Valerio Vegni

Membro Ordinario
Salve,

ci troviamo di fronte a questa necessità:
frazionare un locale negozio C1 ( a forma di ELLE con lato lungo su strada con due vetrine/ingressi), con bagno, impianti a norma, due vetrine/ingresso, un contatore elettrico, contatore acqua autonomo.

Bisogna dividere in 2 negozi l'attuale, ed il muro divisorio cascherà fra le due vetrine posizionate sulla stessa facciata.

Nel nuovo negozio:

- necessito di bagno ( anche se in pratica si tratta di rifarlo dove c'era già circa 10 anni fa, quindi con allacci esistenti ma tappati), NON VICINO a quello esistente.
- necessito anche di un nuovo contatore elettrico, e anche questo sarà riposizionato ove era già presente 10 anni fa.

I miei dubbi sono:

1) si tratta di ripristinare uno stato esistente che era stato mutato da una fusione nel 2004 per ampliamento fra un negozio ed un magazzino, e proprio il NUOVO NEGOZIO ritornerà ad essere un C1 indipendente( come era nel 2004), che tipo di pratica devo eseguire' posso annullare la fusione del 2004?

2) l'impianto elettrico attuale è a norma per tutto il locale unico, posso sdoppiare quello esistente oppure devo per forza crearne uno nuovo?

3) esiste una qualche nuova semplificazione che mi permette di evitare lungaggini burocratiche onerose, in fondo si tratta di una divisione con un muro lineare di circa 5 metri, e rifacimento di un bagno (pre-esistente).

A titolo orientativo, escluso le opere murarie e di allaccio impianti, e onorari dei tecnici eventualmente coinvolti, a quanto ammonterebbero le spese per le varie pratiche?
 

massimo binotto

Membro Attivo
Professionista
Certo che esiste.
Devi rivolgerti ad un tecnico e fare la CILA ovvero Comunicazione Inizio Lavori Asseverata in alternativa alla SCIA (segnalazione certificata di inizio attività).
Il tecnico saprà come consigliarti ma se vuoi qualche informazione in più devi andare all'ufficio tecnico comunale...

Oltre alla pratica edilizia dovrai sostenere oneri per la variazione catastale e probabilmente per la nuova agibilità dei due locali così divisi.

Come dici tu il bagno dovrà essere fatto nel locale dove manca poichè la normativa non prevede che ci siano locali commerciali privi di servizi.
Per quanto riguarda gli impianti, questi sono di responsabilità dell'esecutore.
A mio parere è meglio fare tutto nuovo per evitare problemi futuri.

Per l'impianto elettrico credo sia d'obbligo separarlo da quello esistente.
Dubito che un futuro locatario accetti di condividere le spese di energia elettrica con l'altro locale senza sapere i consumi effettivi.

Gli onorari professionali e le spese vive cambiano da tecnico a tecnico e da comune a comune per cui è difficile rispondere.

Nel mio comune per una pratica simile si affrontano spese vive (bolli e diritti comunali) per circa 200 euro.
La CILA e la SCIA sono esente bollo ma pagano diritti di segreteria.
Il bollo si paga sulla richiesta di agibilità oltre ai diritti.

Il sottoscritto per un lavoro simile chiede circa 2.500 euro di onorario più cassa e IVA.
Ma ogni pratica va valutata attentamente in ogni variabile e poi viene fatto un preventivo.
 

Valerio Vegni

Membro Ordinario
Grazie per la gentile e precisa risposta.

Ma ora che leggo, mi provochi un dubbio, il seguente.

Quando ho fatto la fusione mi pare di avere speso 500 euro totali, come mai il frazionamento mi costerebbe tanto?

Riguardo agli impianti, quello del bagno sarà ovviamente nuovo, mentre per quanto riguarda quello: Elettrico, sarà installato un nuovo contatore (nello stesso punto dove c'è già), in pratica io sposterei oggi l'attuale sulla parete opposta, e in occasione della prima cessione del nuovo negozio ne faremo installare uno nuovo nello stesso punto (dov'è ora).
Il mio dubbio era sulla messa a norma, ovvero, alla data attuale è a norma per tutto il locale, nel momento in cui provvederò a dividere il locale in due-saranno a norma entrambi oppure devo rimettere a norma la parte di impianto che ricade nel nuovo negozio?
 

massimo binotto

Membro Attivo
Professionista
L'onorario dipende dal tecnico...
Il preventivo che ti ho scritto comprende la pratica catastale, la pratica edilizia e l'agibilità e sono prezzi medi che applico io.
 

Valerio Vegni

Membro Ordinario
ti ringrazio del chiarimento, ma a questo punto , mi rinnovo la domanda,
all'epoca della fusione tutti questi adempimenti sono stati necessari, me li hanno regalati?
nel 2004 ho in pratica creato un negozio di 90 mq, oggi devo crearne uno di 30 ed uno di 60?
in 10 anni è quintuplicato il costo di una operazione simile?
 

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