Seth

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Scrivo in Pausa caffè perché l’argomento è borderline tra questione tecnica e di cronaca.
Parlo naturalmente della famosa villa abitazione della Meloni, che secondo fonti di stampa è A7 (villini) in Catasto ma dovrebbe essere A8 (villa di lusso) quindi senza agevolazioni fiscali, quindi dagli alla presunta “evasione”... In sua difesa però mi paiono giocare alcune circostanze, correggetemi se sbaglio. A quanto pare l’ampliamento con piscina ecc. che avrebbe trasformato l’A7 in A8 fu fatto dal venditore prima del passaggio di proprietà, non dall’acquirente (la premier), anche se magari c’era un’intesa in vista della vendita. In secondo luogo la responsabilità di decidere cosa comunicare al Castato (nel caso, l’upgrade di categoria) mi pare che sia in primo luogo del tecnico del proprietario che ristruttura, non del successivo acquirente. Infine, spetta al Catasto rettificare l’eventuale categoria incongrua. Non è che se io compro una casa A3 ristrutturata allora sono responsabile di dire al Catasto che secondo me a ben vedere è A2, o sbaglio?
 
Se la variazione catastale con ampliamento e costruzione della piscina è stata inserita correttamente, il sistema ha aggiornato la rendita e se non ha modificato la categoria, probabilmente le caratteristiche non sono tali da modificarle, ciò non toglie che l'Agenzia del Territorio non avvii un collaudo stabilendo la variazione
 
ciò non toglie che l'Agenzia del Territorio non avvii un collaudo stabilendo la variazione
In tale eventualità, se portasse alla rettifica in A8, sono possibili sanzioni per chi ha proposto una A7 "clamorosamente" incongrua? E in tal caso di chi sarebbero le responsabilità? Tecnico del proprietario? Proprietario? Successivo acquirente?
 
Ultima modifica:
n tale eventualità,
In tale eventualità, come descritta da Griz, scatterebbe la variazione decisa da Agenzia delle Entrate, con decorrenza “ex tunc” con pagamento degli arretrati. Non so cosa succeda invece con interessi e sanzioni: potrebbero non scattare subito in tali situazioni
Oggi il classamento è proposto in automatico da Docfa: la tua ipotesi invece presupporrebbe una forzatura volontaria del tecnico per rientrare in A7; in quel caso varrebbe la tua domanda cui non so rispondere
 
Se la variazione catastale con ampliamento e costruzione della piscina è stata inserita correttamente, il sistema ha aggiornato la rendita e se non ha modificato la categoria, probabilmente le caratteristiche non sono tali da modificarle, ciò non toglie che l'Agenzia del Territorio non avvii un collaudo stabilendo la variazione
se la piscina non supera 80mq, non cambia la rendita e l'immobile resta in A7
 
In tale eventualità, se portasse alla rettifica in A8, sono possibili sanzioni per chi ha proposto una A7 "clamorosamente" incongrua? E in tal caso di chi sarebbero le responsabilità? Tecnico del proprietario? Proprietario? Successivo acquirente?
A nessuno, semplicemente si dovranno le imposte dovute dal momento della notifica del provvedimento
 

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