ogpls

Membro Attivo
si può donare l'usufrutto ad un figlio di una casa intera composta da due alloggi per 7 anni e poi tramite procura speciale concessa ai genitori revocare l'usufrutto su uno dei 2 alloggi e lo stesso concederlo in usufrutto al secondo figlio ?
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Si può concedere l’usufrutto ad un figlio per 7 anni (se è a tempo non è necessario revocarlo, dura 7 anni ), su un alloggio, e più a lungo per l’altro, e poi concedere in usufrutto al secondo figlio l’alloggio che prima era stato dato all’altro.
La procura non mi è chiaro chi dovrebbe concederla a chi.
Se i genitori sono proprietari, o vanno direttamente loro dal notaio, insieme ad uno o più figli, oppure i genitori danno procura ad un terzo, per sostituirli al momento
dell’ atto.
 

ogpls

Membro Attivo
No la questione è se l'usufrutto i genitori lo possono revocare prima della scadenza dei 7 anni eventualmente con una procura per dare poi l'usufrutto dello stesso alloggio all'altro figlio.
Inoltre per donare l'usufrutto è necessario fare un atto dal notaio? e quanto e quali potrebbero essere i costi?
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
La donazione deve essere redatta per atto pubblico, dunque da un pubblico ufficiale, e deve essere accettata, anche con atto successivo, ma ha effetto solo dalla ricezione da parte del donante della notifica dell'accettazione (v. art. 782 c.c.).
La cessione dell'usufrutto è prevista dall'art. 980 c.c., secondo il quale:
L' usufruttuario può cedere il proprio diritto per un certo tempo o per tutta la sua durata, se ciò non è vietato dal titolo costitutivo. La cessione dev'essere notificata al proprietario
I casi in cui è possibile revocare la donazione dell'usufrutto sono contenuti negli artt. 800 e ss. c.c.
Quindi: la prima donazione è stata fatta secondo quanto prescrive la legge? I morivi della revoca sono contemplati dal c.c.?
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
No la questione è se l'usufrutto i genitori lo possono revocare prima della scadenza dei 7 anni eventualmente con una procura per dare poi l'usufrutto dello stesso alloggio all'altro figlio.
Per revocare l'usufrutto servono motivi gravi; se spieghi meglio la situazione forse si capisce di più, e le risposte saranno più mirate.
 

ogpls

Membro Attivo
L'usufrutto donato al figlio maggiore potrebbe essere revocata chiaramente sotto suo consenso per cedere l'usufrutto dell' alloggio al fratello minore quando compira 18 anni. E' possibile avere una procura da parte dei genitori proprietari per poter loro stessi Donare l'usufrutto al figlio minore nel caso il figlio maggiore non lo volesse fare?
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Con il consenso dell’attuale figlio usufruttuario è possibile fare quello che vi serve (cedere usufrutto all’altro figlio); il notaio troverà la “formula” giusta e meno costosa.
Se il figlio usufruttuario fosse contrario, a meno di comportamenti che permettano la revoca dell’usufrutto, non vedo possibilità.
I genitori non hanno titolo per “dare procure” che permettano di disporre di un diritto che non è loro.
 

ogpls

Membro Attivo
La procura sarebbe data dal figlio maggiore ai genitori al momento del ricevimento dell'usufrutto per far si che gli stessi genitori anche senza il suo assenso possano disporre dell"alloggio e togliergli l"usufrutto per donarlo al figlio minore in qualsiasi momento
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
La procura sarebbe data dal figlio maggiore ai genitori al momento del ricevimento dell'usufrutto per far si che gli stessi genitori anche senza il suo assenso possano disporre dell"alloggio e togliergli l"usufrutto per donarlo al figlio minore in qualsiasi momento
ma la donazione è una cosa seria non è una bicicletta che si da e poi si toglie a secondo delle necessità del proprietario.
Quando qualcuno fa una donazione deve mettersi in testa che prima deve accennare di questa sua volontà il beneficiario, perché la donazione è fatta di due momenti che dovrebbero essere penecontemporanei: la donazione è un contratto nel quale, con atto e spirito di liberalità, una parte arricchisce l'altra disponendo a suo favore di un proprio diritto oppure assumendo nei suoi confronti un'obbligazione; e l'accettazione da parte del donatario (beneficiario). La donazione dell'usufrutto, anche a tempo parziale, non produce effetti fino a quando il donatario non ha comunicato al donante l'accettazione della donazione. Quando si fa una donazione, donante e donatario vanno insieme dal notaio, così nello stesso atto viene scritto che il signor XX dona al signor YY , che accetta, il tale bene o il tale diritto reale (come l'usufrutto). Altrimenti la donazione è monca e il donatario deve recarsi a sua volta da un notaio che facendo riferimento all' atto in cui il donante esprime la volontà di donare comunica a quest'ultimo la accettazione della donazione. Una volta che il contratto è perfezionato, e la donazione è un contratto, questo è valido per sempre o fino alla data riportata nell'atto.
Ma questi genitori prima di fare questi passi non hanno un legale da consultare?
Perché ammesso che si possa fare tutto ha un costo.
 
Ultima modifica:

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
C'è una certa contorsione di ragionamento da parte dei genitori: prima donano ad un figlio, per 7 anni, l'usufrutto su un appartamento; poi pretendono che il figlio li deleghi affinchè prima della scadenza dei setti anni loro possano donare l'usufrutto ad un altro figlio.
 

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