Buongiorno a tutti,
premesso quanto mi sia chiaro il concetto che la redazione delle tabelle millesimali non porti ad un risultato assoluto, e che questo dipenda da tanti fattori, in primis il tecnico che le fa, vorrei sottoporvi un quesito:
quale criterio reputate sia più adatto ai fini dell'attribuzione del coefficiente di destinazione di un locale commerciale?
1) il valore medio del locale come dall'Osservatorio del Mercato Immobiliare e/o dalla banca dati delle quotazioni immobiliari (es: dal sito dell'Agenzia delle Entrate)?
2) la rendita catastale?
3) varie ed eventuali.
nel primo caso il tecnico A ha valutato un coefficiente uguale a 2;
nel secondo caso, il tecnico B, in contradditorio col tecnico A, ha valutato un coefficiente uguale a 1,2
il che ovviamente, sballa i valori finali indicati in tabella.
siete a conoscenza di qualche sentenza o cassazione relativa all'applicazione dell'uno o dell'altro criterio?
Teoricamente, per come la vedo io, utilizzerei la rendita catastale poichè è un dato fisso ed incontrovertibile indipendente dalle fluttuazioni di mercato (es: O.M.I), il primo, utilizzato anche in sede notarile o per il calcolo delle imposte.
grazie davvero a chiunque riuscisse a darmi almeno uno spunto dal quale partire.
grazie
g.
premesso quanto mi sia chiaro il concetto che la redazione delle tabelle millesimali non porti ad un risultato assoluto, e che questo dipenda da tanti fattori, in primis il tecnico che le fa, vorrei sottoporvi un quesito:
quale criterio reputate sia più adatto ai fini dell'attribuzione del coefficiente di destinazione di un locale commerciale?
1) il valore medio del locale come dall'Osservatorio del Mercato Immobiliare e/o dalla banca dati delle quotazioni immobiliari (es: dal sito dell'Agenzia delle Entrate)?
2) la rendita catastale?
3) varie ed eventuali.
nel primo caso il tecnico A ha valutato un coefficiente uguale a 2;
nel secondo caso, il tecnico B, in contradditorio col tecnico A, ha valutato un coefficiente uguale a 1,2
il che ovviamente, sballa i valori finali indicati in tabella.
siete a conoscenza di qualche sentenza o cassazione relativa all'applicazione dell'uno o dell'altro criterio?
Teoricamente, per come la vedo io, utilizzerei la rendita catastale poichè è un dato fisso ed incontrovertibile indipendente dalle fluttuazioni di mercato (es: O.M.I), il primo, utilizzato anche in sede notarile o per il calcolo delle imposte.
grazie davvero a chiunque riuscisse a darmi almeno uno spunto dal quale partire.
grazie
g.
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