Elisabetta48

Membro Senior
Salve. Ieri assemblea condominiale all'aperto e con l'ombrello per valutare interventi per gli incentivi dell'Ecobonus. Per fare il salto di due classi energetiche pare che, oltre al cappotto termico, si debba rimettere mano al tetto. L'ultima volta che sono stati fatti lavori al tetto (rimozione amianto e nuova copertura) è stato il 2013. In quel palazzo sul retro ci sono due ampie terrazze (32 mq ciascuna) che fungono da lastrico solare per le sottostanti lavanderie ma che sono proprietà privata di due appartamenti (da rogito): ci si accede dalla porta-finestra della cucina. Uno dei due è di una figlia mia ed è felicemtente affittato.

Nel 2013 coi ponteggi hanno interamente ricoperto le due terrazze che sono rimaste per mesi (da febbraio a tutto luglio) completamente impraticabili, al punto che gli inquilini di allora avevano minacciato di andarsene, perchè chiaramente questa bella terrazza è uno dei pregi dell'appartamento.
In assemblea ho fatto presente che non tollererò ancora una volta una situazione analoga, al che l'amministratrice ha risposto che è la ditta a valutare dove mettere i ponteggi e che nessuno di noi ha voce in capitolo.
Ieri sera ho scritto una mail alla amministratrice ribadendo la mia posizione e in particolare le ho scritto: "La ditta dovrà adottare dei parapetti da cantiere o usare una piattaforma aerea o impiantare un castello in posizione tale da non precludere l’utilizzo di spazi privati".
Chiedo agli esperti: sono dalla parte della ragione o invece ho torto?
La casa ha 5 piani, più un piano attico.
Grazie
 
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U

User_29045

Ospite
usare una piattaforma aerea

Potresti avere ragione ma ci sono due aspetti da considerare:

a) In alcuni comuni non è consentito l'uso di piattaforme aeree, e non è consentito il ricorso a ditte che operano su funi;

b) La struttura alternativa che proponi dovrà avere un costo MINORE di quello rispetto ai ponteggi tradizionali.

Questi lavori non hanno causale d'urgenza, quindi puoi solo impuntarti su una cosa: i lavori non potranno iniziare finché tutti i condomini non avranno versato interamente le quote previste, in un apposito fondo - gestito dall'amministratore - e tenuto separato dal resto dei soldi condominiali, e quindi non utilizzabile per le spese correnti (pulizia scale, elettricità, riparazioni occasionali, eccetera).

Con il tempo che ci vorrà per far pagare tutti, fai in tempo a cambiare nazione.
 

Elisabetta48

Membro Senior
Con il tempo che ci vorrà per far pagare tutti, fai in tempo a cambiare nazione.
Purtroppo da come l'ha messa giù l'amministratrice, ed è il motivo per cui tutti saltellavano di gioia e io ero l'unica contraria, verrà usata per tutti la soluzione "sconto in fattura" per cui noi non dovremo mettere fuori nulla se non le "piccolissime" spese per i due APE, pre e post, la Cila o Scia, e il compenso suo. Insomma ha fatto credere a tutti che Babbo Natale esiste
 
U

User_29045

Ospite
Purtroppo da come l'ha messa giù l'amministratrice, ed è il motivo per cui tutti saltellavano di gioia e io ero l'unica contraria, verrà usata per tutti la soluzione "sconto in fattura" per cui noi non dovremo mettere fuori nulla se non le "piccolissime" spese per i due APE, pre e post, la Cila o Scia, e il compenso suo. Insomma ha fatto credere a tutti che Babbo Natale esiste

Ma se c'è gente che dice che nessuna ditta accetta la cessione del credito! E' questo di cui stiamo parlando, o sbaglio? (Limite spesa ecobonus 110% "La cessione del credito era prevista anche precedentemente. Qualcuno del forum e' riuscito a farlo ? Nel ns condominio tutte le ditte interpellate si sono rifiutate. ")
Io diffiderei l'amministratore dal procedere con un legale, e dicendogli due cose:
- La ditta non ha accettato per iscritto lo sconto in fattura, e può legalmente rifiutarsi di farlo in qualsiasi momento e senza preavviso;
- Non esistendo la cosiddetta causale d'urgenza, il lavoro potrà essere effettuato previa integrale costituzione del fondo all'uopo predisposto.

E' chiaro, se ti metti tu a urlare l'amministratore non ti dà retta, se ci tieni devi mandargli una "letteraccia" tramite legale.
 

Elisabetta48

Membro Senior
Ma se c'è gente che dice che nessuna ditta accetta la cessione del credito! E' questo di cui stiamo parlando, o sbaglio?
L'amministratrice parlava di "sconto in fattura", non so se equivale a "cessione del credito", forse sì: a sentir lei noi non dovremo mettere fuori un solo centesimo per i lavori. E' stato tutto molto strano: ha sollecitato da matti perchè si arrivasse a una delibera dicendo che già i ponteggi disponibili qui in Provincia sono prenotati per tutto l'anno e che solo con una delibera si poteva cominciare a prenotarli per essere sicuri di fare i lavori l'anno prossimo. Abbiamo solo, al momento, un vincolo sul via libera ai lavori legato a due fattori: 1. che il Decreto diventi legge senza modifiche peggiorative e senza che i Decreti attuativi che l'Agenzia delle Entrate emanerà ne snaturino i contenuti, 2. conoscere quale tipo di cappotto termico propone la ditta, per escludere le tipologie che, ormai si sa, dopo causano condense e muffe.
Di fronte alle parole "voi non dovrete mettere fuori un centesimo" ha avuto tutti ai suoi piedi e i "tutti" le hanno di fatto dato carta bianca.
Cosa dire?
 
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Fift@

Membro Assiduo
Professionista
Attenzione che sconto in fattura non significa che ci sarà la cessione del creditoo di tutto, sono tutte cose da valutare con la ditta. La cessione del credito c'era anche prima di adesso solo che nessuna ditta la faceva, ora se sono interventi non derogabili dovrete farli con o senza cessione
 
U

User_29045

Ospite
Di fronte alle parole "voi non dovrete mettere fuori un centesimo" ha avuto tutti ai suoi piedi e i "tutti" la hanno di fatto dato carta bianca.
Cosa dire?

Dico che i tuoi vicini di casa sono dei pecoroni, e che è il caso di avvisare legalmente l'amministratrice dei due punti che ti ho riportato: lo sconto in fattura alias cessione del credito costituisce FACOLTA' MA NON OBBLIGO dell'impresa costruttrice.
Inoltre non c'è causale di urgenza (non ci sono gravi infiltrazioni o colonne incrinate da riparare velocemente), quindi - come tutti i lavori condominiali - prima va costituito integralmente il fondo (e prima che pagano tutti fa in tempo a cambiare Papa tre volte), poi si fanno i lavori, dopo aver verificato - naturalmente - che il preventivo dell'impresa sia ANCORA VALIDO.
 
U

User_29045

Ospite
Solo che, a detta della amministratrice, c'è ora questa fantasmagorica opportunità di fare lavori di miglioramento energetico a costo zero e saremmo degli stupidi a non approfittarne.

Allora la tua amministratrice si chiama FOX di cognome, e mangia tutti i giorni il riso assieme ai fornitori edili del condominio.
fox.jpg
 
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