basty

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Ma i coniugi, entro il 15 gennaio 1978, potevano convenire che i beni acquistati anteriormente alla data del 20 settembre 1975 fossero assoggettati al regime della comunione, salvi i diritti dei terzi. Gli atti relativi (che erano annotati a margine dell'atto di matrimonio), compresi i trasferimenti eventuali e conseguenti di diritti erano esenti da imposte e tasse e gli onorari professionali a essi relativi erano ridotti alla metà.
Tutto ciò premesso, quale la conclusione plausibile sulla domanda iniziale di questo 3D?
 

GioCaEma

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Proprietario Casa
Buonasera finalmente ho recuperato gli atti dal geometra. L'atto di acquisto del terreno specifica il nome di entrambi i coniugi come comunione di beni e la concessione edilizia per la costruzione addirittura è intestata solo al de cuius per il 50% ed al cognato...ma sulle visure il suo nome non compare. A questo punto lo inserisco nella successione Indubbiamente da quanto mi avete spiegato ma erano sbagliate le visure al catasto o sono giuste? Ed essendo indivisa la proprietà il cognato che è proprietario dell'altro 50% va anche lui indicato nella successione? ( lo chiedo Xche l'altro giorno lui mi ha detto che il suo architetto sostiene così) grazie mille
 

Gianco

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Professionista
La situazione è ancora molto confusa. Ricordo che attorno al '75 il catasto riceveva tutto quello gli veniva consegnato. L'accatastamento veniva accettato anche se la ditta dichiarata, nulla aveva a che fare con la proprietà del terreno. Addirittura se alcuni figli sopraelevavano sul lastrico solare della casa paterna, si poteva accatastare direttamente a nome del figlio. Ovviamente la continuità storica era interrotta e non ricordo se allora le banche in presenza di richiesta di mutuo verificassero questo aspetto.
Nel nostro caso, se il lotto era di proprietà 50% della vedova e del de cuius ed il restante 50% del fratello della prima, si sarebbe potuto frazionare in due porzioni e su quella del defunto, inoltrare il tipo mappale e l'accatastamento, stante che detti beni erano caduti in successione nello stato di possesso.
Ovviamente l'intestazione doveva o se del caso deve essere scissa fra proprietari superficiari, i coniugi e proprietari dell'area con le rispettive quote. Un successivo atto fra i fratelli o una accertamento di usucapione emesso dal tribunale, potranno sanare la situazione.
 

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