arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
cosa vuoi impugnare? a te spetta il 25% dei beni di tuo padre, Li hai avuti in successione, anche se non materialmente. Non si può fare una successione diversamente da wquanto stabilisce la legge, altrimenti ci sarebbero o compravendite o donazioni. Come ha fatto a smobilizzare i titoli tua madre senza il tuo consenso? Non so se tu hai capito che tutto il 25% è passato nelle tue mani. Fitto compreso. Puoi farci quel che vuoi. Recati in banca e informati: non possono operare senza il tuo consenso. Finchè la proprietà è indivisa, tua madre non può muoversi senza interpellarti.[DOUBLEPOST=1381944818,1381944675][/DOUBLEPOST]la banca per smobilizzare le proprietà di tuo padre ha preteso l'atto successorio e quindi ha dovuto, per forza di legge, nominarti detentore di conto corrente e conto titoli
 

rejoice

Nuovo Iscritto
Conduttore
Purtoppo non so bene come siano andate le cose dato che ha fatto tutto mia madre ed io mi sono limitato a firmare chissà cosa. Parlando poco fa con mia madre, mi ha detto che non c'erano soldi sul c/c e quelli attuali derivano da una assicurazione intestata a suo nome e successivi investimenti e risparmi. Di conseguenza mi dice che di questi soldi non ho diritto. Ma questa è la sua versione tutta da chiarire anche perchè poi quando gli ho fatto la domanda di dove erano finiti i soldi degli investimenti azionari che abbiamo fatto insieme io e mio padre quando era in vita, si è arroccata e ha dimostrato ancora una volta che non è la persona più affidabile per ricostruire come sono andate veramente le cose.
In definitiva senza volervi tediare ulteriormente vorrei porvi i miei ultimi due quesiti.
1) Come ho già chiesto in precedenza se è vero che ho tempo fino a 10 anni dalla morte di mio padre per fare valere i miei diritti ereditari.
2) Ammesso e non concesso che non ho diritti sui soldi di conto corrente e sulle obbligazioni che a quanto pare sono a nome di mia madre, posso obbligarla a farmi liquidare con questi soldi e titoli senza aspettare la messa in vendita degli immobili? Mi spiego meglio; le mi ha detto, non so con quale velato intento e se fosse sincera, che sarebbe disponibile a darmi la parte che mi spetta ma solo dopo avere monetizzato con la vendita di detti immobili. Considerando la crisi attuale la vedo dura mettere in vendita una casa e un negozio di questo periodo, e poi credo che la casa per legge rimanga ad uso di mia madre come ho letto in giro oltre alla parte a lei spettante mia madre ha ereditato anche il diritto di abitazione. Lei sa di avere il coltello dalla parte del manico in quanto la mia situazione economica attuale è priva si di debiti ma anche di
soldi, già rivolgermi ad un avvocato che vorrà essere ricompensato sia per una consulenza che per portare avanti delle pratiche mi rimane impossibile, figuriamoci se parliamo di procedimenti che si protrarranno penso per anni. In definitiva posso in tempi brevi rivalermi sui beni mobili attuali di mia madre (come lei sostiene) o comunque si tratterà di una lunga guerra che durerà anni e che mi costerà non si sa quanti soldi? Che la pratica dovrà essere messa in mano ad un professionista mi sembra più che chiaro ma cerco di reperire quante più informazioni possibili per capire tempi e costi (che attualmente non posso sostenere) prima di intraprendere qulasiasi via legale.
Vi ringrazio veramente di cuore.

Angelo
 

Avvocato Luigi Polidoro

Membro Attivo
Professionista
Il termine decennale, cui fai riferimento, riguarda la cosiddetta azione di riduzione, esercitata dall'erede legittimario (il figlio oppure il coniuge) che ritenga di essere stato leso nella propria quota di legittima (che è convinto cioè di aver ricevuto meno di quanto gli spettava).
La divisione del patrimonio ereditario, invece, può essere richiesta in qualsiasi momento.
Dalla sommaria descrizione dei fatti nel tuo caso sarà necessario agire per la divisione.
La divisione del patrimonio ereditario presuppone la ricostruzione della consistenza della eredità e la determinazione del suo valore.
A questo punto si può procedere in tre modi:
1) in natura: si assegnano i beni separatamente ad ogni coerede nel rispetto delle quote spettanti a ciascuno;
2) mediante conguagli: uno degli eredi diviene proprietario esclusivo dei beni ereditari e corrisponde all'altro l'equivalente in denaro della sua quota;
3) mista: alcuni beni vengono assegnati agli eredi, altri sono invece oggetto di conguaglio (la più comune).
La soluzione che tu proponi mira ad ottenere il conguaglio in denaro, ed è certamente opportuna se uno degli eredi dispone di liquidità e l'altro no.
Si può fare, naturalmente sì, ma ciò presuppone l'accordo fra gli eredi.
L'accordo,a sua volta, non si può avere se le parti non partono da una base condivisa: la determinazione del valore dell'eredità.
Qualora uno degli eredi non sia a conoscenza dei beni che sono stati lasciati dal defunto o, comunque, qualora uno degli eredi tenti di far figurare alcuni beni come propri nascondendo la provenienza ereditaria, la via giudiziale rimane l'unica percorribile.
Fermo restando che il raggiungimento di un accordo è sempre e comunque la soluzione ottimale, ragion per cui una divisione giudiziale si conclude, spesso, consensualmente.
Nel contattare un professionista per cause di natura ereditaria (notoriamente lunghe e costose) abbi cura di chiarire l'aspetto economico pretendendo la predisposizione di un preventivo scritto che indichi le modalità di determinazione del compenso.
 

rejoice

Nuovo Iscritto
Conduttore
Gentilissimo Avvocato e gentilissimi utenti vi ringrazio sentitamente per i vostri consigli, ora ne so di più e come devo comportarmi,
grazie di cuore.

Angelo
 

Nika

Nuovo Iscritto
Ciao!

Credo che potresti provare ad interessarti in agenzia delle entrate della zona riguardo al recupero di una copia della dichiarazione della successione che e' stata fatta.
 

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