sotera

Nuovo Iscritto
Comunque, siccome per ora l'unica cosa certa e' che i contratti-truffa di cui si parla hanno durata 4+4 anni ricordatevi di dare disdetta o altroinerente il rilascio ALMENO 6 mesi prima dello scadere del 4° anno. Io l'ho fatto gia e ho un pensiero in meno

ma come fai a fare la disdetta se non c'è contratto?
 

dsawoods

Membro Ordinario
Salve ragazzi, mi chiamo Alessio e sono di Roma e anch'io sono statotruffato da un mio ex amico inquilino penso che sono quello che e' stato ******to piu' di tutti da questa sciagurata legge.
Per farla breve ho affittato il mio immobile ad una coppia di amici miei e di mia moglie nel 2008 in quanto avevano bisogno di una casa piu' grande. La moglie di questo mio amico era anche molto amica di mia moglie ed e' per questo che decise pure di fargli fare da "madrina" al battesimo della mia prima figlia.
Quando stipulai il contratto lui mi disse che non dovevo registrare il contratto in quanto avendo un divorzio in corso non voleva figurare e mi disse che era una cortesia che mi chiedeva, inoltre mi disse pure che visto che risparmiavo il canone lo fissavamo di 300 euri piu' basso di quello di mercato 1.300 anziche' 1.600 che ha sempre puntualmente pagato. Nel frattempo i rapporti tra noi e loro sono scemati e non ci siamo piu' frequentati ma senza litigare solo non ci siamo piu' visti.
Il 20 novembre 2011 mi e' arrivata una raccomandata dal suo avvocato dove mi diceva che aveva provveduto a registrare all'agenzia delle entrate e il nuovo canone era di 289,00 euro al mese per 4+4 anni.
Ho chiamato il tipo che con la faccia come il **** mi diceva che il rapporto di amicizia era finito e quindi ognuno si doveva vedere i propri interessi. Gli ho spiegato che avevo il mutuo sull'immobile e che dovevo pagare la rata con quello che percepivo con l'affitto ma lui niente diceva che erano ***** miei !!!
Ho fatto causa e sono stato costretto a fare la mediazione da un ******** di mediatore che mi ha rubato 900 euro e mi ha fatto perdere tempo.
Durante la mediazione lui ed il suo avvocato mi hanno detto che avrebbero lasciato l'immobile se gli avessi dato 100.000 euri di buona uscita !!! Avrei voluto ammazzare sia lui che il suo disonesto avvocato ma ho fatto ***** e seguendo il mio "onesto" avvocato mi sono affidato alla vi sezione civile del tribunale di roma dove abbiamo chiesto la nullita' del contratto ed inoltre la risoluzione in quanto il tizio ha fatto lavori nell'immobile non autorizzati.
Domani abiamo l'udienza finale dove il giudice dovrebbe pronunciarsi ma io non sono molto fiducioso......
 

rokerduck

Nuovo Iscritto
Che intendi ?
Tanto per chiarire.....
Di quanti casi stiamo parlando?

Non posso fare alcun numero, ma parlo di orientamento della VI sezione che, a quanto mi consta, in caso di tardiva registrazione, è quello di non convalidare in ogni caso lo sfratto e far introdurre la fase di merito.
Fermo restando che sarei ben lieto se quanto affermo non fosse vero.
 

delmo68

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ho avuto due pronunce concordi: in una procedura difendevo il proprietario, nell'altra il condomino. In entrambe i giudici (diversi) hanno fatto prevalere il ravvedimento operoso.
Buongiorno Avvocato,
il mio caso è esattamente uguale, ovvero contratto scritto stipulato nel 2010 e registrato da me con ravvedimento operoso a maggio 2012. L'inquilino ha registrato ancora piu tardivamente di me nel mese di luglio 2012 e ha ottenuto così il suo bel "premio". Procedura di sfratto andata male e non concessa ordinanza provvisoria di rilascio, mediazione obbligatoria fallita, ho la prossima udienza con rito ordinario ad aprile e con l'avvocato vorremmo rimettere gli atti alla corte costituzionale.
Tuttavia alla luce di quanto da Lei esposto, sono a chiederle cortesemente se fosse possibile avere le due sentenze dei giudici che alla fine hanno fatto prevalere il ravvedimento operoso. Questo potrebbe aiutare molto sia me sia altri membri del forum in situazioni analoghe. La ringrazio e spero in un Suo aiuto!
 

slowsky

Nuovo Iscritto
Preciso quanto segue.
Le pronunce a cui mi riferisco non entrano nei meandri del meccanismo di applicazione della sanzionje civilistica "incriminata", e più precisamente:

1) in un caso, assistendo il proprietario, controparte sollevava l'eccezione circa la legittimità dell'autoriduzione del canone (io ovviamente la contestavo) ed il giudice si riservava: a scioglimento della riserva, molto sinteticamente, evidenziava che l'intimato aveva ammesso di essersi ridotto il canone di locazione sul presupposto dell'applicazione al caso in via automatica dell'Art. 3 D.lgs 23/11 e che tale ammissione, prima di ogni accertamento nel merito del proprio diritto, denotava la volontà di omettere di adempiere formalmente alla propria obbligazione e tale ammissione avevano contenuto confessorio....con una logica discutibile (ma nel caso specifico a me favorevole) il giudice arrivava alla conclusione che tali dichiarazioni di contenuto chiaramento confessorio lo avevano convinto che la morosità sussisteva per cui emetteva ordinanza di rilascio e risponeva il mutamento del rito. Controparte si è, come dire, "arresa" in questa fase, rilasciando l'immobile, per cui la causa è stata abbandonata;

2) nel secondo caso, che in realtà ho seguito per conto di una collega in qualità di sostituto processuale, il Giudice ha provveduto nell'ambito di un procedimento speciale a evidenziare che non si era data prova dell'avvenuta denuncia presso l'Agenzia delle Entrate: il caso era particolare per quanto concerne il pregresso. Controparte aveva precedentemente promosso uno sfratto per morosità su contratto non registrato e quindi nullo (da cui la soccombenza); ci ha riprovato con un procedimento speciale per occupazione sine titulo, ove è stata sollevata l'eccezione secondo cui, nel frattempo, il cliente aveva denunciato la locazione all'Agenzia delle Entrate per godere dei benefici di cui alla normativa (nuova rispetto al tempo dello sfratto). Tuttavia la collega, peraltro piu volte avvertita da me circa la mancanza, aveva allegato solo la richiesta indirizzata all'Agenzia delle Entrate senza dimostrazione dell'avvenuta registrazione del contratto presso l'Agenzia delle Entrate. Per recuperare con un colpo di coda ho provato ad invocare il potere d'ufficio del giudice nell'istruttoria di un procedimento sommario di cognizione (per la serie, se non te lo allego comunque ti chiedo di acquisire dall'Agenzia delle Entrate quanto manca, cioè la prova del passaggio in Agenzia delle Entrate) ma il Giudice è rimasto fermo alla mancata allegazione, per cui non è entrato nel merito. Si sta valutando l'appello.
 

Tawdee

Membro Attivo
Proprietario Casa
La data e' quella dell'Agenzia. Ovvero il "contratto" e' in vigore da quando l'inquilino ha fatto la regolarizzazione. Secondo questa legge, il contratto c'e' eccome.
 

55a

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salve ragazzi, mi chiamo Alessio e sono di Roma e anch'io sono statotruffato da un mio ex amico inquilino penso che sono quello che e' stato ******to piu' di tutti da questa sciagurata legge.
Per farla breve ho affittato il mio immobile ad una coppia di amici miei e di mia moglie nel 2008 in quanto avevano bisogno di una casa piu' grande. La moglie di questo mio amico era anche molto amica di mia moglie ed e' per questo che decise pure di fargli fare da "madrina" al battesimo della mia prima figlia.
Quando stipulai il contratto lui mi disse che non dovevo registrare il contratto in quanto avendo un divorzio in corso non voleva figurare e mi disse che era una cortesia che mi chiedeva, inoltre mi disse pure che visto che risparmiavo il canone lo fissavamo di 300 euri piu' basso di quello di mercato 1.300 anziche' 1.600 che ha sempre puntualmente pagato. Nel frattempo i rapporti tra noi e loro sono scemati e non ci siamo piu' frequentati ma senza litigare solo non ci siamo piu' visti.
Il 20 novembre 2011 mi e' arrivata una raccomandata dal suo avvocato dove mi diceva che aveva provveduto a registrare all'agenzia delle entrate e il nuovo canone era di 289,00 euro al mese per 4+4 anni.
Ho chiamato il tipo che con la faccia come il **** mi diceva che il rapporto di amicizia era finito e quindi ognuno si doveva vedere i propri interessi. Gli ho spiegato che avevo il mutuo sull'immobile e che dovevo pagare la rata con quello che percepivo con l'affitto ma lui niente diceva che erano ***** miei !!!
Ho fatto causa e sono stato costretto a fare la mediazione da un ******** di mediatore che mi ha rubato 900 euro e mi ha fatto perdere tempo.
Durante la mediazione lui ed il suo avvocato mi hanno detto che avrebbero lasciato l'immobile se gli avessi dato 100.000 euri di buona uscita !!! Avrei voluto ammazzare sia lui che il suo disonesto avvocato ma ho fatto ***** e seguendo il mio "onesto" avvocato mi sono affidato alla vi sezione civile del tribunale di roma dove abbiamo chiesto la nullita' del contratto ed inoltre la risoluzione in quanto il tizio ha fatto lavori nell'immobile non autorizzati.
Domani abiamo l'udienza finale dove il giudice dovrebbe pronunciarsi ma io non sono molto fiducioso......

Benvenuto nel Club......................
Da quanto si evince dai numerosi interventi in questo forum le persone coinvolte economicamente in maniera più massiccia sono proprio a Roma e ciò è facilmente intuibile visti gli alti prezzi degli affitti ovviamente conseguenza anche degli alti costi di acquisto.
Detto ciò ,le prospettive ,sempre a Roma, non sono delle migliori visto che l'orientamento dei Giudici è palesemente sfavorevole alle richieste di sfratto per morosità rigettando anche le richieste di incostituzionalità di questa Legge.
Fortunatamente in altre città l'orientamento è variegato.
Io credo che nell'ipotesi migliore il Giudice ti sospenderà il provvedimento in attesa della pronuncia della Corte Costituzionale che , si spera, arrivi in tempi brevi.
Certo lo sciacallaggio della richiesta di 100.000 euro sarebbe da porgere all'attenzione di chi questa Legge l'ha promulgata, magari pensando che qualcuno li può anche versare di alimenti per un sol giorno.
facci sapere l'esito domani.
in bocca al lupo
 

delmo68

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salve ragazzi, mi chiamo Alessio e sono di Roma e anch'io sono statotruffato da un mio ex amico inquilino penso che sono quello che e' stato ******to piu' di tutti da questa sciagurata legge.
Per farla breve ho affittato il mio immobile ad una coppia di amici miei e di mia moglie nel 2008 in quanto avevano bisogno di una casa piu' grande. La moglie di questo mio amico era anche molto amica di mia moglie ed e' per questo che decise pure di fargli fare da "madrina" al battesimo della mia prima figlia.
Quando stipulai il contratto lui mi disse che non dovevo registrare il contratto in quanto avendo un divorzio in corso non voleva figurare e mi disse che era una cortesia che mi chiedeva, inoltre mi disse pure che visto che risparmiavo il canone lo fissavamo di 300 euri piu' basso di quello di mercato 1.300 anziche' 1.600 che ha sempre puntualmente pagato. Nel frattempo i rapporti tra noi e loro sono scemati e non ci siamo piu' frequentati ma senza litigare solo non ci siamo piu' visti.
Il 20 novembre 2011 mi e' arrivata una raccomandata dal suo avvocato dove mi diceva che aveva provveduto a registrare all'agenzia delle entrate e il nuovo canone era di 289,00 euro al mese per 4+4 anni.
Ho chiamato il tipo che con la faccia come il **** mi diceva che il rapporto di amicizia era finito e quindi ognuno si doveva vedere i propri interessi. Gli ho spiegato che avevo il mutuo sull'immobile e che dovevo pagare la rata con quello che percepivo con l'affitto ma lui niente diceva che erano ***** miei !!!
Ho fatto causa e sono stato costretto a fare la mediazione da un ******** di mediatore che mi ha rubato 900 euro e mi ha fatto perdere tempo.
Durante la mediazione lui ed il suo avvocato mi hanno detto che avrebbero lasciato l'immobile se gli avessi dato 100.000 euri di buona uscita !!! Avrei voluto ammazzare sia lui che il suo disonesto avvocato ma ho fatto ***** e seguendo il mio "onesto" avvocato mi sono affidato alla vi sezione civile del tribunale di roma dove abbiamo chiesto la nullita' del contratto ed inoltre la risoluzione in quanto il tizio ha fatto lavori nell'immobile non autorizzati.
Domani abiamo l'udienza finale dove il giudice dovrebbe pronunciarsi ma io non sono molto fiducioso......
Ciao, ti faccio tanti in bocca a lupo! facci sapere come è andata!!
 

delmo68

Membro Attivo
Proprietario Casa
Preciso quanto segue.
Le pronunce a cui mi riferisco non entrano nei meandri del meccanismo di applicazione della sanzionje civilistica "incriminata", e più precisamente:

1) in un caso, assistendo il proprietario, controparte sollevava l'eccezione circa la legittimità dell'autoriduzione del canone (io ovviamente la contestavo) ed il giudice si riservava: a scioglimento della riserva, molto sinteticamente, evidenziava che l'intimato aveva ammesso di essersi ridotto il canone di locazione sul presupposto dell'applicazione al caso in via automatica dell'Art. 3 D.lgs 23/11 e che tale ammissione, prima di ogni accertamento nel merito del proprio diritto, denotava la volontà di omettere di adempiere formalmente alla propria obbligazione e tale ammissione avevano contenuto confessorio....con una logica discutibile (ma nel caso specifico a me favorevole) il giudice arrivava alla conclusione che tali dichiarazioni di contenuto chiaramento confessorio lo avevano convinto che la morosità sussisteva per cui emetteva ordinanza di rilascio e risponeva il mutamento del rito. Controparte si è, come dire, "arresa" in questa fase, rilasciando l'immobile, per cui la causa è stata abbandonata;

2) nel secondo caso, che in realtà ho seguito per conto di una collega in qualità di sostituto processuale, il Giudice ha provveduto nell'ambito di un procedimento speciale a evidenziare che non si era data prova dell'avvenuta denuncia presso l'Agenzia delle Entrate: il caso era particolare per quanto concerne il pregresso. Controparte aveva precedentemente promosso uno sfratto per morosità su contratto non registrato e quindi nullo (da cui la soccombenza); ci ha riprovato con un procedimento speciale per occupazione sine titulo, ove è stata sollevata l'eccezione secondo cui, nel frattempo, il cliente aveva denunciato la locazione all'Agenzia delle Entrate per godere dei benefici di cui alla normativa (nuova rispetto al tempo dello sfratto). Tuttavia la collega, peraltro piu volte avvertita da me circa la mancanza, aveva allegato solo la richiesta indirizzata all'Agenzia delle Entrate senza dimostrazione dell'avvenuta registrazione del contratto presso l'Agenzia delle Entrate. Per recuperare con un colpo di coda ho provato ad invocare il potere d'ufficio del giudice nell'istruttoria di un procedimento sommario di cognizione (per la serie, se non te lo allego comunque ti chiedo di acquisire dall'Agenzia delle Entrate quanto manca, cioè la prova del passaggio in Agenzia delle Entrate) ma il Giudice è rimasto fermo alla mancata allegazione, per cui non è entrato nel merito. Si sta valutando l'appello.
Mi perdoni Avvocato, ma in questi due casi il ravvedimento operoso di cui Lei parlava e che i giudici avrebbero fatto prevalere dove sta? Ho difficolta a comprendere!
 

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