silente

Nuovo Iscritto
paese che vai, legge che trovi...mai saputo che esista una CIL in sanatoria (mancata segnalazione fine lavori....ma se devo segnalare un fine lavori, ci deve essere anche un inizio lavori)...sono rimasto troppo indietro...
 

monolis

Membro Junior
Mi sono espresso male.
Io ho appena presentato una "COSIDDETTA" CIL in sanatoria al Mun.V del Comune di Roma. Si tratta di una comunicazione resa ai sensi del DPR 380/01 art.6 comma 7, come modificato dalla Legge 73/10 art.5 per mancata comunicazione d'inizio lavori, per lavori già eseguiti. La data di fine lavori, di fatto, coincide con la data della comunicazione stessa. Poi ho redatto il DOCFA e ho presentato la comunicazione di fine lavori con la data della comunicazione. La sanzione è prevista dalla Legge 73/10 e i diritti di segreteria sono quelli stabiliti dal Comune di Roma per la Manutenzione Straordinaria.
 

mordillocecio

Nuovo Iscritto
MI SEMBRA PIù O MENO LA STRADA CHE DOVRANNO SEGUIRE I MIEI VENDITORI
SOLO CHE LORO LA DOCFA L'HANNO GIà FATTA
POSSONO FARE UNA CIL IN SANATORIA DOPO LA DOCFA?
uff niente scusate il maiuscolo è che sto lavorando e uso il maiuscolo inavvertitamente
 

silente

Nuovo Iscritto
Ok, capito...grazie...almeno ora anche nel mio Comune posso far valere quello che mi hai appena citato...


Mi sono espresso male.
Io ho appena presentato una "COSIDDETTA" CIL in sanatoria al Mun.V del Comune di Roma. Si tratta di una comunicazione resa ai sensi del DPR 380/01 art.6 comma 7, come modificato dalla Legge 73/10 art.5 per mancata comunicazione d'inizio lavori, per lavori già eseguiti. La data di fine lavori, di fatto, coincide con la data della comunicazione stessa. Poi ho redatto il DOCFA e ho presentato la comunicazione di fine lavori con la data della comunicazione. La sanzione è prevista dalla Legge 73/10 e i diritti di segreteria sono quelli stabiliti dal Comune di Roma per la Manutenzione Straordinaria.
 

mordillocecio

Nuovo Iscritto
Scusate ma io sono confusa
ricapitolo
gli dico che ddeve fare un cil?
Ma scegliere tra dia e cil dipende solo dal comune?
Solo se il comune è a l passo con gli aggiornamenti di legge?
Io sono a roma
casa in municipio 3
che devo dire la venditore?
 

monolis

Membro Junior
Io ho duvuto discutere parecchio con il tecnico del Municipio che, inizialmente, non voleva recepire la mia pratica.
Poi, Legge alla mano, la cosa si è risolta grazie all'intervento di una altro tecnico che mi ha dato ragione. La Legge va interpretata e non sempre questa interpretazione è univoca.
Purtroppo non solo ogni comune ha una sua propria linea d'azione, ma, qui a Roma, ogni Municipio ragiona a suo modo.
Tocca sempre a noi tecnici cercare di capire come risolvere al meglio le cose.
 

silente

Nuovo Iscritto
Penso che Manolis abbia centrato la giusta via, visto e considerato che ha avuto esperienze in merito. Per quanto riguarda la data del DOCFA (anteriore alla CIL), non penso ci siano problemi.

Scusate ma io sono confusa
ricapitolo
gli dico che ddeve fare un cil?
Ma scegliere tra dia e cil dipende solo dal comune?
Solo se il comune è a l passo con gli aggiornamenti di legge?
Io sono a roma
casa in municipio 3
che devo dire la venditore?
 
L

leontino

Ospite
deve rivolgersi ad un tecnico di sua fiducia per presentare la pratica e lui sapra cosa più è appropriato per il comune di competenza
 

mtr

Membro Attivo
Scusate ma io sono confusa
ricapitolo
gli dico che ddeve fare un cil?
Ma scegliere tra dia e cil dipende solo dal comune?
Solo se il comune è a l passo con gli aggiornamenti di legge?
Io sono a roma
casa in municipio 3
che devo dire la venditore?

Dunque, tu devi pretendere che venga stipulata una scrittura privata fra te e il venditore, dove lui si incarica della totalità degli adempimenti relativi alla sanatoria.
Che a Roma sia possibile in un modo e a Genova in un altro è indifferente, perchè il 'succo' della pratica è quello di vedere rispettati i requisiti igienico-sanitari ed ev. la sismica -perchè a volte i lavori interni hanno implicato demolizione di tramezze collaboranti importanti.
Tutto qs passa attraverso un Professionista qualificato che presenta la pratica (ripeto non ha importanza il nome dato nelle varie regioni) e generalmente qualche mese ci vuole, specie se per caso fosse necessario il parere ASL perchè le norme igienico sanitarie non fossero rispettate -non voglio pensare alla sismica sennò è ben più complesso... dò per sconato che si tratti di 'semplici' tramezze.
Registrare a catasto prima della sanatoria si può anche fare, ma se per caso la sanatoria non venisse accettata diventa un falso.
Personalmente -sono un architetto- mi assicuro preventivamente del fatto mio, cioè controllando a fondo prima di inoltrare la sanatoria stessa se può andare a buon fine.
Dunque il venditore sta cercando di far passare il tutto velocemente e non sta provvedendo ai passi necessari.
Se il notaio rogita lo stesso è un malfattore; se rogita con la scrittura privata della quale parlavo all'inizio e che presenta -la scrittura- CERTEZZA di buon esito della pratica, ecco che può continuare con serenità.
Non ascoltare l'insieme di osservazioni sul 'tipo di pratica' non perchè i colleghi del forum non siano accreditati -tutt'altro- ma solo perchè non essendo tu un Tecnico ti confondi.
Quello che puoi invece fare da privato cittadino è esigere la scrittura privata con il venditore, dove lui si obbliga e impegna a condurre a buon esito la pratica di sanatoria, con tutti gli incombenti del caso, cioè pagando i professionisti necessari per portarla a termine in maniera efficace e definitiva.

Aggiunto dopo 3 minuti :

Naturalmente parlo per esperienza diretta.
Nella scrittura privata devono essere inserite le eventuali penali -anche lacondizione che il contratto di compravendita decadein caso tu venga lasciata 'in braghe di tela'.
Gli onrei sono totalmente a carico del venditore.
 

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