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User_56087

Ospite
Buongiorno, ci troviamo a dover dividere l'arredameneto della casa dei nostri genitori ormai deceduti.
Siamo in quattro e due di noi non vogliono l'arredamento ma in cambio pretendono una somma in denaro senza porsi il problema che fortunatamente le nostre case sono arredate e i mobili che rimangono, non per polemizzare, dove bisogna metterli?
Possono richiedere e pretendere una somma in denaro al posto dei mobili e arredi dei nostri genitori?
 
Se a voi non servono ed i vostri fratelli vogliono i soldi, l'unica soluzione è venderli e spartirvi il ricavato. Il problema sarà essere d'accordo sul prezzo richiesto o sull'accettazione di quello che vi verrà offerto. Vi consiglierei di sottoscrivere l'elenco con i prezzi singoli ed in blocco, sottoscritto da tutti, per evitare future e prevedibili discussioni (specie se interverranno gli acquisiti, che non dovrebbero metterci il naso).
 
Ciao Gianco, grazie per la risposta. Il problema è che nessuno prenderà questo impegno mentre se avviene una regolare divisione tra di noi ognuno potrà farne quello che vuole della sua parte. Per esempio a me non interessano e i mobili rimango nella casa che è rimasta a mio fratello. Il problema è si può pretendere "non voglio i mobili e mi dai i soldi che ti ho chiesto?
 
si può pretendere "non voglio i mobili e mi dai i soldi che ti ho chiesto?
No.
Ciascun coerede può chiedere la sua parte in natura dei beni mobili (e immobili) dell'eredità.
Dopo la vendita, se ha avuto luogo, dei mobili (e degli immobili) si procede ai conti che i condividenti si devono rendere, alla formazione dello stato attivo e passivo dell'eredità e alla determinazione delle porzioni ereditarie e dei conguagli o rimborsi che si devono tra loro i condividenti.
 
Il problema è si può pretendere "non voglio i mobili e mi dai i soldi che ti ho chiesto?

Nemesis ti ha risposto perfettamente dal punto di vista legale.
Io, dal mio umile punto di vista ESCLUSIVAMENTE LOGICO, ti confermo la stessa cosa: o ti prendi il tavolo tarlato ottagonale color ebano con vetro scheggiato soprastante, che stava nel salotto di Zia Giunchiglia buon'anima, o ti attacchi.
"Right to be light" - giusto pe esse chiari.
 
Dopo avervi sentito quello che penso sia giusto è fare tutti assieme la divisione dei mobili, in comune accordo fare il sorteggio, subito dopo ritirare i mobili dall'abitazione e poi ognuno fa come meglio crede. Quello che non ritengo giusto è lasciare i mobili all'interno della casa dove ancora il proprietario gli si sta impedendo di organizzarla in base alle sue esegenze famigligliari.
 
Tra l'altro il sorteggio può anche essere fatto IN ASSENZA DI COMUNE ACCORDO, perché è l'unico modo LEGALE per assegnare i mobili.

Quindi, o pacificamente dite:

Rosita: "Io mi prendo il tavolo tarlato!"
Gianna: "Io mi porto via le sedie rotte e il portatelevisore a rotelle!"
Armando: "Io smonto l'armadio della camera e me lo prendo"

oppure, in assenza di pacifico accordo tipo:

Rosita: "Il tavolo tarlato lo voglio io!!!"
Armando: "Giammai, il tavolo tarlato ci ho fatto la cacca da piccolo e quindi lo prendo io!!!! E' un ricordo di famiglia!!!"
Gianna: "Me neanche per sogno, la nonna mi ci leggeva le fiabe da piccina, lo prendo io!!!"

... in questi casi si procede a REGOLARE SORTEGGIO, dopodiché ognuno è OBBLIGATO a prendersi ciò che gli spetta. Se non avviene il ritiro, si manda bonariamente una raccomandata specificando che il mobile assegnato verrà portato alla discarica se entro il giorno XYZ non verrà ritirato. Giusto per tracciare che C'E' STATO UN PREAVVISO.
 
Dopo avervi sentito quello che penso sia giusto è fare tutti assieme la divisione dei mobili, in comune accordo fare il sorteggio, subito dopo ritirare i mobili dall'abitazione e poi ognuno fa come meglio crede. Quello che non ritengo giusto è lasciare i mobili all'interno della casa dove ancora il proprietario gli si sta impedendo di organizzarla in base alle sue esegenze famigligliari.
Il consiglio che mi sento di dare è quello di dare un valore ai singoli pezzi o ai blocchi indivisibili, di comune accordo, prima di manifestare l'interesse per il pezzo specifico, perché, a quel punto, quello per gli altri, assumerà un valore imprevedibile. Successivamente, si potranno formare i lotti e si sorteggerà eventualmente integrando la differenza di valore.
 

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