Vale974

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Proprietario Casa
Buona sera,
Mi scuso per la lunghezza ma la cosa è complicata e io disperata.
- Tre eredi, io anche esecutore testamentario(cosa che ha fatto imbestialire una delle due). Una sorella aveva prestato una somma a mio padre e ora non paga un centesimo di spese comuni successive al decesso (manutenzione fondi, pubblicazione testamento, parcelle professionisti, etc…), sostenendo che le scala dal suo credito.
Quindi pago tutto io -e solo io- della sua parte (l’altra ogni tanto salda qualcosa ma solo per la sua quota ovviamente).
- Sono senza lavoro, ho ricevuto per legato una casa (cosa che ha fatto imbestialire entrambe) nella quale ho investito i miei risparmi facendo i conti con quelle che pensavo sarebbero state le mie spese, non anche le sue e parte di quelle dell’altra. E per la prima volta nella mia vita io non ho letteralmente più soldi. Sono disperata e in ginocchio anche se non voglio lo sappiano. Non so se aiuti sapere che entrambe hanno redditi decisamente oltre la media immaginabile…
- Come esecutore ed erede ho più volte detto che il credito non deve recuperarlo dal mio conto ma dalla massa ereditaria e siccome non c’è liquidità o salda o vendiamo un bene. Dice che non venderà e continua a non pagare.
- Inoltre mi chiede indietro qualche migliaio di euro che mio padre mi ha regalato nell’arco di dieci anni in due occasioni: quando fallì l’azienda nella quale lavoravo e restai senza lavoro e per sostenere me e mio marito nei tentativi di ricerca di una gravidanza…
- Specifico che sta trattenendo senza alcun titolo modili e arredi di famiglia di assai ingente valore e non intende includerli nella divisione.

Puó veramente andare in compensazione? Puó veramente richiedermi somme liberamente regalatemi da mio padre per oggettive difficoltà (lavorative e mediche)? Cosa posso fare e come? Ci sono art. specifici in merito?

Spero tanto in un vostro aiuto.

V.
 

Dimaraz

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Proprietario Casa
Puó veramente richiedermi somme liberamente regalatemi da mio padre per oggettive difficoltà (lavorative e mediche)?
Le spese per
sostenere me e mio marito nei tentativi di ricerca di una gravidanza…
non possono essere spacciate per urgenze mediche.
I "prestiti" sono debiti e vanno onorati anche se goduti dal de cuius.

Le donazioni ,se di importo rilevante e in funzione delle disponibilità del donante, vanno fatte per "atto pubblico" a pena di nullità e alla dipartita vanno conteggiate nella massa ereditaria prima della divisione.

A prescindere è evidente che non avete gestito correttamente
ho ricevuto per legato una casa
Da verificare se vi sia stata lesione di "legittima" delle fue sorelle.

Chiedere è sempre lecito ma non si cava sangue da una rapa.
Se riuscite trovatevi tutte e 3 ed esponi la situazione cercando una equa divisione.
Altrimenti finite in Tribunale e sarà una perdita per tutte.
 

Vale974

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Grazie!
No, nessuna lesione di legittima, il testamento non è in discussione(forse per questo si attacca a tutto). Il problema è la compensazione: sostiene di poter scalare il prestito fatto a mio padre in vita con le spese successive al suo decesso, non pagando spese comuni che gravano sui beni dell’asse nel quale peró non c’è liquidità, quindi io mi accollo la mia quota, la sua e parte di quella dell’altra che paga qualcosina quando ha voglia…
Sì, gestita male ma anche se i rapporti tra sorelle non sono mai stati idilliaci, non avrei mai pensato che sarebbe arrivata a certe bassezze…
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Il problema è la compensazione: sostiene di poter scalare il prestito fatto a mio padre in vita con le spese successive al suo decesso,
Bisognerebbe conoscere bene tutta la situazione.

Ma come si devono-dovrebbero inserire nel calcolo dell'asse ereditario le donazioni ricevute in vita, così dovrebbero essere conteggiati gli eventuali debiti di tuo padre nei confronti della figlia.
A me pare però che la compensazione avverrà dopo aver ereditato e calcolato le rispettive quote.
 

Vale974

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Certo che deve riaverli ma non compensando “capre con cavolo”, presumo… Oltretutto lei in questo modo li sta prendendo solo da me e non anche, per esempio, dall’altra mia sorella visto che essendo io esecutore è a nome mio che i professionisti emettono fatture delle quali lei non mi corrisponde la quota…
Volevo sapere se c’erano articoli e giurisprudenza in merito…
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
essendo io esecutore
Giova ricordare che può qualificarsi come esecutore testamentario non il soggetto genericamente chiamato a tale ufficio dal testatore, ma il soggetto che abbia espressamente accettato il relativo incarico nelle forme tassative previste dal codice civile.
Quindi qualora l'accettazione della nomina non sia formalizzata a norma dell'art. 702 c.c. non comporta l'investitura dell'ufficio per il designato a esecutore testamentario.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Oltretutto lei in questo modo li sta prendendo solo da me e non anche, per esempio, dall’altra mia sorella visto che essendo io esecutore è a nome mio che i professionisti emettono fatture delle quali lei non mi corrisponde la quota…
L’ho fatto.

Quello che ora tu paghi andrà dedotto da quello che tua sorella dovrà ricevere.
Sei tu che hai onori ed oneri.


nessuna lesione di legittima, il testamento non è in discussione

Evidentemente non hai compreso.
Non è in discussione il Testamento...ma dubito che nello stesso tuo padre abbia tenuto conto di tutte le donazioni fatte in vita e dei debiti per prestiti ricevuti.
Norma e Giurisprudenza precisano Collazione ed eventualmente Riduzione.

Dovete affidarvi ad un professionista che verifichi tutti i valori in gioco e poi procediate con la divisione ereditaria eventualmente vendendo parte dei beni "comuni" (sui quali hanno prelazione gli eredi).

Non è che con una "sentenza" letta in tete tu possa far cambiare idea a tua sorella.
 

Vale974

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Non avró compreso ma il punto è un altro.
lei vanta un credito che certamente riavrà con la divisione, che ancora peró non è avvenuta.
Lei ha arbitrariamente e unilateralmente deciso di non pagare un euro di spese comuni(manutenzione fondi, professionisti, etc) successive al decesso, perché le detrae dal suo credito. Quindi di fatto li sta prendendo da me, non dalla massa ereditaria(che non ha liquidità).
Non credo possa farlo. E il discorso varrebbe già solo come erede. Poi, se l’esecutore fosse una terza persona cosa farebbe? Gli direbbe “paga tu, poi quando faremo la divisione te li ridaró”?!?
 

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