Arabella10

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Salve,
ho letto molto sul vostro forum circa le problematiche che sto riscontrando nell'acquisto di una casa, ma vi chiedo un aiuto per sbrogliare questa matassa strapiena di nodi.
Ad ottobre scorso, ho sottoscritto una scrittura privata per l'acquisto di un immobile in prov. di Torino costituito da appartamento + mansarda, tramite agenzia immobiliare. In realtà, non avendo l'altezza minima richiesta, in Piemonte cioè 2.40 m, si tratta di sottotetto costiuito da 3 camere + bagno, sottotetto regolarmente accatastato con l'appartamento e condonato (ho verificato ed in Comune c'è la documentazione). Mi è sempre stato detto dall'agente immobiliare e dal proprietario che era solo la mansarda ad essere priva del ceritificato di abitabilità/agibilità... Sottolineo che ho il documento che attesta la concessione edilizia/urbanistica rilasciata dal Comune con relativi pagamenti fatti dal costruttore per procedere.
Ho firmato un preliminare in cui c'è scritto che dichiaro e accetto che lo stabile tutto ne è privo quindi ho chiesto al proprietario e all'agente di occuparsene avendo deciso di rogitare dopo un anno. Questo mi è stato promesso verbalmente... sigh.
La scorsa settimana, avendo richiesto il mutuo, mi è stato fatto notare dalla banca che il certificato non c'è ed infatti, in comune mi hanno confermato che non è stata depositata alcuna richiesta. Ho contattato l'amministratore dello stabile e mi ha detto che è impossibile che una costruzione del 1994 non abbia il certificato e mi ha rilasciato copia di una dichiarazione che fece a suo tempo il costruttore con la quale dichiarava di aver presentato in tempo utile tutta la documentazione in comune (ci sono tutti i riferimenti) per ottenere l'agibilità e che essendo trascorsi piu' di 60 gg, riteneva di avvalersi del silenzio-assenso e pertanto lo stabile poteva ritenersi agibile. La lettera è protocollata dal comune quindi è strano che non ce l'abbiano.
Intanto mi sorge spontaneo chiedervi come sia possibile che il proprietario non si sia preoccupato di chiedere all'amministratore simile certificato e vendermi una casa presentando il quale mi sarei accontentata. Forse lui e l'agente sanno altro e non mi viene detto. Intanto il comune sta verificando e mi farà sapere.
Sono riuscita ad avere (a mie spese con relativa perdita di tempo... ma di queste cose non se ne deve occupare l'agenzia?) una dichiarazione del responsabile dei lavori di quell'epoca che dichiara, sotto la sua responsabilità, che avrebbe affidato la costruzione e l'impiantistica a personale specializzato con uso di materiali a norma di legge e ho una dichiarazione congiunta relativa all'isolamento termico ed all'impianto di riscaldamento dell'edificio.
Per quanto riguarda l'impianto elettrico manca la dicumentazione originale ma l'amministratore mi ha dimostrato che ogni 5 anni vengono effettuati dei controlli su salvavita e impianto di messa a terra.
Volevo anche sapere: posso pretendere dal proprietario la certificazione diabitabilità/agibilità come promesso avendo avuto tutto il tempo per richiederla, o quella frase sottoscritta sul compromesso lo esonera e mi "inchioda"? Posso rivalermi del suo vizio di negligenza?
Ancora, posso chiedergli tutte le altre certificazioni che dimostrino che gli impianti (idrico sanitario, antennistico, ascensore, ecc...) sono a norma oppure, avendo comprato direttamente dal costruttore e non avendo apportato il proprietario modifiche, non mi sono dovute?
Se sì, quali certificati posso chiedere? Solo dell'appartamento o anche del condominio?
Altra domanda: Qualche anno fa il condominio ha richiesto il condono in sanatoria riguardo una costruzione esterna in vetri e cemento legata ai pianerottoli; come si puo' ottenere il condono dal comune di una parte del condominio senza avere l'agibilità? Non è questa una variazione ad un progetto originario presentato in comune? E mi riferisco ANCHE alla mansarda condonata. Come funziona? :roll:
scusate il lenzuolo e ringrazio chi vorrà aiutarmi a risolvere i mille dubbi.
 
se esiste veramente una lettera protocollata non ci sono difficolta' e sara' il Comune a porre rimedio a cio' che dice di non trovare ......ammesso e non concesso che la regola del "silenzio-assenso" fosse gia' valida nel 1994:c'r' il problema della mansarda che,essendo priva dei requisiti di base (altezza) ,potrai usare ma senza approvazione ne' documentazione Comunale
la tua firma circa l'accettazione su acquisto di immobile senza agibilita' scarica la responsabilita' del venditore
 
Ho capito che:
  • il tuo appartamento è stato fuso con la soprastante mansarda-sottotetto e che l'operazione è stata condonata per ampliamento e modifica della destinazione d'uso
  • il comune ha rilasciato la concessione in sanatoria e lo stato attuale è stato regolarmente accatastato
  • sia l'appartamento che la mansarda, ovvero la nuova u.i. è priva di certificazione di agibilità.
Con queste premesse,
Puoi tranquillamente integrare la certificazione di agibilità mancante, limitandola alla tua sola unità immobiliare, incaricando un tecnico specializzato o più tecnici, sotto la supervisione di un responsabile (progettista o direttore dei lavori), di redigere una o più "dichiarazioni di rispondenza" ai sensi dell'art. 7 comma 6 del D.M. 22 gennaio 2008 n° 37.
Il notaio (e la Banca) possono comunque operare per la concessione del mutuo e la iscrizione di ipoteca.
La tua mansarda non sarà mai agibile come "appartamento", con le destinazioni caratteristiche della residenza, ma rimarrà un volume accessorio ma in quanto tale perfettamente utilizzabile.
Tutte le chiacchiere del precedente proprietario e del costruttore sono inutili, procurati tutta la documentazione e se necessario metti tutti in mora, compreso il comune, il notaio e la banca: si muovono tutti a tue spese.
Il condono del condominio non ti riguarda, lascia perdere.
Giancarlo
 

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