ziggy

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti,
come esposto nel titolo della discussione quando acquistai casa diedi mandato, con clausola nell'atto di acquisto, di redigere il regolamento condominiale relativo al complesso residenziale di cui faccio parte al quale sarebbe stata allegata tabella millesimale ed elenco delle parti comuni che al momento dell'atto non erano identificate perché il complesso era ancora in costruzione.

I millesimi non sono mai stati fatti, quindi i riparti delle spese sono calcolati in parti uguali nell'attesa che il costruttore li renda noti.

Esistono numerose sentenze che esprimono la nullità della clausola ove si dia mandato al costruttore per redigere in futuro il regolamento condominiale per indeterminatezza dell'oggetto, tanto più che nel nostro caso anche le parti comuni sono esplicitate nel suddetto regolamento e trattasi per lo più di aree verdi (piccole fasce di terreno impraticabili ) il terreno su cui sorge la cabina dell'enel e una strada privata ad uso pubblico che è percorsa da una sola parte degli abitanti del complesso per raggiungere le strade private di pertinenza alle loro abitazioni,in fine l'antenna centralizzata per il segnale televisivo.

Il fatto è che il gruppo di case al quale appartengo vorrebbe staccarsi dal supercondominio, ma l'assemblea non ci ha dato l'approvazione, perciò sarà necessario perseguire la via giudiziale.

Alcuni di noi sostengono che se impugnassimo la clausola per nullità e dimostrassimo che anche le parti comuni che ci sono state attribuite nel regolamento, di fatto non sono a noi necessarie per l'utilizzo delle nostre abitazioni e funzionali solo ad una parte del complesso, questo ci basterebbe per non far più parte del supercondominio senza procedere alla separazione giudiziale che pare comporterebbe una procedura più lunga con la chiamata in causa di tutti i condomini, mentre impugnando la sola clausola il Giudice potrebbe rilevarne d'ufficio la nullità.

Secondo voi è una strada percorribile?

Nella speranza di essrmi spiegata a sufficienza ringrazio in anticipo per le eventuali risposte
 
Domanda troppo complessa per essere risolta senza prendere quantomeno visione di atti e planimetrie.

Non può essere un RdC a stabilire quali siano le aree comuni di un SuperCondominio ma solo gli atti di acquisto (rogiti).

Quanto al "distacco" da un Super/Condominio... formalmente non è necessaria l'approvazione della maggioranza se ne esistono i presupposti.
Da questo lato la "tendenza" in giurisprudenza è quella di confermare la classificazione se esiste anche un solo "elemento" (particella o impianto) in comune.
 
Grazie Dimaraz,
mi rendo conto che in assenza di documentazione a riscontro risulti difficile se non impossibile rispondere se non in via astratta ritenendo corretto quanto da me scritto.
Capisco e ringrazio comunque
 

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