Dimaraz

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Purtroppo senza vivere in questi contesti non capirete mai le difficoltà che ci sono

Perchè pensi che gli altri non possano capire le difficoltà della vita?
Credi forse che in altre parti d'Italia non vi siano le stesse situazioni del Sud?
La differenza è solo nella "proporzione" del fenomeno ... ma qui chi sa di non aver lavorato in regola poi non chuede gli siano riconosciuti gli stessi diritti dei "regolari" ... o quantomeno si assume l'onere di denunciare.

ps.
Parli del famoso casco, ma se un giorno farai visita a Napoli ti renderai conto che sono solo clichè ripetuti e straripetuti dai mass media.

Nessun "cliché" ... episodio cui ho assistito direttamente: padre su scooter con figlio appeso dietro entrambi senza casco mentre correva... ma non è finita...tenendo avvolte nel braccio la corda cui era legato un asino che lo affiancava sul lato dx !!!
Trascuriamo l'uso spasmodico del clacson.
 

Luigi Criscuolo

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Quando vado al nord mi deprimo per la totale mancanza di vita.
Ho vissuto a Milano fino all'età di 34 anni,poi sono immigrato a Roma perché mi hanno offerto un lavoro interessante e ben remunerato. Per 20 anni ho scorrazzato l'Italia in lungo ed in largo (facevo 110.00 km/anno con la macchina, escluso i trasferimenti in aereo e i km fatti con auto a noleggio all'estero); posso dire di conoscere abbastanza bene l'Italia. Non so cosa intendi per "vita" tuttavia si ipotizza che il divertimento si paghi con parte dello stipendio che si guadagna, o della pensione che si è maturato lavorando. Non si vive per lavorare, ma solo i benestanti (cioè coloro che vivono di rendite senza intaccare il patrimonio) possono non lavorare ed avere un tenore di vita che gli consenta di andare a concerti, visitare mostre, assistere a spettacoli teatrali, andare a visitare altre città d'arte, viaggiare nel mondo ecc... ecc... . L'alternativa sta nelle parole della canzone "tu vò fà l'americano" di Carosone: "Ma 'e sold(e) p(e) 'e Camel chi te li da?" Ci sono poche scelte o lavori in proprio o il datore di lavoro; in questo caso lo Stato attraverso le PP.AA. oppure i privati.
 

sasivip

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Cr
Ho vissuto a Milano fino all'età di 34 anni,poi sono immigrato a Roma perché mi hanno offerto un lavoro interessante e ben remunerato. Per 20 anni ho scorrazzato l'Italia in lungo ed in largo (facevo 110.00 km/anno con la macchina, escluso i trasferimenti in aereo e i km fatti con auto a noleggio all'estero); posso dire di conoscere abbastanza bene l'Italia. Non so cosa intendi per "vita" tuttavia si ipotizza che il divertimento si paghi con parte dello stipendio che si guadagna, o della pensione che si è maturato lavorando. Non si vive per lavorare, ma solo i benestanti (cioè coloro che vivono di rendite senza intaccare il patrimonio) possono non lavorare ed avere un tenore di vita che gli consenta di andare a concerti, visitare mostre, assistere a spettacoli teatrali, andare a visitare altre città d'arte, viaggiare nel mondo ecc... ecc... . L'alternativa sta nelle parole della canzone "tu vò fà l'americano" di Carosone: "Ma 'e sold(e) p(e) 'e Camel chi te li da?" Ci sono poche scelte o lavori in proprio o il datore di lavoro; in questo caso lo Stato attraverso le PP.AA. oppure i privati.
Credimi. Probabilmente conosci l'Italia ma non conosci la vita di Napoli. Vieni, resta almeno 15 giorni e poi ne riparliamo. Ti assicuro che basta l'1% dello stipendio per sentirti vivo
 

Luigi Criscuolo

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episodio cui ho assistito direttamente:
il mio è un ricordo indelebile sulla via Giacinto Gigante, strada in salita che in certi tratti, con l'auto si percorre in seconda marcia, un vespino 50 a due tempi, mezzo, a quei tempi, omologato per una persona, con a bordo una bambina dell'apparente età di 5/6 anni, il padre, un bambino di circa 2 anni di età, la mamma (abbondantemente in sovrappeso) e ancora un figlio di 7/8 anni di età. Che prestazioni!!! Altro che il Guazzoni Matta 50.
 

alberto bianchi

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scusa il direttore sanitario dell'ospedale, il primario del reparto, i medici del reparto, la caposala, gli infermieri, gli OTA vengono da Pinerolo tutti i giorni oppure sono cittadini residenti a Napoli?
Senza dimenticare gli "addetti" alla Reggia di Caserta che hanno denunciato il neo Direttore della Reggia perché lavorava troppo (era un bolognese).
Io ho lavorato per quasi 6 anni in Campania (1979-fine1985) per conto di un Gruppo Industriale di Torino (con controllo Usa/Uk) fornitore di Impianti per altre aziende di produzione (anche turnkey plants). Posso dire che, per uno che non è nato e/o cresciuto da quelle parti è un altro mondo. Va bene se ci stai una settimana, 10 giorni al massimo, tutto ti pare simpatico divertente, ma poi quando fai un'analisi approfondita dei pro e dei contra, ti rendi conto che è arrivata l'ora di dire "Arrivederci Napule". Io ho deciso di tornarmene al Nord quando la mia prima figlia aveva 3 anni e mezzo e la seconda 10 mesi. Ho pensato soprattutto al loro futuro, nonostante avessi avuto un'offerta molto allettante da parte di una società americana che aveva uno stabilimento, industria chimica, vicino a Napoli. Per me l'esperienza di 5 anni da quelle parti erano più che sufficienti.
Quanto all'onestà, alla serietà, al rispetto delle leggi, al pagamento delle tasse, tutto il mondo è paese. Ma se le cose da quelle parti vanno peggio che altrove, la colpa è di chi ci vive, è inutile dare la colpa sempre agli altri.
 
Ultima modifica:

Franci63

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Non sarà il tuo caso ma invito tutti a venire a Napoli almeno una volta nella vita senza pregiudizi.
Ci sono stata una volta ; ho trovato una strada a senso unico bloccata da una coda ...nel senso vietato di marcia ...Tanto per fare un piccolo esempio di civiltà spicciola.
Ne rimarrete sorpresi e probabilmente vi domandarete perché Dio non vi ha fatto nascere in una città così.
Sono atea, ma se proprio dovessi ringraziare per qualcosa è per non essere nata lì; non reggerei 5 minuti.Evidentemente è questione di mentalità; a molti piace vivere alla leggera, facendo finta di non vedere i problemi, ma non a tutti.
Sono felice per chi si trova bene ( l’auspicio è che tutti vivano soddisfatti della loro vita), ma non fa per me.
Senza polemica.
 

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