salvoxins

Membro Junior
Proprietario Casa
Gent.mi vorrei chiedere alcuni chiarimenti in merito alle seguenti domande:
  1. Se viene presentato un progetto in sanatoria, con disegno di ripartizione dei locali (cucina, salotto, camera da letto, ripostiglio,ecc.) e poi dopo aver ottenuto l'autorizzazione si decide di cambia la cucina con il salotto, cosa succede?
  2. E per fare questo "cambio di destinazione" si crea una condotta abusiva e si ci allaccia al canale dello scarico acque piovane, tutto questo si può fare?
  3. A che cosa si va incontro, e quali sono le normative che autorizzano e/o vietano questo"modus operandi"? Grazie, aspetto Vs. risposte.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
1) nulla nell'immediato sia per Comune e Catasto ma quando vendi o affitti devi rifare entrambe (comune e catasto) secondo la destinazione d'uso di fatto, oppure ripristini con delle demolizioni interne (vedi gli attacchi idraulici della cucina) per ripristinarla come soggiorno e viceversa.

2) le condotte delle acque grigie (i lavelli i lavatoi le docce) o delle acque nere (water) non possono essere convogliate nei pluviali ma devono avere apposita linea separata in fogna. Di più tutte le acque bianche (tutte le acque piovane) o vanno convogliate in pozzi perdenti disposti su terreno provato o in apposita conduttura fognaria comunale per le acque bianche. Quasi tutti i Comuni hanno solo le fogne per le acque nere (e non tutti con la depurazione indi per cui il privato dovrebbe avere anche una fossa imhoff per far decantare i residui delle nere).

3) a quali normative ti riferisci?? Alle fognature o alle destinazioni d'uso???
 

salvoxins

Membro Junior
Proprietario Casa
Sia alle fognature che alle destinazioni d'uso, inoltre vorrei, sapere cosa accade se un appartamento è sprovvisto di abitabilità. Grazie.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Sia alle fognature che alle destinazioni d'uso, inoltre vorrei, sapere cosa accade se un appartamento è sprovvisto di abitabilità. Grazie.
Un appartamento sprovvisto di agibilità (si chiama così per tutti gli edifici ora dal 2001) non potrebbe neanche essere utilizzato, (anche se in molti edifici tanti ne sono sprovvisti eppure vengono fatti utilizzare). Inoltre non potrebbe essere commercializzato. L'agibilità è la somma di svariati documenti: concessioni comunali, destinazione urbanistiche del terreno, certificazioni degli impianti, progetti ex legge 10, allacci alle utenze, relazioni tecniche sugli aspetti igienico sanitarie dell'immobile, progetti strutturali e loro collaudi, catasto, certificazione energetica. Come vedi è l'ultimo passo ed è la somma di tutta una serie di documenti che se ne mancasse solo uno ti viene richiesta la copia dello stesso. Che poi esistano anche edifici pubblici senza documenti questo è un dato di fatto.
 
U

User_44775

Ospite
Qui a Roma succede di continuo, visto che una grande quantità di immobili sono sprovvisti di agibilità. Comunque, scambiare la cucina con il salotto non è un cambio di destinazione d'uso, ma una manutenzione straordinaria che andrebbe sanata con una cila a sanatoria e relativa variazione catastale.
Saluti
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
@Lauramencarini tecnicamente senza agibilità tutti quegli immobili non sarebbero utilizzabili, ma si sa che non tutti i Comuni (specialmente in tutte le grandi città)ci sono i controlli effettivi. Che io sappia anche Milano ha lo stesso problema.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Qui a Roma succede di continuo, visto che una grande quantità di immobili sono sprovvisti di agibilità.
questo è dovuto al fatto che i proprietari/costruttori hanno costruito immobili ma non sono in grado di produrre la documentazione richiesta per ottenere l'agibilità per cui non presentano la domanda e sono in attesa di una sanatoria che li agevoli nell'ottenimento di tale documento.
Se si è a posto con i documenti l'agibilità può essere richiesta già al momento della richiesta del Permesso di costruire, ed in tutte le fasi del contenuto abilitativo edilizio, fino alla presentazione della DIA o della SCIA.
L'agibilità è indispensabile per vendere, acquistare o affittare l’immobile per l’uso a fini residenziali per esercitare qualsivoglia attività: commercio, ufficio, artigianato, industria, ecc. per consentire il ricongiungimento familiare.
Per coloro ai quali il comune ha protocollato la domanda di agibilità, siccome è sinonimo dell'aver presentato tutti i documenti richiesti, c'é sempre il silenzio assenso ai sensi del comma 4 dell' Art. 25 del D.P.R. 380/2001 (Testo Unico per l'edilizia).
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Se si è a posto con i documenti l'agibilità può essere richiesta già al momento della richiesta del Permesso di costruire
In realtà l'agibilità (nella normalità dei casi) la potresti chiedere solo alla fine quando hai fatto la dichiarazione della chiusura lavori. Allegata alla chiusura dei lavori del PdC o della Dia, o della SCIA, ovviamente deve essere allagata anche da tutti gli altri documenti che avevo enunciato sopra.
Nelle sanatorie oltre ai permessi comunali, dovresti presentare comunque tutti i documenti enunciati nel mio messaggio precedente, necessari per averla.

Per coloro ai quali il comune ha protocollato la domanda di agibilità, siccome è sinonimo dell'aver presentato tutti i documenti richiesti
Non necessariamente, infatti la domanda di agibilità può essere sospesa(se ne manca anche uno solo) fino alla consegna di tutti gli allegati.
 

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