Buongiorno, provo a riformulare la mia domanda fatta in un altro post, servirebbe un parere da avvocato o di chi ci è già passato.
Su internet leggo che la divisione contrattuale è un modo diciamo più leggero/veloce di sciogliere una comunione eriditaria. La quota di un appartamento ipotecato può essere acquistato dall'altro comproprietrario e l'ipoteca dovrebbe sciogliersi automaticamnete perchè e come non fosse mai esistita. Ora essendo il venditore ipotecato nullatente il creditore non capisco come potrebbe rientreare del prestito,
- forse interviene automaticamente al momento del rogito?
- se l'importo non copre il debito l'atto è valido?
- creditori di secondo grado possono intervenire successivamente annullando il tutto?
- per assurdo l'ipotecato potrebbe incassare e farla franca verso il creditore?
Ps io sono il comproprietario che acquisterebbe.
:daccordo:
Su internet leggo che la divisione contrattuale è un modo diciamo più leggero/veloce di sciogliere una comunione eriditaria. La quota di un appartamento ipotecato può essere acquistato dall'altro comproprietrario e l'ipoteca dovrebbe sciogliersi automaticamnete perchè e come non fosse mai esistita. Ora essendo il venditore ipotecato nullatente il creditore non capisco come potrebbe rientreare del prestito,
- forse interviene automaticamente al momento del rogito?
- se l'importo non copre il debito l'atto è valido?
- creditori di secondo grado possono intervenire successivamente annullando il tutto?
- per assurdo l'ipotecato potrebbe incassare e farla franca verso il creditore?
Ps io sono il comproprietario che acquisterebbe.
:daccordo: