ralf

Nuovo Iscritto
Quindi dall'ultima risposta del Dott.Rossi pare di capire che, in un caso come questo l'acquirente chiede al giudice la trascrizione per cautelarsi.Il giudice deciderà in base ad una sua valutazione sugli elementi presentati? Però non è una causa vera e propria, perchè sino ad ora gli eredi non ci sono ufficialmente. Interessante argomento. :daccordo:
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
La denuncia di successione è un atto fiscale; il diritto alla esecuzione degli impegni del defunto prescinde. Pertanto già da ora si puo' iniziare a mettere in mora gli eredi noti , valutare la loro reazione, chiedere loro di partecipare alla esecuzione di un nuovo preliminare da trascrivere consensulamente. In tal modo si rende noto a terzi che su quell'immobile grava un diritto a favore del promissario acquirente (trattasi di una "prenotazione " e garanzia non di poco conto ) . E cio' in attesa che si defeniscano tutti gli aventi diritto all'eredità e che accettino l'eredità (questo si' che è importante).
Se rispondono picche non rimane che quanto consigliato dall' avvocato nel precedente post, azione che si può iniziare immediatamente a mio parere senza attendere l'evoluzione dell'adempimento fiscale (denuncia di successione)
 

chicco1988

Membro Attivo
"Pertanto già da ora si puo' iniziare a mettere in mora gli eredi noti " questo sempre insieme al mio avvocato lo abbiamo gia' fatto. Convocandoli anche ad un nuovo appuntamento per concludere il rogito. Ma ovviamente loro non solo non si sono presentati, ma mi hanno mandato anche una raccomandata nella quale mi "intimavano" di restituire il compromesso firmato (in quanto secondo loro senza valore) e di restituire le chiavi dell'appartamento (consegnatemi dal loro padre alla firma del compromesso, quando ci siamo anche accollati le spese della cancellazione delle varie ipoteche). E oltretutto mi diffidavano dal chiedere la conclusione del compromesso. E sempre in questa raccomandata intimavano al titolare dell'agenzia la restituzione dell'originale del mandato conferitogli dal padre per la vendita dell'appartamento (fatto risalente ad almeno un anno e mezzo fa), ed anche la restituzione dell'accettazione originale della mia proposta di acquisto (anch'essa firmata in originale dal padre).
Sono veramente avvilita...
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
Il caso è complesso e bene fa a farsi seguire da un legale di fiducia. Infatti bisogna entrare nel contesto e nel contenuto intrinseco degli atti per dare una risposta compiuta .
A mio parere andrebbero "radiografate" anche le lettere degli eredi : dal contenuto potrebbe ravvisarsi un' accettazione tacita all'eredità e con essa una chiara identificazione degli eredi. infatti è noto che:
L'accettazione tacita, ai sensi dell'art. 476 cod.civ. consiste nel compimento di un atto "che presuppone (nel chiamato all'eredità) necessariamente la volontà di accettare e che non avrebbe il diritto di fare se non nella qualità di erede".Da questa definizione si può osservare che gli estremi dell'accettazione tacita possono essere integrati anche da condotte concludenti, come tali consistenti in atti non formali.
 

easylifecapital

Membro Attivo
ma egli ha comunque un preliminare firmato dal de cuius, quindi lo puo registrare anche a posteriori, altrimenti è come dire che egli ha buttato i soldi, se gli eredi non volessero riconoscergli le spese fatte /relativamente al preliminare)

Aggiunto dopo 3 minuti :

simpatici questi eredi comunque....
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
"Registrare" non serve a niente . Semmai serve "trascrivere" e per cio' serve il notaio ed il consenso di tutte le parti come già detto.
E' chiaro che ammesso e non concesso che la compravendita non andasse a buon fine, persisterebbe il diritto di aver indietro i denari versati a pagamernto delle cartelle esattoriali:: o volonariamente da parte degli eredi o tramite una sentenza giudiziale.
 

easylifecapital

Membro Attivo
ma registrare non equivale a trascrivere nei pubblici registri?
e se non serve a niente, perchè la legge lo impone a fronte di proposte di acquisto e compromessi? solo per motivi fiscali? è comunque una pregiudizievole, so che comunque la firma del de cuis è sufficiente, ma tant'è, con questi eredi, almeno si calmano un po
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
ma registrare non equivale a trascrivere nei pubblici registri?
Registrare è un fatto meramente fiscale. Si trascrive solo con il Notaio o in forza di una sentenza; certo che chi trascrive ottempera anche alla registrazione ma solo per ottemperare ad una norma che tende ad incassare imposte indirette
 

StLegaleDeValeriRoma

Membro Assiduo
Professionista
E'proprio così e rivolgersi ad uno studio specializzato nella materia delle successioni non è tempo perso nè soldi buttati.
Il fai date spesso porta a complicarsi la vita e a peggiorare la situazione salvo poi andare dopo dall'avvocato per cercare il miracolo.
Avv. Luigi De Valeri
 

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