ciao a tutti, potete darmi un consiglio? ho già sentito diverse persone e letto alcuni casi nel forum ma non riesco a venirne fuori.
Alla fine dell'anno scorso ho acquistato una porzione di casa a schiera con in giardino un box che secondo i venditori era condonato. Al rogito ho scoperto (io) che c'era una richiesta di condono, ma il garage non era accatastato. Dato che non ho l'auto e il garage non mi interessava e avevo già lasciato la casa precedente e l'accatastamento avrebbe provocato un ritardo non accettabile, il notaio ha proceduto alla compravendita facendomi firmare al di fuori dell'atto l'impegno a demolirlo. Per me non era un problema dato che il prezzo della casa era inferiore alla valutazione e il costo delle demolizione non eccessivo. Ora che ho concluso altri lavori più urgenti ed è arrivato il momento di demolirlo ho scoperto che il box era stato costruito a 20-30 cm dal confine con i vicini e questi avevano demolito la rete di confine e avevano appoggiato una tettoia sul muro del mio box utilizzando la parete esterna come interno loro, prendendosi di fatto quei cm di terra e impedendo ora la demolizione del box. Questa appropriazione non è visibilissima dall'interno della mia proprietà dato che il box copre tutto il lato di confine e neanche il perito della banca l'ha vista dichiarando che i confini rispettavano la planimetria.
Sono stata in comune e ho scoperto che il box non è abusivo in quanto costruito prima del '67, anno di riferimento per il comune in cui abito. Secondo il geometra potrei accatastarlo perchè il foglio che ho firmato per lui non conta niente e me l'ha consigliato dato che vorrei rivendere la casa, ma il notaio dice che non è possibile perché nell'atto di compravendita il box non è proprio citato in quanto era stato considerato abusivo e io ho acquistato solo la casa. Inoltre i vicini pare abbiano il diritto di usucapione perché hanno preso possesso del terreno forse più di 20 anni fa, non so se in buoni rapporti con gli ex proprietari che sono morti (io ho acquistato dai figli che comunque devono aver vissuto in quella casa e andavano a trovare i genitori e quindi secondo me conoscevano la situazione). La compravendita è stata effettuata sulla planimetria che comprende quel pezzo di terra, quindi io quel pezzo l'ho acquistato. L'usucapione non è ancora stata perfezionata e il notaio dice che se il terreno viene usucapito dai vicini io al massimo posso chiedere ai venditori uno "sconto" sul pezzo di terra ed eventuali danni cioè ben poco, ma sinceramente io la casa non l'avrei proprio comprata sapendo che c'era un diritto di usucapione pendente che avrebbe fatto ricadere un pezzo del muro esterno di casa mia dentro il giardino altrui. Al momento non posso nemmeno demolire il box senza far cadere la tettoia dei vicini. Su questa fetta di muro dovrei anche effettuare i fori per la caldaia che il precedente proprietario si è sempre rifiutato di fare (è risultato dal libretto della caldaia) forse proprio perché i fori finirebbero nel pezzo di terra in questione. Se ci fossero stati dei buoni rapporti perché rifiutarsi di mettere in sicurezza l'impianto del gas?
Aggiungo anche che di non corrispondente ai dati catastali c'è anche l'esistenza di un wc e un lavandino installati in un ripostiglio. Su questo il notaio non ha scritto nulla.
Ora vorrei sapere:
- potevano vendermi una casa con un diritto di usucapione anche se questa non è ancora stata registrata?
- chi doveva controllare che i confini corrispondessero alla planimetria? il notaio ha detto che io ho comprato allo stato di fatto e quindi non posso fare niente, ma dovevo prendere io le misure?
- cosa devo fare per riavere quel pezzo di terra e poter demolire il box come da impegno preso?
- come posso, al contrario, accatastarlo?
- il notaio non avrebbe potuto scrivere qualche clausola per il box nell'atto invece che farmi firmare due righe al di fuori (firmate solo da me e dai venditori e non registrate in nessun modo)?
- l'agenzia immobiliare non ha nessuna responsablità? Non dovrebbe controllare anche lei che l'immobile sia a posto prima di venderlo?
Il geometra del comune si è lasciato scappare tra i denti che "qualche errore nella compravendita c'è stato", ma io ho bisogno di sapere con certezza non solo chi ha sbagliato ma come posso riparare al danno senza rimetterci. Ribadisco che il mio obiettivo ora è rivendere la casa, preferibilmente con la terra come da planimetria, ma soprattutto in regola per non creare al futuro acquirente i problemi che altri hanno creato a me.
Credo che mi rivolgerò a un avvocato, ma vorrei tanto sentire anche il vostro parere. Non ditemi che ho sbagliato io. Lo so già.
Grazie mille.
Alla fine dell'anno scorso ho acquistato una porzione di casa a schiera con in giardino un box che secondo i venditori era condonato. Al rogito ho scoperto (io) che c'era una richiesta di condono, ma il garage non era accatastato. Dato che non ho l'auto e il garage non mi interessava e avevo già lasciato la casa precedente e l'accatastamento avrebbe provocato un ritardo non accettabile, il notaio ha proceduto alla compravendita facendomi firmare al di fuori dell'atto l'impegno a demolirlo. Per me non era un problema dato che il prezzo della casa era inferiore alla valutazione e il costo delle demolizione non eccessivo. Ora che ho concluso altri lavori più urgenti ed è arrivato il momento di demolirlo ho scoperto che il box era stato costruito a 20-30 cm dal confine con i vicini e questi avevano demolito la rete di confine e avevano appoggiato una tettoia sul muro del mio box utilizzando la parete esterna come interno loro, prendendosi di fatto quei cm di terra e impedendo ora la demolizione del box. Questa appropriazione non è visibilissima dall'interno della mia proprietà dato che il box copre tutto il lato di confine e neanche il perito della banca l'ha vista dichiarando che i confini rispettavano la planimetria.
Sono stata in comune e ho scoperto che il box non è abusivo in quanto costruito prima del '67, anno di riferimento per il comune in cui abito. Secondo il geometra potrei accatastarlo perchè il foglio che ho firmato per lui non conta niente e me l'ha consigliato dato che vorrei rivendere la casa, ma il notaio dice che non è possibile perché nell'atto di compravendita il box non è proprio citato in quanto era stato considerato abusivo e io ho acquistato solo la casa. Inoltre i vicini pare abbiano il diritto di usucapione perché hanno preso possesso del terreno forse più di 20 anni fa, non so se in buoni rapporti con gli ex proprietari che sono morti (io ho acquistato dai figli che comunque devono aver vissuto in quella casa e andavano a trovare i genitori e quindi secondo me conoscevano la situazione). La compravendita è stata effettuata sulla planimetria che comprende quel pezzo di terra, quindi io quel pezzo l'ho acquistato. L'usucapione non è ancora stata perfezionata e il notaio dice che se il terreno viene usucapito dai vicini io al massimo posso chiedere ai venditori uno "sconto" sul pezzo di terra ed eventuali danni cioè ben poco, ma sinceramente io la casa non l'avrei proprio comprata sapendo che c'era un diritto di usucapione pendente che avrebbe fatto ricadere un pezzo del muro esterno di casa mia dentro il giardino altrui. Al momento non posso nemmeno demolire il box senza far cadere la tettoia dei vicini. Su questa fetta di muro dovrei anche effettuare i fori per la caldaia che il precedente proprietario si è sempre rifiutato di fare (è risultato dal libretto della caldaia) forse proprio perché i fori finirebbero nel pezzo di terra in questione. Se ci fossero stati dei buoni rapporti perché rifiutarsi di mettere in sicurezza l'impianto del gas?
Aggiungo anche che di non corrispondente ai dati catastali c'è anche l'esistenza di un wc e un lavandino installati in un ripostiglio. Su questo il notaio non ha scritto nulla.
Ora vorrei sapere:
- potevano vendermi una casa con un diritto di usucapione anche se questa non è ancora stata registrata?
- chi doveva controllare che i confini corrispondessero alla planimetria? il notaio ha detto che io ho comprato allo stato di fatto e quindi non posso fare niente, ma dovevo prendere io le misure?
- cosa devo fare per riavere quel pezzo di terra e poter demolire il box come da impegno preso?
- come posso, al contrario, accatastarlo?
- il notaio non avrebbe potuto scrivere qualche clausola per il box nell'atto invece che farmi firmare due righe al di fuori (firmate solo da me e dai venditori e non registrate in nessun modo)?
- l'agenzia immobiliare non ha nessuna responsablità? Non dovrebbe controllare anche lei che l'immobile sia a posto prima di venderlo?
Il geometra del comune si è lasciato scappare tra i denti che "qualche errore nella compravendita c'è stato", ma io ho bisogno di sapere con certezza non solo chi ha sbagliato ma come posso riparare al danno senza rimetterci. Ribadisco che il mio obiettivo ora è rivendere la casa, preferibilmente con la terra come da planimetria, ma soprattutto in regola per non creare al futuro acquirente i problemi che altri hanno creato a me.
Credo che mi rivolgerò a un avvocato, ma vorrei tanto sentire anche il vostro parere. Non ditemi che ho sbagliato io. Lo so già.
Grazie mille.