Dimaraz

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Mi sembra una lettura troppo restrittiva: mi sembra abbia pieno titolo anche per la scelta del fornitore di energia, combustibile, e quanto attinente al riscaldamento.

Premesso che la decisione è comunque della maggioranza...nessun diritto di voto su questioni che comportino un riparto delle spese può essere avanzato dall'inquilino.
Un locatario è terzo estraneo rispetto alla contabilità condominiale, mai dovrà essere presente quando si discute di riparti e debiti della compagine salvo il locatore gli conceda delega.
 

Dimaraz

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Oltretutto si rifiuta di saldare il riscaldamento perché sostiene di aver pagato troppo di condominio. Ora a me pare che non si possa mischiare le due gestioni: il riscaldamento è una cosa, il condominio un'altra.

Sono la stessa questione.
Il locatario non ha alcun rapporto "finanziario" diretto con il Condominio.
Tutte le spese del Condominio sono di tua competenza con eventuale diritto di rivalsa verso il tuo inquilino (se così avete contrattualizzato).

In "teoria" tu dovresti avere ricevuto un deposito a garanzia ad inizio locazione: devi far verbalizzare tale morosità e liquidare solo quanto resta.
 

basty

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Premesso che la decisione è comunque della maggioranza...nessun diritto di voto su questioni che comportino un riparto delle spese può essere avanzato dall'inquilino.
Un locatario è terzo estraneo rispetto alla contabilità condominiale, mai dovrà essere presente quando si discute di riparti e debiti della compagine salvo il locatore gli conceda delega.

Potremmo disquisire e intenderci su cosa intendessi con questioni che comportino un riparto delle spese, ma qui non è , sembra in discussione, il criterio di riparto, bensì il capitolo di spesa

L’art. 10, primo comma della legge n. 392/1978 recita:
Il conduttore ha diritto di voto, in luogo del proprietario dell'appartamento locatogli, nelle delibere dell'assemblea condominiale relative alle spese e alle modalità di gestione dei servizi di riscaldamento e di condizionamento d'aria.

il nome del conduttore, che per i servizi sopra indicati è il solo soggetto che ha diritto di voto.

si rifiuta di saldare il riscaldamento perché sostiene di aver pagato troppo di condominio.
 

Dimaraz

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Si che mi pareva chiaro.
Non contesto la presenza dell'articolo portato da @Nemesis ... ma la "cecità" del legislatore che quando legifera spesso usa il paraocchi: quel che "passa" a dx cozza con quel che passa a sx.

Evidenzio che:
1-Un locatario è "terzo estraneo" rispetto al Condominio (seppur dopo la riforma vi sia comma che richiama "aventi diritto").
2-Se potesse influire su tutte le questioni inerenti il riscaldamento /raffrescamento che comportano decisione sulla spesa (quale Caldaia, combustibile, fornitore) e considerato che la sua permanenza nel Condominio podrebbe cessare in qualsiasi momento, si avrebbe che il condòmino proprietario deve pagare per delibere sulle quali non ha mai potuto esprimersi.
3-Non potrà mai essere "aggredito" dall'Amministratore per il pagamento di quote condominiali...quindi vorrei ben capire perchè possa decidere su spese che poi l'amministratore deve chiedere al proprietario (locatore)
4-Esiste una questione di "privacy" per la quale certamente il locatario non ha alcun diritto di venire a conoscenza di chi paga cosa e quando. Ed è inevitabile che mentre di discute di spesa, bilancio o riparto dei costi emerga anche la situazione contabile di tutti i componenti il Condominio.

Quindi un locatario/inquilino ha ben diritto di avere conoscenza di quai costi vengano addebitati al locatore per il riscaldamento/raffrescamento che lo riguarda...ma che lo "sostituisca" de facto nel momento del voto non mi sta bene.

Ps.
1-Non mi risulta giurisprudenza di merito dove inquilino abbia impugnato delibera per non essere stato convocato o impedito il voto.
2-Di converso esiste giurisprudenza dove corte afferma che qualora voti l'inquilino non potrà più contestare l'addebito che gli viene portato.
 

basty

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Quindi un locatario/inquilino ha ben diritto di avere conoscenza di quai costi vengano addebitati al locatore per il riscaldamento/raffrescamento che lo riguarda...ma che lo "sostituisca" de facto nel momento del voto non mi sta bene.
Impossibile non essere d'accordo con te. E' sotto gli occhi di tutti la anomalia riassunta ai punti 1-2-3.

contesto ... la "cecità" del legislatore che quando legifera spesso usa il paraocchi: quel che "passa" a dx cozza con quel che passa a sx.
Il che è grave quanto le non infrequenti similari incoerenze della magistratura giudicante

Ho qualche riserva sul punto 4: vero che non è sancito da nessuna parte il diritto del locatario, ma non è sancito credo nemmeno il divieto. O quanto meno non giustificherei tale invocazione del diritto alla privacy, differenziando gli interlocutori del contesto condominiale. Mi sembrerebbe giusto (anche se per la legge attuale non fosse lecito) che la gestione condominiale fosse trasparente per tutti quelli che nel condominio ci vivono.
Oggi non è poi nemmeno scontato che siano più solventi i proprietari rispetto agli inquilini: anzi.
Certi proprietari spesso con quote significative, si permettono (o permettono loro) di non rispettare le scadenze degli acconti e si riservano di procedere solo una volta conosciuto il saldo: senza le quote di acconto degli inquilini e condomini diligenti l'amministratore potrebbe trovarsi con una penuria in cassa.
 

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