federobe

Nuovo Iscritto
Da qualche tempo, da casa, riesco a collegarmi ad una connessione non protetta, il nome che appare è "SITECOM".
E' lecito, anche solo moralmente, collegarsi o no ?
Danneggio il titolare che evidentemente ha una "FLAT" o no ?.
In famiglia siamo tutti di parere diverso.
 

Gatta

Membro Attivo
Mi è stato già formulato questo quesito da conoscenti.
Eticamente è fuor di dubbio riprovevole.
Giuridicamente la connessione "abusiva" verrebbe considerata reato penale con riferimento agli artt.615ter e 617quinquies cod.pen. In sostanza è sancito il divieto d'introdursi in sistemi informatici o telematici ancorchè la rete non sia protetta.
Così anche una condivisione concordata violerebbe palesemente il contratto.
Quindi connettersi ad una rete senza consenso significa intercettarla.
Si toglie altresì banda alla rete con conseguente alterazione del funzionamento.
In forza di quanto sopra e, precisato da esperti d'informatica,ritengo che si tratti di reato perseguibile,anche se ci sono voci discordanti (che non condivido assolutamente).
Qualcuno ha anche sostenuto che navigare "sprotetti" indichrebbe la volontà,espressa o tacita, del proprietario di non vietare l'accesso di terzi:ma, a mio avviso, è sempre una violazione della privacy con le dette conseguenze penali.
Ognuno si regoli come ritiene a suo rischio e pericolo.
Gatta
 

giorgino

Membro Attivo
è sempre una violazione della privacy con le dette conseguenze penali
Beh, non direi che l'infrazione è in relazione alla Privacy trattandosi sostanzialmente di usufrutto di un servizio pagato da altri, con conseguente "peggioramento" degli standard di qualità del servizio stesso per utilizzo di banda "a tradimento".

Tra l'altro esiste addirittura un "movimento" che viene dagli States, che promuove la libera connessione wireless attraverso proprio l'adozione dello sfruttamento di banda di altri utenti "consenzienti" e facenti parte di questa sorta di "rete" geografica wireless.

Il sistema si sorregge sullo sfruttamento della banda inutilizzata dai vari utenti per concedere ad altri utenti che ne abbiano bisogno di usare la banda in quel momento disponibile.
Francamente mentre concordo sulla condanna dell'uso non autorizzato dei servizi altrui, ritengo futuribile se non indispensabile trovare un metodo di condivisione che vada a "fullare" le varie bande disponibili per ridurre le onde elettromagnetiche (la salute è più importante del diritto in un certo senso ed entro certi limiti) e abbattere il "digital divide".
 

Gatta

Membro Attivo
La domanda era se è lecito collegarsi ad una connessione non protetta.
Lasciamo stare i movimenti degli States perchè qui siamo in Italia. Per il futuribile c'è tempo.Eliminare il "digital divide" è ancora una chimera...
Io mi attengo al discorso della liceità giuridica e mi sembra che in un caso del genere sia applicabile l'Art. 615-ter.(cp) - (Accesso abusivo a un sistema informatico o telematico). - Chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza ovvero vi si mantiene contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, è punito con la reclusione fino a tre anni." Per non parlare del 616 e 617 e 635.
Il discorso comunque è molto lungo e complesso e per ampliare le proprie conoscenze consiglio di cercare in rete su Filodiritto la recensione molto esaustiva del dr.Perfetti del 12.2.2009 sul tema "Privacy (proprio così,anche se non condividi!n.d.r.) e sicurezza delle reti wireless".
Gatta
 

giorgino

Membro Attivo
Il movimento che nasce negli States è attivo anche in Italia con migliaia di access point wireless usati quotidianamente. Si chiama "FON" e i suoi utenti si auto definiscono "Foneros"

La Fon-mania sbarca in Italia Internet gratis in ogni città. Grazie ai compagni foneros
In migliaia di italiani navigano grazie alla comunità dei Fon che mettono a disposizione la propria connessione Wi-Fi

Per il resto mi sono solo permesso di esprimere che l'uso di un servizio in modo inadeguato rispetto a ciò che intende il contratto e il fornitore non ha a che fare con la Privacy che un problema più generale dovuto alla possibile intercettazione tecnica in QUALSIASI trasmissione wireless dal telefonino, ai DECT, al Wi-Fi.
Mentre condividere la propria connessione wireless o via cavo a internet è contrario alla legge come da te indicato, ma molto in uso. Anche perchè è assai difficile per i fornitori di connettività andare a controllare chi accede legalmente e chi no.
 

Gatta

Membro Attivo
Sarà difficile, ma il segnale internet wireless potrebbe consentire ad un malintenzionato di scaricarsi musica illegale, pornografia ed informazioni relative al conto bancario.
Agli occhi degli investigatori, chi subisce l'intrusione sarà quello che ha scaricato la musica illegale o la pornografia perchè è stata la sua rete a farlo e su quella rete ufficialmente c'è solo lui!
Che poi ci siano le difficoltà dei controlli e che il sistema sia molto in uso lo so anch'io: ma ciò non ha nulla a che fare colla domanda di federobe, che alla luce delle nostre discussioni potrà regolarsi come crede dopo aver indetto un consiglio di..famiglia!
Personalmente non mi sentirei di "sfruttare"una connessione altrui pur con tutte le buone intenzioni e non con quelle di un hacker.
E' una questione soprattutto morale.
Circa la Privacy è il termine usato dal succitato Prof.Perfetti,esperto guru informatico.
Gatta
 

Massimiliano Lusetti

Membro dello Staff
Se il malintenzionato vuole connettersi lo fa anche con le reti protette perchè non sono invulnerabili e sono costruite e sempre più costose in funzione dei dati da proteggere. Se parliamo di computer casalinghi non ci sono grossi problemi... Per i conti bancari dei comuni cittadini che non sono miliardari basta proteggersi con firewall normali e utilizzare un po di sale in zucca e non lasciarsi abbindolare dai messaggi di fishing. Sul diritto d'autore e la musica secondo me tocchiamo un punto molto discutibile perchè a mio avviso questi diritti servono a rimpinguare le varie società di gesitione dei diritti e le major discografiche e cinematografiche e non tanto gli autori; ci sarebbero e ci sono molti altri modi per recuperare economicamente gli investimenti è solo che si arroccano su posizioni consolidate; a mio avviso andrebbe cambiato il sistema in toto. Ammesso comunque che un foner utilizzi la mia rete per connetersi wireles e scaricare illegalmente musica... (c' è sito mondiale dove è possibile sapere in tempo reale chi stà condividendo la sua rete, ovviamente flat) se lui scarica si ritroverà lui le tracce dei files illegali sul suo computer anche una volta che li ha cancellati e non di certo il mio router o i miei pc; io avrei messo a disposizione la mia rete privata non quella del mio gestore. Se anche la polizia postale avesse da perder tempo e venisse a casa mia ripercorrendo gli indirizzi IP di connessione ai peer to peer poi non troverebbe il corpo del reato nelle mie macchine semplicemente perchè non c'è.
Se una persona o un albergo, un bar mette a disposizione per i villeggianti, gli avvnetori, la gente che passa un accesso wireles gratis lo fa per sua pubblicità e spirito imprenditoriale. Paga il servizio di connessione alla compagnia telefonica che glielo fornisce e se vuole una volta che ha pagato può anche decidere di regalarlo o utilizzarlo pubblicitariamente invogliando chi ha un pc o un iphone ad utilizzare la rete wireless e quindi anche ad entrare... Questo vale per qualsiasi cosa non capisco perchè non valga per un bene immateriale quale una connessione wireless. cosa ha di così spedciale e diverso questo bene dal renderlo unico e privarne l'utilizzatore dell'uso che meglio crede di farne soprattutto se non arreca danni a nessuno?
 

Massimiliano Lusetti

Membro dello Staff
La tendenza e i continui tentativi di legiferare apposta sulla rete sono un sintomo di quanto il potere costituito tema il divulgarsi della conoscenza e dell'informazione. La rete è ne più ne meno il mettere in comunicazione idee e persone e per questo ci sono già leggi che regolano i rapporti interpersonali. Il terrore di chi governa è che la trasversalità della comunicazione stravolgerà anche i rapporti economici e sociali e quindi avere il controllo della rete è uno strumento per controllare le persone e limitare la loro libertà. La libertà del singolo come ben sappiamo si ferma dove collide la libertà altrui. Tutto qui, tutto molto semplice. IN fin dei conti mi sento molto romantico e credo piuttosto che nel detto Homo homini lupus nel dono dell'intelligenza e che gli intelligenti sapranno aiutare con arguzia e amore anche chi è meno fortunato sotto questo punto di vista e magari più dotato in altro... Insomma dalla legislazione all'umanesimo ... che bel forum
 

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