basfi

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salve a tutti,leggendo i vari commenti,mi viene un dubbio,chi detiene il diritto di abitazione e non paga le famose tasse comunali oltre le utenze,possono essere richiesti all'intestatario dell' immobile? Grazie per chi mi risponderà.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Per quanto riguarda la successione non saprei.
L'indicazione del diritto di abitazione del coniuge conseguente una successione, viene riportato, non obbligatoriamente, in fase di voltura.
Anche in assenza di annotazione, quando il coniuge con tale diritto dichiara regolarmente l'immobile ai fini IRPEF ed IMU, non succede nulla.

Non so perchè, ma ho notato che spesso i vari geometri o notai incaricati di redigere la successione e voltura, evitano di riportare l'annotazione

(Mi è stato risposto per evitare il fastidio di procedere successivamente alla cancellazione (per altro gratuita) di tale diritto.)

Salve a tutti,leggendo i vari commenti,mi viene un dubbio,chi detiene il diritto di abitazione e non paga le famose tasse comunali oltre le utenze,possono essere richiesti all'intestatario dell' immobile? Grazie per chi mi risponderà.
Che siano richiesti all'intestatario, è quasi certo: che questi possa difendersi in autotutela, documentando la situazione reale, penso anche.
 

basfi

Membro Attivo
Proprietario Casa
L'indicazione del diritto di abitazione del coniuge conseguente una successione, viene riportato, non obbligatoriamente, in fase di voltura.
Anche in assenza di annotazione, quando il coniuge con tale diritto dichiara regolarmente l'immobile ai fini IRPEF ed IMU, non succede nulla.

Non so perchè, ma ho notato che spesso i vari geometri o notai incaricati di redigere la successione e voltura, evitano di riportare l'annotazione

(Mi è stato risposto per evitare il fastidio di procedere successivamente alla cancellazione (per altro gratuita) di tale diritto.)


Che siano richiesti all'intestatario, è quasi certo: che questi possa difendersi in autotutela, documentando la situazione reale, penso anche.
L'indicazione del diritto di abitazione del coniuge conseguente una successione, viene riportato, non obbligatoriamente, in fase di voltura.
Anche in assenza di annotazione, quando il coniuge con tale diritto dichiara regolarmente l'immobile ai fini IRPEF ed IMU, non succede nulla.

Non so perchè, ma ho notato che spesso i vari geometri o notai incaricati di redigere la successione e voltura, evitano di riportare l'annotazione

(Mi è stato risposto per evitare il fastidio di procedere successivamente alla cancellazione (per altro gratuita) di tale diritto.)


Che siano richiesti all'intestatario, è quasi certo: che questi possa difendersi in autotutela, documentando la situazione reale, penso anche.
 

fausto manca

Membro Attivo
Proprietario Casa
Il diritto di abitazione ex art. 540, 2° c., c.c. posso dire, per esperienza, che non viene mai trascritto con la successione e non risulta neppure dalla voltura. Risulta, invece, in conservatoria e in catasto se disposto per atto pubblico o per scrittura privata autenticata.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
posso dire, per esperienza, che non viene mai trascritto con la successione e non risulta neppure dalla voltura.
Sarei meno drastico: come ho detto i tecnici preferiscono spesso non citarlo. Non so esattamente perchè.
Personalmente io lo ho inserito nella voltura che mi riguardava e che ho compilato a seguito di successione, e compare quindi in visura
 

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