Un giocatore

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Proprietario Casa
si se vuoi avere un c/c con quella banca. Sembra che la banca presso la quale tu hai il c/c abbia accettato le tue condizioni di deposito e managemente dei tuoi soldi.
Nessuna banca mi ha mai costretto a firmare un contratto di deposito o simile. L'ho firmato senza alcuna costrizione.
Sto però pensando all'introduzione massiccia del baratto allo scopo di abolire il danaro.
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
a questione "valuta" poteva (e presumo ancora) essere oggetto di trattativa.
La cosa è comunque risibile e trascurabile...fra un assegno "in mano" e una "promessa" (te li mando entro 30gg) ...preferisco decisamente il primo.
L'ultima "promessa" è già in "ritardo" di 11 gg. e posso citare altri casi dove la cosa è durata mesi!!!
4gg. di valuta sfavorevole...ci farei la firma pur di avere assegni alla data di scadenza pattuita.
E' chiaro che con i tassi correnti, 4 o 20 giorni di valuta non cambiano la sostanza, ma il mio ragionamento è che non mi piace l'utilizzo dell'assegno come mezzo di pagamento in tempi come il nostro in cui persino un bambino dell'asilo ha uno smartphone che ti permette di fare operazioni bancarie. L'assegno lascia ampi spazi di manovra che, almeno temporaneamente, possono servire per "coprire" qualche operazione poco lecita o comunque irregolare.
A proposito di assegni, a luglio 1985 mi capitò un fatto (che non ha alcuna analogia o attinenza con la presente discussione). In quell'anno lavoravo al Sud come direttore Amministrazione Finanza e Controllo di una società appartenente ad un Gruppo Industriale del Nord Italia, a sua volta controllato da una multinazionale americana, che forniva impianti per il material handling (catene di montaggio) a grossi complessi industriali. incluse tutte le case automobilistiche del mondo e ad altri settori industriali. Tra i nostri clienti c'era una nota casa produttrice di grandi elettrodomestici che faceva fatica a pagarci le fatture.
Come già accennato, nel mese di luglio 1985 mi recai con il direttore generale presso la sede del cliente per un incontro con il loro direttore finanziario. Dopo lunga discussione e spiegazioni varie il direttore finanziario ci propose di consegnarci un assegno bancario da Lit 180 milioni, a condizione però di portarlo all'incasso non prima del 30 settembre Io , conoscendo la loro situazione, mi rifiutai categoricamente di accettarlo, nonostante i mugugni del direttore generale che invece era favorevole.
Ci congedammo con un nulla di fatto.
Qualche giorno dopo il ritorno dalle ferie, esattamente il 3 settembre 1985 il Governo decretò l'amministrazione straordinaria.legge Prodi, con immediato congelamento di tutti i debiti.
Qualche tempo dopo ci fu un altro decreto che introduceva la possibilità di "spesare" a quote o anche integralmente in un unico esercizio l'ammontare del credito congelato. In pratica significava che non avremmo mai più visto un centesimo. Ci rimettemmo 1,5 Miliardi..
Non faccio i nomi ma quel produttore di elettrodomestici, il cui marchio è ancora in commercio, venne praticamente regalato ad un altro noto gruppo del settore, con sede sulle coste adriatiche.
Il "salvatore", guarda caso oltre ad occupare la massima rappresentanza imprenditoriale, era anche un noto politico. Successivamente arrivarono gli americani, gli stessi che in questi giorni stanno tentando di smantellare lo stabilimento.
Devo uscire e non ho tempo per correggere eventuali, anzi direi certi, refusi e altri errori.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
1)... a luglio 1985 ...



2)Qualche tempo dopo ci fu un altro decreto che introduceva la possibilità di "spesare" a quote o anche integralmente in un unico esercizio l'ammontare del credito congelato. In pratica significava che non avremmo mai più visto un centesimo. Ci rimettemmo 1,5 Miliardi..

1)Con i tassi dell' epoca per certe cifre potevi anche andare a incassare nell'agenzia di emissione l' importo (fatto più volte).

2)In cosa sarebbe cambiata la storia fra un assegno cabriolet e una promessa di bonifico?
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
2)In cosa sarebbe cambiata la storia fra un assegno cabriolet e una promessa di bonifico?
Gli sviluppi erano imprevedibili: la promessa era solo una promessa. Accettare un assegno postdatato, appartenendo ad un gruppo americano ed essendo soggetti alla revisione del bilancio da parte della Coopers & Lybrand avrei dovuto giustificare la presenza in cassa di un titolo con data posteriore rispetto al decreto di amministrazione straordinaria, praticamente uno stato di coma aziendale, pertanto inesigibile. Certi comportamenti sono inaccettabili da parte degli yankees, e soprattutto da parte mia. Tieni presente inoltre che io ho cominciato a lavorare con la Firestone Tyres (ora Bridgestone), dove sono stato per due anni.
 

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