enricotris

Nuovo Iscritto
Da quello che ho capito una causa per morosità potrebbe durare in eterno poichè il giudice come recita il codice civile può rinviare già la prima udienza se il moroso non si presenta per fortuiti motivi e per causa di forza maggiore, significa che anche se è stato notificata regolarmente la citazione,lui il moroso, potrebbe avere per cause "fortuite" o per forza maggiore" ( quali sono poi i casi in cui il giudice li ritiene attendibili, basterebbe un piccolo certificato medico penso e via) uno, due, tre ..mille rinvii e così quando si conclude più questa prima fase,mai e nel frattempo tasse da pagare alla finanza. Che guaio che mi sono andato a cercare..
Qualcuno può farmi capire se le cose vanno così e magari con qualche esempio? Forse mi sbaglio e le norme in materia sono cambiate? Grazie per chi darà qualche chiarimento. Giuseppe
 

gorgiagorgia

Nuovo Iscritto
Caro amico, va bene che oggi i giudici pare possano fare quello che gli pare, ma c'è un limite a tutto. Suppongo che tu abbia un avvocato che ha richiesto lo sfratto per morosità; sveglialo se dorme. E pagalo solo dopo che lo sfratto è divenuto esecutivo. Vedrai che le cose prenderanno un'altra piega. Resta, comunque, il fatto che ... da sei mesi ad un anno ci vorranno per riavere il tuo immobile libero.
E qui sta l'assurdo! Se non paghi la luce o l'acqua o il gas, dopo un semplice sollecito, vengono a casa tua e ti tagliano luce acqua e gas. E tu rimani al buio, a secco e al freddo. Se invece l'inquilino non ti paga l'affitto, devi aspettare almeno tre mesi, andare dall'avvocato, poi dal giudice, poi c'è l'ufficiale giudiziario ecc. ecc. Non solo stai un anno o più senza riscuotere l'affitto, ma devi anche pagare l'avvocato e le tasse sull'affitto non riscosso. Questa la differenza che manda in bestia me, povero cittadino-suddito senza nessuno che lo protegga (tanto meno le associazioni piccoli proprietari o simili!).
Anch'io ho in corso uno sfratto per morosità dell'inquilino. Vediamo chi di noi due riesce a rientrare in possesso del llocale per primo!
Ciao e auguri.
 

enricotris

Nuovo Iscritto
Grazie per la risposta sig Gorgiagorgia, vorrei qualche altro chiarimento poichè non mi sono ancora rivolto ad un legale ma sto cercando di capire come vanno le cose in pratica. Ciò che non mi è chiaro è che se il giudice non riesce, o non emette alcuna conferma di sfratto , l'inquilino continua a rimanere nell'appartamento e agli affitti richiesti poi si maturano tutti gli altri , sempre da dichiarare come riscossi, e quindi anche per questi affitti maturati successivamente c'è da fare una nuova causa di sfratto?
Se passano gli otto anni il contratto scade e solo da allora non si deve più dichiarare il reddito dei canoni , è così.?..per favore datemi qualche risposta.Grazie. Enrico
 

gorgiagorgia

Nuovo Iscritto
Caro Enricotris,
è ovvio che per poter ottenere lo sfratto per morosità devi rivolgerti ad un avvocato. In genere lo sfratto si può intimare dopo tre mesi di affitto non pagato. Il giudice, se l'inquilino non si presenta e/o non paga quanto dovuto, pronuncerà la sentenza di sfratto. I tempi che ci vogliono dipendono da luogo a luogo, ma, in genere, l'udienza per lo sfratto viene fatta nell'arco di due/tre mesi. Il giudice concede, inoltre, un periodo di un paio di mesi all'inquilino perché lasci libero il locale. Se l'inquilino non se ne va per il giorno stabilito, dovrà intervenire l'ufficiale giudiziario ed, eventualmenmte, la forza pubblica per rendere operativa la sentenza di sfratto. Quest'ultima fase può prendere ancora altri due/tre mesi.
Non bisogna fare confusione tra sfratto e recupero affitti non pagati. Se l'inquilino , al momento della convocazione da parte del giudice non interviene o interviene ma non paga, lo sfratto viene emesso, ma le somme dovute prima e dopo l'intimazione dello sfratto, possono essere recuperate solo con una successiva azione legale.
Ovviamente si tratta di vedere se l'inquilino ha qualcosa su cui ci si possa rifare, altrimenti è meglio lasciar perdere, purtroppo, altrimenti si rischia non solo di non recuperare le somme dovute, ma di dover pure pagare avvocato e spese processuali.
Per quanto riguarda le spese per l'intimazione dello sfratto, variano da legale a legale; a me sono stati richiesti intorno ai 1.500 euro.
Una volta ottenuto lo sfratto esecutivo, si può chiedere il rimborso delll'IRPEF pagata sugli affitti non riscossi nel successivo 730 o Unico.
Quindi, la causa per sfratto è una sola, ma questa non impone nessun pagamento dei canoni omessi, per recuperare i quali sarà necessaria una nuova azione legale.
Ad ogni modo, i dettagli su tutta l'operazione ti saranno forniti dall'avvocato a cui dovrai per forza rivolgerti se vuoi cacciare l'inquilino moroso.
Ciao e buona fortuna a te e anche a me!
 

Luky

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Salve, credo sia opportuno qualche chiarimento. L'azione di Convalida di sfratto si può effettuare: nel caso di morosità, quando non è stato versato il canone mensile concordato per almeno 2 mesi o non sono stati versati gli oneri accessori per un totale del prezzo relativo al canone di 2 mesi. 1) raccomandata a.r. all'inquilino di messa in mora; 2) citazione per convalida di sfratto (è l'Avv. che lo deve fare); 3) alla 1^ udienza (dopo il controllo della documentazione, citazione etc.) se l'inquilino non si presenta (senza giustificato motivo) il giudice rinvia (almeno 2 mesi), alla successiva udienza se non si presenta (l'inquilino) senza giustificato motivo, il giudice procede in "contumacia" cioè senza la presenza della controparte (l'inquilino) ed emette sentenza di convalida citando la data del rilascio dell'immobile; 4) invio della sentenza (da parte tua - Avv.) con l'invito a liberare l'immobile entro 10 gg. dal ricevimento; 5) tempo tecnico di attesa - almeno 30 gg. dopodichè vai con l'Avv. + Uff.le Giudiziario + forza pubblica (VU - Polizia o carabinieri) + fabbro (eventuale se non si trova l'inquilino che consegna le chiavi). Tempi tecnici dell'operazione 8 -13 mesi. Che non ti venga in mente di entrare in casa prima di avere la sentenza di sfratto, potresti essere denunciato per violazione di domicilio (carcere) e risarcimento danni.
Per quanto riguarda le tasse, queste non le paghi dalla data che risulta dalla sentenza di sfratto (che dovrai consegnare in copia all'AE insieme all'istanza di cessato affitto a seguito di morosità e alla copia del mod. f23 e 69), mentre per le tasse relative ai canoni non percepiti, anteriormente all'azione di sfratto e che risultano nella citazione che il tuo Avv. avrà presentato, non le paghi perchè, appunto, risulta che non hai percepito nulla nel periodo antecedente; naturalmente l'Avv. dovrà presentare i documenti probatori di ciò che asserisci elencando i periodi che non hai percepito i canoni ed accessori e dovrà fare richiesta di risarcimento. Ricordati di far inserire nella citazione che le spese processuali e legali devono essere a carico dell'inquilino altrimento le vai a pagare tu. Dopo tutto ciò e dopo che hai ripreso possesso dell'immobile, se l'inquilino è aggredibile economicamente (es. stipendio, pensione, titoli bancari o postali o obbligazioni, proprietà di casa o terreni, rendite varie - auto o moto etc.) puoi procedere con l'azione di pignoramento dei beni o rendite o quote di cui è titolare l'inquilino (abbastanza lunga, almeno 5 anni), se quest'ultimo non possiede nulla ti metti l'anima in pace e ringrazi di aver ripreso possesso dell'immobile, sperando che non vi siano danni all'interno. Come si dice "cornuto e mazziato" ma è la realtà delle nostre leggi (dura lex sed lex). Auguri
 

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