mascagni

Membro Attivo
Buongiorno, la mia compagna sta per ereditare una casa in una località diversa da dove oggi abbiamo la residenza. La Ns attuale abitazione, prima casa, è intestata al 50 %. Per usufruire degli sgravi fiscali sul nuovo immobile avevamo pensato che la mia compagna potesse prendere la residenza nel comune dove è il nuovo immobile. il problema è che la prima figlia, nata da una precedente relazione è in affidamento congiunto e vorremmo capire se, cambiando la residenza, ma mantenedo l'attuale domicilio, possano nascere problemi con l'altro genitore.

Spero di essere sufficientemente esaustivo e resto in attesa di Vs commenti.

Saluti
 
se l'altro genitore è una persona civile non vedo il problema. la figlia, se ho capito bene, cambia residenza ma continua a vivere dove adesso e quindi per il padre non cambia nulla. in ogni caso con le opportune motivazioni la mamma può portare la figlia a vivere ovunque. si tratta di cambiare gli accordi sulla "gestione" della bimba. fino a quando non deciderà da sola come gestirsi. a proposito quanti anni ha? in caso di conflitto un giudice valuta diversamente l'opinione di una ragazza di 14 e di una bimba di 3.
 
Purtroppo i rapporti con l'altro genitore non sono dei più sereni, per questo vorremmo fare i giusti passi per evitare di sottoporre la minore (ha 11 anni) ad inutili stress dovuti a litigi o cause etc. L'idea sarebbe che madre e figlia (che per legge deve avere la stessa residenza della madre, ma correggetemi se sbaglio) prendano la residenza nel comune dove è la nuova abitazione, ma mantengano il domicilio nella attuale abitazione. Una delle motivazioni per mantanere il domicilio potrebbe essere la continuazione della scuola nell'attuale comune di residenza ed anche il fatto di permettere alla bambina di continuare a frequentare gli amici e gli ambiente che frequesnta e conosce ormai da 7 anni.
 
sul fatto che mamma e figlia debbano avere la stessa residenza avrei dei dubbi. una mia conoscente risiede con una figlia, ma non l'altra, che risiede con ilpadre da cui peraltro la mamma NON è separata. comunque non vedo il padre come possa scoprire il cambio di residenza..
 
Considerato che tua moglie risulta già titolare del diritto di proprietà su quota di altro immobile, acquistato in comunione con te, con le agevolazioni della 1° casa, manca uno dei requisiti per poter chiedere nuovamente l'agevolazione in parola.
 
I cinque anni dall'acquisto hanno valenza soltanto per la perdita eventuale delle agevolazioni: tua moglie può vendere tranquillamente senza perderere le agevolazioni di cui ha goduto; non può però godere nuovamente delle agevolazioni se prima non vende l'immobile acquistato nel 2004.
 
Grazie delle risposte ma il mio quesito è più che altro relativo alla gestione della minore. Vorrei capire pro e contro di un cambio di residenza della madre nei confronti dei rapporti con il padre biologico della bambina.
 

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