J

JERRY48

Ospite
Nonostante ciò la Corte di Cassazione, sentenza 23 maggio 2012, n. 8164 (quindi molto più recente) continua ad ammonire. La Corte, infatti, ha più volte avuto modo di affermare che chi agisce in giudizio per ottenere di essere dichiarato proprietario di un bene, affermando di averlo usucapito, deve dare la prova di tutti gli elementi costitutivi della dedotta fattispecie acquisitiva e quindi, tra l’altro, non solo del corpus, ma anche dell’animus; il secondo, tuttavia, può eventualmente essere desunto in via presuntiva dal primo, se lo svolgimento di attività corrispondenti all’esercizio del diritto dominicale è già di per sè indicativo dell’intento, in colui che le compie, di avere la cosa come propria, sicchè allora e’ il convenuto che deve dimostrare il contrario, provando che la disponibilità del bene e’ stata conseguita dall’attore mediante un titolo che gli conferiva un diritto di carattere soltanto personale.

Se così non fosse, chiunque si potrebbe presentare dal notaio e fare quel che gli pare, certo assumendosene le responsabilità, ma creando un marasma generale nei Tribunali nel dirimere le cause aperte a migliaia.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
La Corte, infatti, ha più volte avuto modo di affermare che chi agisce in giudizio per ottenere di essere dichiarato proprietario di un bene, affermando di averlo usucapito, deve dare la prova...
Ciò non toglie che la sentenza che dichiara l'avvenuta usucapione ha (appunto) mera funzione dichiarativa. Non ha funzione costitutiva del diritto in capo all'usucapente.
 
J

JERRY48

Ospite
Ciò non toglie che la sentenza che dichiara l'avvenuta usucapione ha (appunto) mera funzione dichiarativa. Non ha funzione costitutiva del diritto in capo all'usucapente.

Dandone la "prova" per la sentenza favorevole e necessaria. Poi i giudici ermellini (in estate, mi son sempre domandato, ma non avranno caldo?) interpretano la legge, sono soggettivi nei loro pronunciamenti, sono uomini e come tali non infallibili.
Io controparte e proprietario, posso benissimo dimostrare, con le ricevute, di aver sempre pagato le tasse, per cui non mi sono disinteressato, ho voluto solo lasciare un terreno incolto, perchè...abito distante 250,5 Km.
Sono contrario alla decisione presa, per cui chiunque può vendere una cosa non "comprovata di sua proprietà", senza una sentenza del giudice.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Scusa Jerry, cosa temi se si vende una cosa che si asserisce possedere in usucapione senza che una sentenza lo comprovi? Se si e' in presenza di una truffa, questa e' perseguibile. A Roma ricordo che anni fa vendettero un appartamento non so quante decine di volte. Probabilmente comprare un immobile per avvenuto usufrutto e' meno rischioso di altre compravendite. Fermo restando che una analisi del caso la si fa sempre, in qualsiasi caso.
 
J

JERRY48

Ospite
arciera, il mio non è timore.
E' insofferenza, cruccio, irritazione, risentimento ecc...per la sentenza della Cassazione, che autorizza la vendita, con atto pubblico, di un bene usucapito, senza che sia stata comprovata l'usucapione medesima.
Per me è un incremento o meglio un incentivo all'aumento delle cause giudiziali sia civili che penali (truffa o quant'altro).
A mio parere, ciò non è giusto, anche se il giudizio di Cassazione è il più elevato e l'ultimo dei gradi delle sentenze (o processi).
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Se e' truffa e' un altro problema. Non riguarda questo di cui stiamo discutendo. Io invece credo che sia alta civiltà che si possa asserire questo dato di fatto. Lo abbino alle unioni di fatto dove ancora lo stato deve dire la sua e non prendere atto della volontà dei singoli. Una volta che il notaio informa le parti a cosa si potrebbe andare incontro e ciononostante le parti vogliono concludere un atto, al notaio non deve restare altro che notificarlo. La libertà e' sempre rischiosa.
 
J

JERRY48

Ospite
La libertà è sempre rischiosa, giusto.
Ma tu devi avere la facoltà di essere libero di accettarla, altrimenti non sei libero!!!
Sei sempre in ansia per le conseguenze negative verso cui vai incontro.
E questo non è giusto.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Il matrimonio poi... È' un contratto libero, ma quanta ansia per le eventuali conseguenze negative. Ci si sentirebbe molto meglio se un giudice di sorveglianza decidesse con chi accoppiarci? Si è liberi di accettato o meno. Ci si può sempre informare a ci apparteneva antecedentemente l'atto. Cosa e' scritto sui pubblici registri. Insomma, tutte quelle cose che faresti per qualsiasi contratto.
 

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