manurice

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il mio vicino di casa possiede un vecchio immobile che ha subito una frana, questo è attaccato da un lato alla mia abitazione, da molto tempo cerca di venderlo ma non riesce figuriamoci adesso con la frana.questa è nella sua proprietà ed è il mio unico passaggio pedonale e carraio,in'oltre il tetto di questo immobile è pericolante. io intendevo proporgli un atto di donazione assumendomi io il ripristino di tutto.ho già fatto fare dei preventivi e superano di gran lunga il valore dello stesso. altrimenti lui dovrebbe intervenire al più presto per permettermi di passare con l'auto e per mettere in sicurezza il tetto.a che tipo di spese vado incontro oppure potrebbe vendermelo ad una cifra simbolica molto più bassa del valore?
 
Un atto di donazione pur essendo a costi molto contenuti è pur sempre molto rischioso (eventuali impugnazioni degli eredi, difficoltà delle banche nel rilasciare mutui....). Il consiglio è una vendita con prezzo stabilito anche a fronte di una perizia giurata di un tecnico abilitato. Ovviamente non si deve scendere sotto i minimi catastali. La tassazione ovviamente è come seconda casa e quindi al 10%. Se effettivamente è un rudere bisognerebbe anche variare la categoria catastale (sempre che ne abbia una) in "unità collabente" che dimostra proprio che il fabbricato è recuperabile solo mediante interventi strutturali consistenti. Affidarsi poi ad un tecnico per ogni miglior chiarimento è la cosa ottimale.
 
La donazione mi sembra una pessima idea. potresti ristrutturare e domani vederti arrivare qualcuno a dire che quella donazione ha leso i suoi diritti. meglio acquistare o costringere, coinvolgendo le autorità preposte, il vicino a ripristinare il tuo accesso.
 
Un atto di donazione pur essendo a costi molto contenuti è pur sempre molto rischioso (eventuali impugnazioni degli eredi, difficoltà delle banche nel rilasciare mutui....). Il consiglio è una vendita con prezzo stabilito anche a fronte di una perizia giurata di un tecnico abilitato. Ovviamente non si deve scendere sotto i minimi catastali. La tassazione ovviamente è come seconda casa e quindi al 10%. Se effettivamente è un rudere bisognerebbe anche variare la categoria catastale (sempre che ne abbia una) in "unità collabente" che dimostra proprio che il fabbricato è recuperabile solo mediante interventi strutturali consistenti. Affidarsi poi ad un tecnico per ogni miglior chiarimento è la cosa ottimale.

Molto precisa e corretta la tua indicazione!:clap:
 

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