Buongiorno a tutti, mi scuso per la lunghezza del post, ma ho bisogno di sapere come muovermi con questo problema che ho riscontrato nel condominio dove affitto il mio appartamento.
Parliamo di una palazzina di due piani con 8 appartamenti, costruita negli anni 60 e situata in periferia che adotta da 6 anni circa le valvole termostatiche.
Io ho locato l'appartamento ad una nuova inquilina lo scorso luglio e, avendomi lei dato la disdetta, ho richiesto all'amministratore il conteggio del riscaldamento per poter chiudere i conti della gestione 2018/2019: quando mi arriva il saldo prendo un colpo, 2.900 euro di riscaldamento a fronte di una consumo di 6.668K su un totale di 10.534k (costo complessivo gasolio e altri oneri legati al riscaldamento euro 5.836, acquistati 4.000 lt)
Parlo con l'amministratore dicendo che c'è qualcosa che non va e lui mi dice che la mia inquilina ha consumato tutto lei e quindi deve pagare; per scrupolo sono andata a prendere i consumi dei vecchi inquilini che l'anno precedente (2017/2018) avendo consumato 7.043k avevano avuto un saldo di 1.405 euro a fronte di un consumo complessivo di 18.191k (costo complessivo gasolio e altri oneri legati al riscaldamento euro 4780, acquistati 3.500 lt).
In entrambi i due anni in cisterna a giugno resta una rimanenza di circa 42 cm di gasolio.
In pratica abbiamo acquistato più gasolio, consumato la metà (perchè molti si sono messi il pellet o l'appartamento è sfitto), però a fine anno in cisterna c'è lo stesso quantitativo di gasolio dell'anno precedente.
Sinceramente c'è qualcosa che non torna: se io faccio il pieno di benzina e consumo 600, è logico che sono a secco, ma se ne consumo 300 il carburante ci deve essere ancora.
Non so se mi sono spiegata, sinceramente penso che quel palazzo o ha una dispersione superiorie al 50% o....non so cosa pensare.
Consigli?
Grazie
Parliamo di una palazzina di due piani con 8 appartamenti, costruita negli anni 60 e situata in periferia che adotta da 6 anni circa le valvole termostatiche.
Io ho locato l'appartamento ad una nuova inquilina lo scorso luglio e, avendomi lei dato la disdetta, ho richiesto all'amministratore il conteggio del riscaldamento per poter chiudere i conti della gestione 2018/2019: quando mi arriva il saldo prendo un colpo, 2.900 euro di riscaldamento a fronte di una consumo di 6.668K su un totale di 10.534k (costo complessivo gasolio e altri oneri legati al riscaldamento euro 5.836, acquistati 4.000 lt)
Parlo con l'amministratore dicendo che c'è qualcosa che non va e lui mi dice che la mia inquilina ha consumato tutto lei e quindi deve pagare; per scrupolo sono andata a prendere i consumi dei vecchi inquilini che l'anno precedente (2017/2018) avendo consumato 7.043k avevano avuto un saldo di 1.405 euro a fronte di un consumo complessivo di 18.191k (costo complessivo gasolio e altri oneri legati al riscaldamento euro 4780, acquistati 3.500 lt).
In entrambi i due anni in cisterna a giugno resta una rimanenza di circa 42 cm di gasolio.
In pratica abbiamo acquistato più gasolio, consumato la metà (perchè molti si sono messi il pellet o l'appartamento è sfitto), però a fine anno in cisterna c'è lo stesso quantitativo di gasolio dell'anno precedente.
Sinceramente c'è qualcosa che non torna: se io faccio il pieno di benzina e consumo 600, è logico che sono a secco, ma se ne consumo 300 il carburante ci deve essere ancora.
Non so se mi sono spiegata, sinceramente penso che quel palazzo o ha una dispersione superiorie al 50% o....non so cosa pensare.
Consigli?
Grazie
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