Contro la dittatura dei partiti
Come al solito si arriva a recepire qualcosa sempre e solo dopo il classico mezzo secolo!
Infatti vorrei ricordare a quanti “Grilli” vi sono in giro che la “Partitocrazia”,oggi “individuata” come male del “Sistema”, fu etichettata quale “peggior iattura” che possa capitare ad un Popolo, già nel 1960 da uno che certamente non era ben visto dal “Sistema”, tanto da venire considerato “Fuori dall’arco costituzionale”!
Per quanto attiene la crisi parlamentare, etica, funzionale ed organica che ne deriva, anch’essa fu diagnosticata nei lontanissimi anni ’60; tutto questo fu denunciato da uomini di altissimo livello politico istituzionale! Per poter leggere quanto interessa, basterebbe ricercare i due volumi di Giorgio Almirante “Processo al Parlamento” Vol. I Terza Edizione – Finito di stampare il 5/01/1970 ed il Vol. II - Quarta ristampa della 2^ edizione - Edizione Cento Editoriale Nazionale Roma.
Sono dello stesso avviso di Jac0! I diritti devono sempre seguire i doveri, visto che le sole chiacchiere non hanno mai prodotto ricchezza!
Alla precisazione di Alvaro48 circa il 1992, anno in cui s’iniziò si la privatizzazione o regalia dei beni dello Stato, vorrei aggiungere qual cosina, tanto per non creare confusione e distrazione, visto il colore politico di chi oggi sbraita! Ebbene, la svendita dei tanti gioielli statali ad iniziare dalle Ferrovie per terminare con le Poste, fu stabilita con il Decreto-legge 11 luglio 1992 n.333, (GU n. 162 del 11/07/1992), convertito in Legge 8 agosto 1992, n.359 (GU n. 190 del 13/08/1992) – I firmatari sono tra quelli che oggi si tirano i capelli e qualcuno ne ha combinate di ben altre essendo tra i firmatari anche del Decreto Legislativo 18-02-2000, n.56 (G.U. 15-3-2000, n. 62) che, con l’ambigua esplicitazione ha dato vita alla doppia aliquota dell’addizionale regionale; vorrei aggiungere, se non erro, anche il tentativo della patrimoniale sulla prima casa!
Per le tasse, sono dello stesso parere; ma occorre chiedere anche il ritorno alla “No tax area” introdotta con l’art.1, comma 349, della finanziaria 2005 (Legge 30/12/2004 n.311), per una tassazione corretta del reale reddito individuale! Non vorrei dire altro sul bene della famiglia, cui è stato tolto anche l’assegno dell’aggiunta per il figliolo studente e/o apprendista non appena raggiunto il 18^ anno d’età (Esperienza vissuta in prima linea per un nipote – Anno 2008!).


