adimecasa

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se il lavoro manca bisogna crearselo, e allora facciamo norme divieti limiti e così via, macchina vecchia sostituiscila crei lavoro ai costrutturi di macchine, lavatrice classe inesistente via coprane una nuova con classi a, o a1+ così si crea lavoro ai costruttori di lavatrici e così via, si potrebbe continuare all'infinito, ciao
 

Daniele 78

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Il problema è che queste norme e divieti per qualcuno stanno diventano proibitivi, aldilà del risparmio che possono generare. Basta entrare in un negozio anche di elettrodomestici tipo Trony, Euronics e via discorrendo per capire che la gente non compra ed osservare settimana per settimana l'andazzo. Il senso di abbassare le tasse sarebbe questo...perchè possiamo avere tutte le detrazioni del 55% (ora 50%) ed IVA agevolate al 10% che vogliamo....ma se da un lato Lo Stato ti aumenta le rendite catastali del 60% (vedi IMU) che senso ha dopo dimezzare del 50% (tra l'altro magari neanche su tutto l'intervento) per gli acquisti??? Mi pare una colossale presa in giro.

Poi la detrazione hanno ben pensato di spalmarla in 10 anni anzichè in 3 come era all'inizio, così mentre prima ti venivano decurtati dalle imposte più velocemente ora ci mettono 10 anni ed uno manco se ne accorge. Questo è un'altro dei motivi per cui tutto è fermo.

Grazie stato italiano
 

Luigi Criscuolo

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Poi dobbiamo anche considerare che nel frattempo (2009-2010) sono entrate in vigore delle trasmittanze ancora più difficili da raggiungere (quindi anche più isolamento nei muri+ finestre con triplovetro bassoemissivo + pannelli solari+pannelli fotovoltaici (ora l'installazione è obbligatoria, mentre prima non lo era ancora).
Daniele da come scrivi mi sembra che tu sia un tecnico commerciale del risparmio energetico, e quindi tu sia fortemente interessato a che tutti siano convinti che bisogna investire per risparmiare.
Tuttavia volevo fare due conti. Prendiamo il mio caso. Località Roma. Appartamento di 88 mq al primo piano di un edificio costruito nei primi anni '60, con muri perimetrali a doppia parete con cassa vuota, serramenti in legno con vetri così sottili che c'è da aver paura ad ammazzare una mosca usando uno strofinaccio a mò di fionda, altezza 3,20 m ,, la stanza più grande dell'appartamento si trova sopra all'androne del condominio . Mi sono fatto per curiosità la C.E. del mio appartamento ed ovviamente è risultato in classe G. L'impianto di riscaldamento è centralizzato: la temperatura delle stanze non va mai sotto i 21° e qualche non rara volta raggiunge i 23°. Sai quanto pago di riscaldamento? 670-700 euro a stagione. Il riscaldamento, essendo Roma in zona D dal 1 novembre al 15 aprile: sono 135 giorni di riscaldamento continuativo. Se divido 700 euro per i 135 giorni mi viene che il costo del riscaldamento è di 5,18 euro al giorno. Siccome il condominio originariamente era costituito da "benestanti" avevano deciso addirittura di spalmare il costo del riscaldamento su tutti i 12 mesi dell'anno per cui effettivamente io pago tutti i mesi circa 58,33 euro equivalenti a 1,92 euro al giorno. A questo punto tu, e anche qualcun altro che ne sente la voglia, mi dovete spiegare per quale motivo io debba , per esempio, montare i contabilizzatori di calore, oppure imbarcarmi nella sostituzione dei serramenti peggio ancora fare il cappotto esterno o mettere i pannelli solari. Nel caso dei contabilizzatori di calore dei quali si parla durante le assemblee ormai da 5 anni a questa parte mi sono fatto due conti. Io ho 6 termosifoni; quindi dovrò montare sei contabilizzatori (termovalvola + sonda termometrica di zona) costo tra i 550 ed i 720 euro più il montaggio; contribuzione, secondo i m/m di proprietà, per le modifiche da apportare all'attuale caldaia (che va benissimo) per farla funzionare almeno su due temperature (come prevede la legge) altri 150-180 euro. In pratica io vado incontro ad una spesa di circa 1.000 euro d'amblé più il costo delle letture che verrà fatto periodicamente ogni stagione di riscaldamento. E mi si vuole convincere che montando i contabilizzatori risparmierò il 20% del costo del riscaldamento: per risparmiare neanche 39 centesimi al giorno devo spendere 1.000 euro!!! Non mi dilungo sugli altri interventi che sono ancora più onerosi. Confermo quello che ho già scritto in un' altra discussione: in una città come Roma con il clima che si ritrova le valcole termostatiche sono un balzello. E l'inquinamento di CO2 aumenterà perché le caldaie potranno funzionare anziché per 10 ore al giorno per 24 ore.
 

adimecasa

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Per Luigi Criscuolo, se credi che faccia piecere fare delle cose imposta dai ns. governanti ti sbagli, ma sono imposte e cosa credi si possa fare?, a Bergamo la temperatura è un po diversa spendiamo molto di più per il riscaldamento, e non habbiamo i gradi interni tuoi ma molto al di sotto, e cosa dovremmo fare secondo te;
(e poi "Tiremm innanz" non è romano)
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Luigi sono un tecnico libero professionista, che oltre a fare il libero professionista e avere un piccola impresa edile, ho frequentato il corso da certificatore energetico perché:

1) Diventava obbligatorio per la compravendita di case
2) Possibilità non solo di avere qualche lavoretto in più ma di conoscere una tematica che non dico ignorassi ma che non conoscevo a fondo

In un mercato delle costruzioni in continuo fermento, non solo devi essere sempre al passo con i tempi ma in caso di contestazione comunque devi essere in grado di ribattere alla contestazioni, conoscere è potere. Alla fine non ho mai fatto certificazioni energetiche , un pò perchè il mercato della mia zona è andato tanto tanto giù negli ultimi tempi, ma mi è molto servito per capire cosa comportava in termici economici, il risparmio che poteva permettere ecco perchè dellami scelta. Un tecnico per definirsi tali deve avere conoscenze teoriche e pratiche che possono risolvere i problemi o comunque proporre soluzioni differenti. Questo è quello che penso io.

In zona D Luigi, Biella non è come Roma zona (non ricordo se siete in zona A o B).
Il fatto è che avendo una zona climatica molto più favorevole e meno soggetta a sbalzi temici (da noi la temperatura magari esterna magari raramente super i 38-39° in estate, ma in inverno può scendere tranquillamente sotto i -10° anche per giorni, difficile che a Roma si registrino temperature simili. Il record da noi è stato il -17 di qualche anno fa. Capisci che con questi sbalzi temici devi sei soggetto a consumi nettamente superiori di combustibile, per mantenere le stesse temperature che hai indicato tu.
 

Luigi Criscuolo

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Per Daniele: Roma è in zona C il riscaldamento per gli appartamenti privati è di 10 ore non consecutive al giorno, nell'enfasi di scrivere il mio precedente intervento ho scritto erroneamente D. Tre anni fa si è rotto un pezzo della pompa di circolazione siamo stati 3 giorni senza riscaldamento: nel mio appartamento, al terzo giorno, avevo ancora 19,3°. Tutto questo a conferma che a Roma far spendere i soldi per installare i contabilizzatori di calore sono un balzello e non una forma di risparmio energetico. Il risparmio energetico, nel mio caso, si fa riducendo di qualche grado la temperatura di mandata della caldaia.
 

effemme8

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Proprietario Casa
Tre anni fa si è rotto un pezzo della pompa di circolazione siamo stati 3 giorni senza riscaldamento: nel mio appartamento, al terzo giorno, avevo ancora 19,3°. Tutto questo a conferma che a Roma far spendere i soldi per installare i contabilizzatori di calore sono un balzello e non una forma di risparmio energetico. Il risparmio energetico, nel mio caso, si fa riducendo di qualche grado la temperatura di mandata della caldaia.

anche a me ... quasi stessa casistica, ma ho dovuto LOTTARE per i contabilizzatori : ci sono parecchi condomini che AMANO tener aperte le finestre quando fa caldo (con il riscaldamento acceso)...quindi era inutile "abbassare" la temperatura-caldaia - ma con i contabilizzatori, quest'anno, loro hanno pagato +900€ .... ed io -400 rispetto a quando non li avevo....
 

Daniele 78

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Luigi da quello che so io, il problema delle zone C, ma anche A B non è tanto il riscaldamento invernale, anche se ha il suo peso ma il raffrescamento estivo. Infatti i picchi di energia richiesti dall'ENEL non li hai più in inverno ma in estate (condizionatori, ventole,dcc) molti vecchi condizionatori sia con centrale sia il classico split a parete hanno un consumo incredibile di energia. Un edificio in una zona calda come il meridione d'Italia (non isolato) spesso ne ha uno (giustamente) per abbattere la calura all'interno.

Ho fatto una semplice prova, qui da me a Biella nel cantiere che ho quasi ultimato (isolato) cat. B. Giornata di agosto tempertura esterna di 33° (così mi indicava il termometro dell'auto quando sono arrivato), ho portato un termometro ) oregon scientific)all'interno del fabbricato, e la temperatura è scesa a 26 gradi.

Da notare è che il fabbricato era ancora sprovvisto di serramenti, in quanto avevamo appena finito di piastrellare e di stuccare i pavimenti. Questo risultato (una diminuzione di soli 7°) senza serramenti te lo sogni con qualsiasi edificio esistente e non coibentato nella mia zona.

Ho voluto fare una prova con tutto l'edificio chiuso con finestre con vetri basso emissivi e la differenza dall'esterno è scesa di altri 2,5 gradi, il tutto senza climatizzazione, con le classi energetiche migliori A e B non serve il climatizzatore, ne neanche le ventole e gli split.

Ora, tanto per far capire la differenza, io ho l'ufficio e convivo in un condominio metà anni 40 circa mai ristrutturato a livello energetico e d'estate quando la temperatura è di 30 gradi dentro ne ho 26/27 facendo girare tutta la giornata il pinguino (consuma tanta di quell'energia che fa paura e dalle bollette lo vediamo), tuttavia il beneficio che ne traggo è sensibilmente inferiore da fatto di avere un edificio coibentato.


Nella mansarda dove convivo ho ben 2 split, ma non posso farne a meno perché quando fuori ho 30 gradi ne ho altrettanti dentro (rilevato con termometro), praticamente vivo in un forno. Io sarei anche disposto a contribuire economicamente per migliorare la situazione, ma esssendo in condominio, dovrebbero esserlo altrettanto tutti, e visto che per spese molto molto più piccole son sempre saltate fuori tante e troppe parole, in assemblea non l'ho mai proposto.

Naturalmente bisogna sempre valutare caso per caso, la situazione, ma stando a quello che ho provato e sto provando io direttamente operando nel settore, la stragrande maggioranza degli edifici avrebbe bisogno di cure particolari.

Sta molto alla sensibilità degli amministratori , i 4 che conosco io personalmente io, sono molto poco e mal informati sulla tematica energetica (magari altri sono nettamente meglio e non discuto), e siccome sono quelli che oltre a tenere la contabilità del condominio son quelli che dovrebbero pure guidare i condomini in scelte oculate ed investimenti che migliorano la funzionalità lo stabile abbattendo le spese di gestione. Ovviamente non avendo una preparazione molto approssimativa (parlo sempre di quelli che conosco) non possono neanche pensare a certi interventi.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
anche a me ... quasi stessa casistica, ma ho dovuto LOTTARE per i contabilizzatori : ci sono parecchi condomini che AMANO tener aperte le finestre quando fa caldo (con il riscaldamento acceso)...quindi era inutile "abbassare" la temperatura-caldaia - ma con i contabilizzatori, quest'anno, loro hanno pagato +900€ .... ed io -400 rispetto a quando non li avevo....

Anche i contabilizzatori fanno la loro parte, più che atro sono dei meri indicatori su chi consuma di più e meno. Mettendo in risalto appunto chi ha un uso sprovveduti del riscaldamento queste le prime volte pagheranno molto poi a forza di vedere che pagano così in più inizieranno a non spalancare le finestre e contribuiranno ad abbassare l'energia dello stabile. Fatto su larga scala questa buona pratica contribuisce da una parte a ridurre il consumo dell'Italia di gas ,elettricità e petrolio
(riduciamo la nostra dipendenza dall'estero per l'energia che ancora oggi vale più dell'80%.) quindi miglioriamo il nostro portafoglio, e riduciamo l'anidride carbonica in atmosfera responsabile dei cambiamenti climatici degli ultimi trent'anni.

Sicuramente in assenza anche tu come tutti pagavi il riscaldamento sulla base dei millesimi di proprietà e non sull'effettivo consumo.

Il problema di pagare sui millesimi e non sul consumo per le proprietà impone una divisione a mio modo di vedere iniqua.

Non vuol dire che un appartamento più grande per forza sia soggetto ad un consumo più elevato di energia ma dipende sempre dall'USO dell'abitazione.

Difficile molto difficile che l'appartamento di una famiglia anche di 4 persone che lavorano tutto il giorno abbiano consumi superiori rispetto ad un appartamento dove vi abita magari l'anziana pensionata. Al massimo le differenze grandi a sfavore della famiglia si avranno nel Week end (sabato e domenica se non lavorano nei centri commerciali aperti anche nei fine settimana),ma in tutti gli altri giorni quando tutti lavorano sicuramente in casa tutto o quasi è spento.

lasciamo stare i casi poi di chi a caldo e apre le finestre, o di chi fa alzare al massimo la caldaia per girare in casa in canottiera che sono proprio assurdi e dispendiosi.

Anche i cronotermostati (che possono essere utilizzati per accendere il riscaldamento in nostra assenza) se regolati decentemente, al nostro ritorno a casa oltre a farci trovar il caldo ci possono aiutare ad utilizzare solo ciò che necessita e nulla più.
 

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