A mio padre e a suo fratello è stata lasciata una villetta trifamiliare che aveva costruito mio nonno e che ad oggi non è ancora stata condonata. Mio padre non vive in calabria dove la villetta si trova, ma suo fratello si, con tutta la sua numerosa famiglia. Premetto che mio padre cerca da 15 anni la via della legalizzazione, ma a suo dire mio zio (che in quel piccolo paese ha molte conoscenze) mette il bastone fra le ruote e di fatto la situazione non è mai cambiata. Ora la questione che vi pongo è la seguente: La divisione voluta da mio nonno per quell'immobile non è mai andata bene a mio zio... mio padre sostiene che in molte occasioni (prima si fidava di suo fratello) gli ha dato dei soldi per fare dei lavori e teme che lui userà le fatture contro di lui. In una occasione mio zio gli ha addirittura fatto firmare dei fogli in bianco e delle fotocopie del suo documento d'identità diocendo che servivano per il condono... Ora, nonostante l'abusività del tutto mio padre sostiene che mio zio potrebbe buttarci fuori da quella casa "fantasma" sulla base di scontrini e fatture relative a pagamenti di lavori fatti in quell'immobile... a me onestamente sembra assurdo che si possano rivendicare dei diritti su una non-proprietà... ma mi rimetto a chi avesse più competenza.
Grazie davvero,
Maria
Grazie davvero,
Maria