U

User_40301

Ospite
Io penso che dovrebbe esserci un modo per poter controbattere quando vado a votare e mi trovo sulla scheda la scelta tra uno scarafaggio e un ratto - NON ESISTE
Come dire: preferisci morire impiccato o sulla sedia elettrica?!
Questa la trovo una presa per il c..
Scelgo io per chi voglio votare!!
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Per Sergio e Adriano. Adriano: forse è vero il contrario...sarebbe deterrenza all'assenza nei seggi...e quindi aumento dei voti...mentre a Sergio dico che non vi è rapporto diretto fra il maggior numero di votanti e il miglioramento della nostra democrazia nè, tantomeno al contrario con aumento delle schede bianche come paventa Adriano. Salvo l'ipotesi estrema, ma del tutto improbabile, che nessuno vada. Quindi l'idea
di Sergio non produrrebbe nessuno effetto e sui Candidati men che mai. Tuttavia essa mi da lo spunto per accostarla al sistema francese che, sembra, preveda una firma preventiva dell'elettore.
Niente di perfetto, visto che la perfezione non esiste, ma essa si collegherebbe con un'altra, ancora più severa, di un esame preventivo (una tantum in tutta la vita) su una pur minima scolarità dell'elettore. Questa seconda ipotesi che, sul lato teorico potrebbe essere
da preferire, comporterebbe sul pratico grandi ostacoli... Mentre quella francese meno, e di fatto realizzerebbe un bacino di elettori
più consapevoli di cosa significhi "VOTARE". Ma, a questo punto anche i candidati dovrebbero sostenere
un esame ad hoc, corredato da un curriculum ad ampissimo spettro circolare, ivi compreso il certificato penale immacolato. Continuate entrambi a proporci idee da dibattere, prima o dopo qualcosa di più costruttivo e realizzabile da proporre a qualche notabile verrà fuori. Grazie. Alla prossima. P.De Iuliis
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Pasquale hai ragione ma per onestà mentale non possiamo sostenere che chi è edotto, intelligente, colto possa, solo lui votare. Forse ci piacerebbe ma sarebbe il I° conflitto d'interessi.
Giusto togliere il diritto del voto chi sta espiando una pena e gli si precluda il diritto al voto.
Siccome molto altro non vedo si possa fare, dobbiamo mettere degli argini alla spesa pubblica, con parametri legati a Paesi e situazioni virtuose.
Prendi l'esempio della benzina, ma ti pare che i Lombardi vadano a far benzina in Svizzera, i Veneti in Slovenia o in Austria e spendano 0,45 € di meno al litro? Dovremmo avere un prezzo europeo allineato!
L'IVA allineata in tutta Europa, Le tasse allineate in tutta Europa, ovvio che i capitali e gli imprenditori vadano all'estero.
Se non dimagriamo questo Stato ci tasseranno anche le tasse che paghiamo!
 

sergio gattinara

Membro dello Staff
Proprietario Casa
la mia voleva essere una provocazione.Però , o ho fatto parte di un c
lub in Gran Bretagna dove ad ogni riunione si eleggeva il presidente ed i consiglieri e sdecideva quello che era all'odg.
Presidenre a tutti gli effetti. Mi spiego, ogni anno si facevano le nomine come d 'uso però se poi uno latitava invece di veder bloccate tutte le decisioni le cose si decidevano eccome

In pratica chhi partecipava decideva.
 
J

JERRY48

Ospite
Mia riallaccio alle elezioni...
In questi giorni, è uscita nelle sale italiane il film di Steven Spielberg, Lincoln, la storia del 16° Presidente degli Stati Uniti D’America. Gli americani sono bravissimi nel trattare le loro questioni nazionali che non mancano di creare un'aurea di mito ma, ugualmente, non tralasciano il cinismo che ne sta alla base. Lincoln è ricordato nei libri e nell’immaginario collettivo mondiale per aver combattuto il regime di schiavitù del Sud. Tuttavia, non si trattò, tanto ed esclusivamente, di un fatto umanitario ma di una necessità strategica, politica ed economica dei suoi tempi.
Nella pellicola di Spielberg emerge l’elemento economico, quello dello svantaggio competitivo del Nord che non può usufruire di mandopera gratis come nel Sud (cosa che ostacola la costituzione di rapporti sociali e produttivi pienamente capitalistici), mentre è carente quello politico (l’impellenza di recidere la dipendenza geopolitica dall’Inghilterra). Tuttavia, ciò che non difetta è la descrizione dei mezzi, poco ortodossi, di cui Lincoln si serve per raggiungere i suoi legittimi e progressivi (per tutta la società americana, anche per quella parte che gli è nemica) obiettivi. Il Presidente corrompe i congressisti dell’opposizone, ne compra i voti promettendo incarichi e prebende, tutto pur di far approvare il XIII emendamento contro la schiavitù. Insomma, il capo dei Repubblicani esaurisce i suoi scopi grazie al "mercato" dei parlamentari, per mezzo di corruzione e regalie. Immagino che anche laddove detto stratagemma fosse fallito egli sarebbe ricorso a sistemi ancor più persuasivi…

Se Oltreatlantico, in quelle contingenze, fosse vissuto un avo di Marco Travaglio, probabilmente costui avrebbe chiesto l’immediata messa in stato d’accusa del Presidente, con l’invocazione ai giudici di una pena esemplare al fine di rieducare il malfattore.
 

sergio gattinara

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Mia riallaccio alle elezioni...
In questi giorni, è uscita nelle sale italiane il film di Steven Spielberg, Lincoln, la storia del 16° Presidente degli Stati Uniti D’America. Gli americani sono bravissimi nel trattare le loro questioni nazionali che non mancano di creare un'aurea di mito ma, ugualmente, non tralasciano il cinismo che ne sta alla base. Lincoln è ricordato nei libri e nell’immaginario collettivo mondiale per aver combattuto il regime di schiavitù del Sud. Tuttavia, non si trattò, tanto ed esclusivamente, di un fatto umanitario ma di una necessità strategica, politica ed economica dei suoi tempi.
Nella pellicola di Spielberg emerge l’elemento economico, quello dello svantaggio competitivo del Nord che non può usufruire di mandopera gratis come nel Sud (cosa che ostacola la costituzione di rapporti sociali e produttivi pienamente capitalistici), mentre è carente quello politico (l’impellenza di recidere la dipendenza geopolitica dall’Inghilterra). Tuttavia, ciò che non difetta è la descrizione dei mezzi, poco ortodossi, di cui Lincoln si serve per raggiungere i suoi legittimi e progressivi (per tutta la società americana, anche per quella parte che gli è nemica) obiettivi. Il Presidente corrompe i congressisti dell’opposizone, ne compra i voti promettendo incarichi e prebende, tutto pur di far approvare il XIII emendamento contro la schiavitù. Insomma, il capo dei Repubblicani esaurisce i suoi scopi grazie al "mercato" dei parlamentari, per mezzo di corruzione e regalie. Immagino che anche laddove detto stratagemma fosse fallito egli sarebbe ricorso a sistemi ancor più persuasivi…

Se Oltreatlantico, in quelle contingenze, fosse vissuto un avo di Marco Travaglio, probabilmente costui avrebbe chiesto l’immediata messa in stato d’accusa del Presidente, con l’invocazione ai giudici di una pena esemplare al fine di rieducare il malfattore.
e Macchiavelli accusato di istigazione a delinquere
 
J

JERRY48

Ospite
e Macchiavelli accusato di istigazione a delinquere

Se si guarda alla nostre faccende trascorse, uno dei periodi di massimo splendore per l’Italia è stato proprio il Rinascimento, epoca di scoperte scientifiche e di prosperità culturale ed economica ma anche di complotti, intrighi e ammazzamenti a sfondo politico (e di ogni altro genere criminale).
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Da IMU alle Elezioni: possiamo allargarci al Redditometro???..Vado alla
spicciolata....e mi attendo pareri illuminati...Sono domande con o senza punto interrogativo.
Uno: Alla fine del "giro" si pretende dal privato una contabilità da partita IVA???
Due: Nell'allegato "A" a pagina 12 il Magnifico Estensore del Redditometro (sparare a vista con la sputacchiera) scrive che il reddito (spero di sbagliarmi) aumenta con l'incremento di valore per importanti interventi edili: per cui avendo pagato 4.200 euro per il rifacimento del tetto (spesa che ha contribuito al mio "ROSSO") il fisco con una logica perversa invece di sottrarlo dal reddito me lo addiziona ???
Tre: Anche qui, io non contesto la motivazione di base della legge istitutiva (lotta alla evasione), bensì, come al solito, le modalità sul come, sul quantum, sui tempi eccetera, che di fatto angustiano proprio i contribuenti corretti...,perchè gli evasori incalliti che sanno di esserlo sono attrezzati psichicamente e organizzativamente ad
affrontare il fisco, quando saranno chiamati dallo stesso, se mai lo saranno, al redde rationem.
Quattro: Con questo strumento il fisco, escludendo forse una buona parte di contribuenti "SEMPLICI", può colpire chiunque che non sia congruo con i cervellotici parametri adottati e imposti dalla legge.
Quinto: L'effetto retroattivo (redditi 2009) anche se giustificato dalla
legge del 2010 è di fatto concreto e reale, perchè solo da fine 2012
il cittadino ne sta prendendo coscienza e conoscenza..ed è la prova concreta di un legislatore crudele e affamatore che invece di addolcire le leggi fiscali (necessarie) le appesantisce fino a superare ogni logica di diritto naturale, acuendone l'effetto penalizzante già insito di suo nella materia impositiva. In questa caso: poteva eliminare o ridurre la retroattività a un tempo più percorribile e agevole ai fini documentativi
probatori???
Sesto: E' possibile che non si elevi una qualificata voce ad esprimere incisivamente, quotidianamente, magari insultando, il proprio sdegno ai responsabili e ai difensori di tale orpello??? E' possibile che fra decine di associazioni non ve ne sia una che decida di scendere in campo a guerreggiare con tutti i mezzi possibili??? E' possibile che neanche un giornale (nazionale) prenda una iniziativa similare???
Dove sono i commercialisti??? O alla fine, come tutti i professionisti in casi del genere, ne potranno avere, (e come no)...qualche ulteriore vantaggio....??? E quindi...TUTTI ZITTI!!! Chè il silenzio è d'oro!!!...????
Per chiudere: non credo a questo Fisco (che brandisce Equitalia come una spada...) quando ci vuole tranquillizzare... non ci sono i presupposti per accreditargli tale fiducia... Almeno per ora.
Cordiali saluti da P.De Iuliis
 
J

JERRY48

Ospite
IMU Tasse e campagne elettorali
Io ritengo che non possa essere taciuto l'uso strumentale e ricattatorio che Monti sta facendo in questa campagna del ruolo di capo del governo che (se anche dimissionario) usa sfacciatamente solo per portare voti alla propria lista e a se stesso. Promesse martellanti di diminuzione dell'IMU e tasse,(dopo averle proprio lui aumentate a livelli mai viste al mondo) detrazioni e sostegno alle famiglie (DOPO CHE PROPRIO LUI LE HA FATTE SPROFONDARE VERSO LA POVERTA'). Ed ora, dulcis in fundo, anche il ricatto: .." il pericolo di una nuova manovra economica dipenderà dal risultato delle elezioni. Io garantisco di essere contrario, ma secondo chi dovesse vincere queste elezioni, potrebbe diventare un necessità". Ergo: ..o votate me oppure una nuova manovra ci sarà.!
Serpeggia il ricatto e la minaccia, proprio da chi abusa della carica di capo del governo.
E' chiaro che c'è anche un'area di consenso rispetto a Monti e il suo governo di banchieri. Ovvero una borghesia di tipo esclusivamente parassitario che si è arricchita all'ombra del potere bancario e del mercato dei cambi. La merce di scambio è rappresentata dalle monete che, sottratte al circuito virtuoso degli investimenti sociali e produttivi producenti occupazione) passano sottofotma di pacchetti azionari e proventi economici speculativi, da una mano all'ltra di questi nuovi parassiti. Il popolo, la gente co mune, i ceti medio bassi onesti e operosi, non vedranno mai un cent di questi fiumi di miliardi che detti parassiti intascano e convogliano verso i paradisi fiscali e le operazioni di riciclaggio del denaro sporco derivante dal malaffare e dalla mala politica. Questi sono i seguaci di Monti e lo seguono e votano per preservare i loro privilegi di parassiti.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Carlo Alberto: da come scrivi, arguisco che M.Trav. non è nelle tue grazie. Sono in piccola parte d'accordo ma per una ragione opposta...
(da buon campano, ricorro alla mia piccola, infima vis comica...)
Questa suorina Marchina Travaglina che, senza scomporsi col suo noiosissimo " introibo ad altare silvius meneghino puelle ridens...in vulva pecuniaribus....", ce la canta e ce la suona da alcuni anni sempre con lo stesso tono senza mai anche un piccolo battito di ciglia, a me personalmente mi ha rotto gli attributi, non ancora in quiescenza, perchè invece di quel lamento unicorde e inespressivo,
vorrei che almeno una volta variasse lo spartito con degli accidenti appropriati al personaggio elevato agli altari televisivi e non solo quelli. Adesso, ad di là di tale mio sproposito, una cosa che andrebbe detta non sottovoce, ma urlando a pieni polmoni è la seguente:

Capitolo "V": chi tiene in mano ha vinto...che adattato al personaggio diventa: Chi tiene in mano il potere mediatico ha vinto...e se non vince resta sempre a galla ben visibile a tutte le ore...corteggiato e osannato dai suoi fedeli lecchini (per non dire
la parolaccia analoga...)....e a volte riverito anche dagli avversari...Ebbene questo enorme illecito è completamente scomparso dalla circolazione mediatica ed essendo per me l'unica prova CERTA della sua colpevolezza andrebbe gridato ad ogni occasione....e invece la suorina Marchina Travaglina a mala pena lo sussurra di tanto in tanto. Agli smemorati ricordo che
un Preside non può fare il commerciante e viceversa....a maggior ragione non può fare il ministro...dimostratemi che non sia così.
Mi metterò l'anima in pace. Alla prossima. P.De Iuliis
 

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