anna maria de rosa

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buongiorno,sapete aiutarmi? ho ricevuto accertamento per dichiarazione infedele di ICI. acquistata prima casa nel 2007spostando la residenza, avevo dei problemi con mio marito, ho preferito allontanarmi e vivere da sola. ora il comune mi contesta che, pur avendo la residenza in quel comune, non dimoravo in quanto mio marito vive in altra città e, secondo una sentenza della cassazione, la moglie vive necessariamente sotto il suo stesso tetto.
a dimostrazione del fatto che ci dimoravo, ho proposto le utenze, ma secondo loro potrebbero essere consumi di affittuari in nero..........possibile che mi tocca solo pagare a fronte di tanta ottusità? ringrazio anticipatamente
 
bah, mi sembra assurdo. mio cognato ha la residenza in un comune, sua moglie in un altro e vivono dove gli pare. nessuno gli ha mai contestato nulla. una mia amica per problemi di asilo si trova nella situazione di risiedere con la prima figlia nel comune A mentre marito e figlia minore risiedono nel comune B. e via dicendo.. e poi non dovrebbero esser loro a provare l'affitto in nero? altrimenti può valere per chiunque, anch'io potrei vivere altrove ed affittar casa in nero! che io sappia devo provare di aver redditi congrui con eventuali acquisti non altro. comunque tu dove lavori? se lavori vicino alla casa che abitavi dovrebbe esser più facile dimostrare che non potevi fare magari 100/150 km tutti i giorni e arrivare in ufficio alle 8. potresti avere attestazioni di acquisti pagati con bancomat/carta di credito in negozi di quella zona perchè uno che vive a pisa non compra il latte a Firenze dove lavora per portarselo prima a spasso. forse con l'aiuto di un esperto potresti procurarti tabulati del cellulare che ti localizzavano in quella zona. sta poi a te decidere se ne vale la pena rispetto a quello che ti chiedono.

PS ti hanno dato gli estremi della sentenza della Cassazione? non è detto che attenga ad un caso come il tuo perchè emessa in relazione ad un caso specifico non necessariamente assimilabile al tuo. e comunque è una sentenza NON una legge.
 
Il matrimonio è atto specifico della nostra Costituzione, art.29!
L’acquisto della casa avvenuto nel 2007 periodo in cui, quale nucleo della famiglia, abitava con il consorte in una casa che certamente era la prima e quindi esclusa dal pagamento dell’ICI come dispone Il Decreto Legge 27/05/2008 n.93! Per effetto dell’art.144 del C. civile il suo domicilio e/o residenza rimane ancora quello del Consorte a meno che non sia avvenuta normale separazione e/o divorzio! Solo in questo caso la casa ove attualmente abita sarà sua dopo aver assolto a tutti gli atti giuridici dovuti se dovesse risultare in comunione dei beni come prevede la legge 151/1975; le uniche eccezioni sono quelle previste dall’art.191 del citato C. civile o dalla non accettazione della comunione o se il suo matrimonio sia avvenuto prima del 20 settembre 1975 con specifica rinunzia alla non accettazione della comunione! Allo stato attuale la cosa in cui abita ed ha stabilito la sua residenza e/o domicilio risulta a tutti gli effetti come seconda casa ed è, pertanto, assoggettata al pagamento dell’ICI.
;-)
 
Contestualmente! Occorre vedere quale dei due è stato iscritto e registrato prima; nel caso la separazione dei beni è prima, allora non dovreste pagare nulla, in quanto la casa è di tua esclusiva proprietà; ma rimane sempre il fattore del domicilio comune con il Coniuge fino a che non avviene la sperazione legale e successivo divorzio! Auguri per quanto riuscirai a fare, considerato che è sempre meglio stare lontanissimi dalla burocrazia nazionale!:wall::idea::wall:
 

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