monolith

Nuovo Iscritto
Buongiorno a tutti,
sono un nuovo utente di questo forum ma con un problema ahimè diffuso...
Ho affittato l'appartamento ad una ragazza che poi vi ha trasferito la sua residenza insieme al fidanzato ora diventato suo marito. Entrambi lavorano, e sebbene non sempre puntualmente hanno sempre pagato la rata e le spese. Il clima durante i vari incontri è sempre stato cordiale. Ma... uno dei due inquilini (marito) è stato arrestato per possesso di droga durante una perquisizione in un contesto più ampio di traffico di sostanze dopanti per sportivi. La faccenda è fresca di alcuni giorni. La persona in questione aveva precedenti ma io non ne ero a conoscenza. Abbiamo stipulato un contratto standard di 4 anni +4. Ho ricevuto un assegno (non ritirato) pari a 3 mensilità come deposito cauzionale. Il tutto è stato registrato come di legge.
La mia domanda ora è:
- Posso rescindere dal contratto per "gravi motivi" (inadempienza del conduttore)? o il recesso è subordinato solo al mancato pagamento della rata d'affitto?

Tengo a precisare che la rata d'affitto di quel appartamento per me è vitale per compensare il mutuo della casa acquistata in cui vivo attualmente, la mancanza di quell'entrata per me costituirebbe motivo di bancarotta.

Ringrazio anticipatamente per risposte e consigli
 

adimecasa

Membro Storico
Professionista
PURTROPPO non basta una rata di morosità, nel corso dell'anno ma cè ne vogliono 3 e solo dopo puioi iniziare lo sfratto per morosità, e non è detto che te ne liberi, se si presenta dal giudice con un congruo acconto delle pigioni può concederli asltro tempo cosidetto di (grazia) auguri
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
L'assegno fornito come cauzione e mai incassato praticamente è una "non cauzione", nel senso che se ora non è coperto tu non disponi di alcuna garanzia né sul pagamento di canoni e oneri accessori, né su eventuali danni all'immobile.
Mai prendere assegni e non incassarli, pretendere sempre una cauzione reale o una fidejussione escutibile.
I fatti giudiziari in cui può incorrere un inquilino non sono motivi validi per lo sfratto.
Solo la morosità, continuata e protratta nel tempo, è un motivo valido per intentare una causa di sfratto, sempre bloccabile dall'inquilino che chiamato in giudizio saldi gli arretrati o qualora il giudice gli conceda, valutando la precarietà delle sue condizioni, una cospicua proroga.
Intanto, qualora sia moroso per due o tre mesi come dice adimecasa, devi anticipare al legale le spese per avviare la procedura di sfratto e pagare comunque le imposte sui canoni non percepiti, imposte che potrai poi portare in deduzione dalla dichiarazione dei redditi solo una volta che avrai ottenuto il provvedimento esecutivo di sfratto.
Sinceramente, se ne hai la possibilità, ti converrebbe negoziare con gli inquilini un rilascio "incentivato" dell'immobile e trovarti degli inquilini più affidabili.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto