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kirk

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Buongiorno, provo a riformulare la mia domanda fatta in un altro post, servirebbe un parere da avvocato o di chi ci è già passato.

Su internet leggo che la divisione contrattuale è un modo diciamo più leggero/veloce di sciogliere una comunione eriditaria. La quota di un appartamento ipotecato può essere acquistato dall'altro comproprietrario e l'ipoteca dovrebbe sciogliersi automaticamnete perchè e come non fosse mai esistita. Ora essendo il venditore ipotecato nullatente il creditore non capisco come potrebbe rientreare del prestito,
- forse interviene automaticamente al momento del rogito?
- se l'importo non copre il debito l'atto è valido?
- creditori di secondo grado possono intervenire successivamente annullando il tutto?
- per assurdo l'ipotecato potrebbe incassare e farla franca verso il creditore?

Ps io sono il comproprietario che acquisterebbe.
:daccordo:
 
La quota di un appartamento ipotecato può essere acquistato dall'altro comproprietrario e l'ipoteca dovrebbe sciogliersi automaticamnete perchè e come non fosse mai esistita. Ora essendo il venditore ipotecato nullatente il creditore non capisco come potrebbe rientreare del prestito,

Stai facendo un po di confusione in quanto:
1) l'ipoteca è una garanzia reale che segue l'immobile e non il soggetto;
2) Se tu acquisti l'altra metà e non ti metti d'accordo con i creditori ipotecari per la cancellazione, in quanto essi la devono concedere, ti porti appresso il bene immobbile con l'ipoteca sul 50% di esso.
3) Ne consegue che non c'è nessuna cancellazione automatica dell'ipoteca, pertanto prima di acquistare devi trattare con i creditori ipotecari per vedere se s'accontentano, a saldo e stralcio, di quanto tu sei disposto a pagare per l'acquisto della comproprietà. Solo così potrai ottenere la cancellazione: con un accordo in via preventiva.
4) Se acquisti senza fare questa operazione preventiva i creditori ipotecari potranno dare impulso al pignoramento della comproprietà dell'immobile e in quella sede potrai evitare la messa all'asta solo pagando il prezzo del 50% dell'immobile come da stima del CTU, o in alternativa potrai far partecipare all'asta un parente stretto che possa acquistare a prezzo ribassato.
5) Se il bene viene riacquistato all'asta, ma non soddisfa l'intero credito il comproprietario che ti ha venduto la parte del bene rimarrà debitore a titolo personale della differenza residua.
 
3) Ne consegue che non c'è nessuna cancellazione automatica dell'ipoteca, pertanto prima di acquistare devi trattare con i creditori ipotecari per vedere se s'accontentano, a saldo e stralcio, di quanto tu sei disposto a pagare per l'acquisto della comproprietà. Solo così potrai ottenere la cancellazione: con un accordo in via preventiva.
4) Se acquisti senza fare questa operazione preventiva i creditori ipotecari potranno dare impulso al pignoramento della comproprietà dell'immobile e in quella sede potrai evitare la messa all'asta solo pagando il prezzo del 50% dell'immobile come da stima del CTU, o in alternativa potrai far partecipare all'asta un parente stretto che possa acquistare a prezzo ribassato.

Grazie tante per le risposte, mi hai chiarito bene a questo punto essendo tanti i creditori e non avendo per nulla voglia di fare tante trattative rimane l'unica via percorribile dell'asta.
Ma secondo te è possibile fare la divisione contrattuale o è necessaria quella giudiziale, in pratica io voglio comprare al prezzo del CTU nominato dal giudice ( in realtà la quota è 1/9).
Come si fa?
grazie
 

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