wiwo

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Proprietario Casa
Grazie a tutti per i consigli.
Per dovere di cronaca - visto che in tanti avete parlato di "togliere una cucina"- voglio aggiungere che la nostra idea è quella di utilizzare il nuovo appartamento come zona notte ( camera nostra, camera bimba e bagno), e lasciare quello attuale con cucina, sala pranzo e bagno.
(nel "nuovo" abbiam tolto la cucina, vecchia e malandata, con l'idea di metterne una nuova una volta che ce ne andremo e che vorremo affittare le due unità separate).
Ho capito che per non pagare l'IMU la mia compagna deve spostare la residenza nell'appartamento acquistato.
Ora mi rimane da capire se:
1- far spostare residenza a lei e alla bimba, così loro andranno a pagare TARI per due persone nel "nuovo", mentre io rimarrò nel "vecchio", in comodato d'uso gratuito, (che però sarà verso una persona e non più verso tre) quindi andrò a pagare per 1. Oppure spostare la residenza di tutti e 3 nel "nuovo".

2- cosa fare alla fine con questa porta. Mi par di capire che il consiglio che va per la maggiore - fermo restando l'idea di far tornare tutto come è adesso una volta che ce ne andremo per affittare - sia quello di... fare la porta, unire così zona giorno e zona notte, non dichiarare alcun lavoro, e una volta che ce ne andremo... "richiudere" la porta.
La mia paura è che mi facciano storie se dovessero mai uscire a controllare dopo la dichiarazione di cambio residenza.
Per la cronaca si parla di parete divisoria in cartongesso. Quindi molto semplice e veloce fare una porta e poi, in seguito, "rifare" il muro.

Grazie a tutti per la consulenza.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
1) La tua compagna (con la bimba) sposta la residenza nell'appartamento "nuovo" (quello acquistato da lei), così non paga l'IMU in quanto abitazione principale.

Per quanto riguarda la TaRi: se tutti 3, quindi anche tu, spostate la residenza nell'appartamento nuovo, quello vecchio in comodato rimane non abitato. Ma probabilmente dovrebbe comunque pagare la TaRi se vi sono gli allacciamenti alle utenze e rimane arredato.
Come già detto, devi leggere attentamente il Regolamento TaRi e controllare i requisiti per l'esenzione dalla tassa.

2) Considerato che vi abiterete solo per qualche anno e poi gli appartamenti verranno affittati separatamente, anch'io penso non sia il caso di fare le pratiche urbanistiche e catastali. Adesso apri la porta e quando andrete via la chiuderai.

La mia paura è che mi facciano storie se dovessero mai uscire a controllare dopo la dichiarazione di cambio residenza.
Normalmente i controlli per cambio di residenza nello stesso Comune non comportano un'ispezione all'interno della casa.
Qui a Torino, ad esempio, passano i Vigili e guardano che vi sia il cognome del richiedente la residenza sulle targhette del citofono e della cassetta delle lettere. Possono suonare il campanello per vedere se la persona è in casa, oppure chiedono ai vicini. Ma non entrano nell'abitazione.
 

wiwo

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti, disturbo per l'ultima volta, esponendo i miei ultimi dubbi ed aggiornando la situazione.

ricapitolando:
- vivevamo in un appartamento dato in comodato d'uso gratuito dai miei genitori, io la mia compagna e la bimba di 10 mesi.
- abbiamo acquistato l'appartamento confinante (intestandolo solo alla mia compagna), con l'idea di creare un "passaggio" (una semplice porta) temporaneo, in quanto tra pochi anni ce ne andremo, e vorremmo poi separare di nuovo i due appartamenti ed affittarli singolarmente.
- mi hanno detto che per non pagare IMU la mia compagna deve spostare la residenza nell'appartamento nuovo a lei intestato (notare che via e numero civico non cambiano, cambia solo un "numerino" al catasto).
- nell'appartamento nuovo ci saranno solo camera nostra, camera bimba e bagno.
- in quello dove siamo tutt'ora, rimarranno cucina, sala da pranzo e bagno.

I miei dubbi sono (appurato che quasi tutti mi avete consigliato di non "dichiarare" l'unione dei due appartamenti):

1) come può la mia compagna spostare la residenza nell'appartamento a lei intestato (per non pagare IMU), quando l'appartamento nuovo non avrà una cucina? Mica è necessaria per avere la residenza?
2) Nel caso, conviene spostarla a tutti e tre? Oppure lei e la bimba residenti nel "nuovo", ed io in quello in comodato d'uso? Non perdo "diritti" di nucleo famigliare (non siamo sposati) non avendo residenza insieme?
3) Se non unisco ora gli appartamenti, ma li lascio separati (potrei farlo, visto che comunicano comunque tramite una grossa terrazza coperta), E' LEGALE utilizzare entrambi gli appartamenti? Uno in comodato e uno della mia compagna? In quel caso, come si fa con la residenza? Noi a tutti gli effetti useremmo entrambi, e nessuno dei due, preso singolarmente, sarebbe sufficiente per essere dichiarato "residenza". (in uno mancherebbe cucina, in uno camera da letto).
4) è possibile chiedere di avere un unico contatore per gas e luce? Anche se gli appartamenti hanno due proprietari diversi?


Diciamo che al momento mi pare più semplice (e faremo così) rimandare di qualche mese la questione "unione". Avremo a disposizione due appartamenti, collegati da una terrazza esterna ed al coperto.
In quello "vecchio" avremo cucina, sala da pranzo e bagno, in quello nuovo due camere ed un altro bagno.
Ma tutti i dubbi sopra elencati permangono.

Grazie di cuore a chi potrà darmi una mano a capirne di più.
 

griz

Membro Storico
Professionista
se risiedete già lì nessuno verrà a vedere in caso di spostamento della residenza, la tua compagna dichiarerà che quella è la sua prima casa, la porta potete aprirla e poi chiuderla oppure non fare niente, però per andare a letto d'inverno passare dal terrazzo... Per inciso: se l'appartamento era abitato una cucina ce l'ha e vale anche se non è arredata quindi di problemi non ne vedo
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Non perdo "diritti" di nucleo famigliare (non siamo sposati) non avendo residenza insieme?
Se tu risiedi anagraficamente nell'appartamento "vecchio" e la tua compagna + la bimba risiedono anagraficamente nell'appartamento "nuovo", formate due famiglie anagrafiche separate.
Devi valutare se questo comporta degli svantaggi per voi, relativamente all'Isee ed eventuali perdite di agevolazioni (ad esempio tariffe dell'asilo per la bimba).
 
Ultima modifica:

Gianco

Membro Storico
Professionista
Catastalmente potreste presentare l'accatastamento delle due porzioni separatamente con la rispettiva ditta e le destinazioni reali dei locali come "porzioni di unità urbana di fatto unita". Così avreste la conferma delle intestazioni attuali e l'immobile unito.
 

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