No, puoi visionare il testamento, come già ripetuto.
Rileggi il post #41 , e attivati di persona.
Alla grafologa penserai dopo
Quindi nel post 28 e 47 si sottintende non di visionare il testamento originale, ma una sua“copia”. Pertanto, se si andasse a controllare quella copia, l’unico dato che si potrebbe appurare è solo se la grafia di quel testamento coincida con la grafia del testamento che mi ha inoltrato mia cognata. Non si potrebbe però verificare, essendo appunto solo una copia, se sia stato realmente scritto a penna e, nel caso, riuscirne poi a verificare anche la data di presunta scrittura
(e questo appunto per scongiurare che esso possa essere stato redatto nel 2024 piuttosto che nel 2008).
Avevo scelto di rivolgermi alla grafologa anche per questa preliminare scrematura perché sicuramente più pratica di me a navigare per uffici e scartoffie da richiedere
(io già solo all’idea mi sento perso
) oltre poi ad essere ella stessa di Roma
(oltre ovviamente a ritenere erroneamente che sarebbe stato possibile consultare l’originale, per cui la sua presenza a quel punto sarebbe diventata fondamentale per le relative valutazioni).
Quindi il massimo che le potrei domandare è appunto di scattare una fotografia sulla copia di quel testamento per poter almeno scongiurare l’ipotesi che esso possa essere uguale sì nel contenuto a quello inviatomi da mia cognata, ma con una grafia non attribuibile però a mio fratello (ipotesi che potrebbe verificarsi qualora negli anni successivi mio fratello abbia modificato il testamento ma lei se ne sia tuttavia conservata una copia. Mi rendo conto di dare l’idea di uno che sta cercando il pelo nell’uovo, solo che non mi spiego perché mia cognata non solo originariamente predispone una successione “ex lege”, quando poi, al momento che gliela contesto, del testamento che rinverrà come per magia solo mesi dopo, non me ne faccia assolutamente cenno. Non solo…. mi ricordo perfettamente che durante un acceso scontro relativo alla suddivisione dell’eredità mi disse: «Ma l’eredità, al limite, riguarda solo la suddivisione dell’appartamento dove vivevano i tuoi, non certo dei conti correnti perché erano in comune con me -bufala: dal momento che quei i conti correnti non erano affatto cointestati con lei-.
Grazie mille Franci

e grazie anche a tutti gli altri che sono intervenuti nella discussione apportando i loro contributi

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