basty

Membro Storico
Proprietario Casa
dire che il momento sarà particolare, ma qualcuno ci vuole marciare, se vuole pagare ridotto deve chiedere di concordare e registrare all'A.D.E. altrimenti devi pagare il reddito intero e non è poco
Intanto ogni caso ha la sua storia. Se ti riferisci a quanto ho scritto, l'inquilino non ha parlato di riduzione: per ora mi ha solo avvisato che versava un primo acconto, e che in settimana sperava di completare il saldo.
So benissimo che in queste situazioni c'è chi ci marcia e chi fa i salti mortali...
Penso che anche i proprietari debbano usare molto "discernimento"
 

Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
Se sì, ci sarebbe qualche difesa da parte del proprietario ?
A mio parere il problema potrebbe porsi in termini diversi nei casi di locazioni per uso turistico, tipo Casa-vacanze o B&B: in questo caso il locatore potrebbe accordare una dilazione di qualche mese, fermo restando che, come nel caso in esame, i canoni vanno comunque pagati.
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Fortunatamente pare che questo intermediario abbia trovato una coppia interessata alla locazione, ma non sa se, in caso di accordo, fare un subentro oppure un nuovo contratto a se stante. Mi mancano ancora dei dati per poter giudicare e decidere quale soluzione adottare.
La coppia ha rinunciato, troppe incertezze in questo periodo. Farò registrare la Risoluzione anticipata del contratto., con Mod. RLI.
 
U

User_29045

Ospite
Attulmente non esiste un divieto a "rientrare al proprio domicilio, abitazione o residenza".

Domandone per te @Nemesis
Ho una seconda casa mai dichiarata come domicilio, abitazione o residenza.
In caso di necessità se i miei familiari avessero bisogno, posso dichiarare l'esigenza di tornare in questa casa attualmente vuota? I miei familiari abitano altrove.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
In caso di necessità se i miei familiari avessero bisogno, posso dichiarare l'esigenza di tornare in questa casa attualmente vuota?
Secondo me, sì. Qualunque unità immobiliare a uso abitativo di cui si può disporre è una "propria abitazione". Se la norma avesse voluto restringere la possibilià di rientrare alla sola propria abitazione di "residenza", non avrebbe aggiunto anche "domicilio" e "abitazione".
Anche se ho notizie di persone vicentine denunciate mentre passeggiavano a Montalcino, dove hanno la loro seconda casa. Ma occorrerebbe verificare gli esatti particolari.
 
Ultima modifica:
U

User_29045

Ospite
Secondo me, sì. Qualunque unità immobiliare a uso abitativo di cui si può disporre è una "propria abitazione". Se la norma avesse voluto restringere la possibilià di rientrare alla sola propria abitazione di "residenza", non avrebbe aggiunto anche "domicilio" e "abitazione".
Anche se ho notizie di persone vicentine denunciate mentre passeggiavano a Montalcino, dove hanno la loro seconda casa. Ma occorrerebbe verificare gli esatti particolari.

Infatti, occorre valutare la fattispecie. Io ho una piccola suite imperiale in un'altra regione, abbandonata e custodita solo da mia mamma, che ci va ogni tanto. Volevo capire se posso usarla come scusa nel caso fosse necessario raggiungere mia mamma per rendermi utile (mamma abita altrove ma nella stessa città), ovviamente tutti ci auguriamo che ciò non serva! A parte che anche un familiare malato è già scusa valida per attraversare gli Appennini in treno.
 
U

User_56499

Ospite
Buongiorno a tutti
Vorrei un parere sulla risoluzione per gravi motivi a causa coronavirus per i contratti transitori ad uso studenti.
Considerata l'attuale lacuna normativa chiedo, a chi è più esperto di me; se in assenza di sospensione delle lezioni da parte delle università (le hanno modificate in frequenza a distanza, non annullate); è configurabile il recesso per gravi motivi.
La mia considerazione è purtroppo positiva per forza maggiore, tuttavia, considerato il pregiudizio economico che nè subirebbo noi tutti proprietari mi chiedo se abbia qualche senso appellarsi al fatto che da contratto il conduttore stabilisce la propria dimora presso l'immobile locato.
Dunque rimandando ad un organismo conciliativo/tribunale il contenzioso.
Questo soprattutto nel caso non venissero corrisposti i 3 mesi di recesso anticipato e/o qualche inquilino se ne andasse chiedendo pure indietro la caparra.
Riguardo la caparra formalmente a me risulta che serva comunque una domanda giudiziale di attribuzione in assenza di accordo transattivo tra le parti, affinchè questo possa esser legalmente trattenuto come canone.
Se qualche altro proprietario/a ha già avuto esperienze simili vorrei conoscere la sua esperienza.
Grazie a tutti
 

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