fatta a suo tempo dall'impresa (luglio 2003!!)
Abbiamo così interpellato l'impresa che ci ha fornito tutte le copie presentate in comune per il rilascio dell'agibilità.
Le riassumo brevemente:
luglio 2003: presentazione di una prima richiesta di agibilità da parte dell'impresa;
risposta del Comune: mancano documenti
9 febbraio 2004: integrazione dei documenti da parte dell'impresa
7 giugno 2004: risposta del Comune: "In esito alla pratica in oggetto, si informa la SV (Architetto xxxxxxx) che potrà essere data evasione alla richiesta di licenza d'uso solo successivamente al collaudo delle opere di urbanizzazione previste dalla convenzione...... - Si rammenta che in base al vigente regolamento edilizio le nuove costruzioni non potranno essere abitate !!!!!"
Peccato che tutti i proprietari vi avevano già traslocato da ottobre / novembre del 2003!!!!!
Il collaudo delle opere in oggetto alla lettera del Comune 7 giugno 2004 è stato eseguito nell'ottobre 2005, approvato con atto dirigenziale il 6 febbraio 2006
8 maggio 2006: trasmissione dell'approvazione del certificato di collaudo al Comune (in risposta alla lettera
7 giugno 2004) da parte dell'impresa con autocertificazione di aver rispettato tutte le norme igienico sanitarie.
A seguire: nessun'altra comunicazione nè da parte del Comune, nè da parte dell'impresa, rappresentata appunto dall'architetto xxxxxxx.
A novembre mandiamo un ingegnere edile a controllare la pratica e a richiedere notizie sul certificato di
agibilità. Risposta: non c'è ancora. E' sospesa.
Ma vi pare possibile? Sia l'architetto xxxxxxxx che l'ingegnere edile sostengono che doveva valere il silenzio assenso dalla data del collaudo (cioè 60 giorni dall' 8 maggio 2006).
A tutt'oggi non abbiamo ancora in mano il certificato di agibilità.