vittorievic

Membro Senior
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Non è più questione di Bianco o Nero...qua siamo alle "50 sfumature di Grigio".
comunque non è giusto far partecipare,i gender (trans/a/cis) che fanno attività sportiva a tornei e campionati dove ci sono atleti geneticamente confermati psicologicamente. Questo sopratutto in campo femminile: la sollevatrice di pesi ha rubato la medaglia. Bisognerebbe fare ed organizzare della gare e dei campionati solo per loro.
 

basty

Membro Storico
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Avete riportato il caso della Bella Addormentata e di Biancaneve: mi pare di aver letto che anche il Dumbo non fosse solo una battuta, e ritirato da Disney perché non corretto politicamente.
Ma ci sono ormai casi ancor più paradossali, che riguardano l’arte e la storiografia dei secoli passati : rinascimento e compagnia.

Quando il troppo è troppo, cade la maschera.
Il rispetto per la ‘Persona” , qualunque sia la sua opinione, condizione, orientamento, è fuori discussione.
Ma se si cela solo propaganda e polemica a fini strumentali, si spera che la gente apra gli occhi e le orecchie.... (e si turi il naso)
 

Aidualc

Membro Attivo
Professionista
la stupidità imperante dei bimbominkia odierni
Secondo me no sono solo i bimbiminkia. Anzi, molto viene dal perbenismo / revisionismo che oggi come oggi non difende e valorizza le diversità, ma appiattisce tutto e quindi fa perdere le radici e il senso della storia.

L'altro giorno ho sentito che il museo dedicato a Jane Austen, nella figura della direttrice, ha messo sotto indagine proprio Jane Austen, accusandone il padre di colonialismo e realizzando delle installazioni per segnalare la cosa all'interno di alcune opere del museo.

Per me siamo veramente caduti nel ridicolo. E anche nella grossa deriva del pensiero critico, che preferisce appiattire per senso di "difesa dei diritti", non accorgendosi che proprio così si toglie respiro alla ricchezza della diversità, della storia.
 

Dimaraz

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pensiero critico, che preferisce appiattire per senso di "difesa dei diritti", non accorgendosi che proprio così si toglie respiro alla ricchezza della diversità, della storia

Ma a volte (non so se definirlo "senso critico") nonostante si presentino per difensori dell'uguaglianza ...si inventano termini che non fanno altro che dimostrare la diversità.

Uno dei più eclatanti è il "femminicidio"... perché un omicidio deve assumere una definizione diversa in funzione del sesso della vittima?
Mo come la mettiamo con tutte le nuove "varianti" che vogliono distinguersi?
Bisexycidio...Agendericidio..Transgendericidio.... gli speaker del Tg rischiano gli si accavallino le corde vocali.
Va a finire che prima di "etichettare" il reato dovranno far misurare i "livelli ormonali" come promuove il CIO.
 

Franci63

Membro Storico
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Uno dei più eclatanti è il "femminicidio"... perché un omicidio deve assumere una definizione diversa in funzione del sesso della vittima?
Concordo, è assurdo anche visto dal punto di vista di una donna, secondo me.
È come riconoscere per legge che le donne sono una razza speciale…
Una follia, se ancora si può dire.
 

gattaccia

Membro Assiduo
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che io sappia, femminicidio perchè esiste o esisteva una relazione sentimentale tra omicida e vittima
è un caso particolare di omicidio, come l'uxoricidio, il parricidio, il matricidio o l'infanticidio
 

basty

Membro Storico
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Concordo con @gattaccia: non riflettendo , sembra una assurdità definire un atto che provoca la morte violenta di un essere umano, in modo diverso solo in funzione del sesso. Ma gattaccia ci ha citato molti altri termini "azzeccati" che associano l'atto alla vittima.
Curiosamente noto che tra tutti i termini finora inventati dalla società umana, manca quello che vede il partner maschile come vittima: forse se non si andava troppo per il sottile, il "femminicidio" poteva essere compreso tra i casi di uxoricidio ; poichè oggi le relazioni sociali non si limitano alla uxor dobbiamo accettare il neologismo introdotto con femminicidio, che indubbiamente include l'uxoricidio.

Ma possibile che non ci siano mai stati casi di Viricidio?
 

Dimaraz

Membro Storico
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che io sappia, femminicidio perchè esiste o esisteva una relazione sentimentale tra omicida e vittima

Non è così.
Questo neologismo, forse frutto di qualche "giornalaio" o d'ispirazione boldriniana, è applicato indistintamente a qualsiasi vittima donna uccisa da un uomo indipendentemente dalla preesistenza un rapporto affettivo e comunque ricomprende anche tutti gli stessi.

Puoi averne conferma su qualsiasi autorevole sito.

Non mi risulta abbiano coniato un analogo termine per il caso contrario...di cui esistono comprovati casi sia come esecuzione "diretta" che come "mandante"...senza dimenticare la ripetizione di barbarie quali la sfregiatura con acido.
Purtroppo quando l'essere umano vuole dare pessima rappresentazione delle sue indoli peggiori non conosce limiti o distinzione di genere/colore/credo religioso.
 

basty

Membro Storico
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Purtroppo quando l'essere umano vuole dare pessima rappresentazione delle sue indoli peggiori non conosce limiti o distinzione di genere/colore/credo religioso.
Lo pensavo anch’io, ma temo ci sbagliassimo. E non so se la definizione riportata dalla Treccani corrisponda al reale uso del termine.
Il problema sarebbe da valutare in termini statistici/probabilistici.
Quando si è cominciato a parlare di femminicidio, mi sembrava una stupidata.
Sta di fatto che da allora, avverto (notizie volutamente selettive?) che i casi di violenza praticata dal maschio nei confronti della femmina per motivi abbietti e presunti diritti del sesso forte sul sesso debole, sono indubbiamente più numerosi dei casi opposti di vendette ordite dalla femmina, che tra l’altro spesso deve incaricare sicari.

Mi pare allora che questo “neologismo” sia quanto meno servito a mettere in evidenza questo genere di violenze ,tipicamente a senso unico, che immaginavamo relegate ad una società primitiva.
Dove il fattor comune che li distingue è l’esistenza di una relazione sentimentale tra omicida e vittima , che si tramuta in una relazione di possesso o presunta tale, su un soggetto che proprio per questa relazione, si trova più esposto , rispetto a semplici estranei.
Indica quindi questa aggravante

ps: ho usato volutamente i termini maschio e femmina, e non uomo e donna che presuppongono una personalità controllata dalla ragione e non dai sentimenti/istinti
 
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