disperat01

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Buongiorno
mi rivolgo a voi nella speranza di trovare un aiuto e una dose di speranza che mi possa aiutare ad andare avanti con questa difficile situazione.
Ho comprato casa circa 3 anni fa e dopo aver effettuato lavori di ristrutturazione e aver tinteggiato tutta casa (65mq circa) dopo neanche un anno (circa 2 anni) !! inizio a notare macchie sui muri e soffitto provenienti dall'appartamento soprastante.

Informo immeditamente amministratore e proprietario (non residente) e da qui inizia il mio calvario:

l'appartamento è in affitto e pare che l'inquilina dopo qualche mese è sparita non pagando più l'affitto

Continuo a sollecitare proprietario e amministratore ma nessuno riesce a mettersi in contatto con l'inquilina (straniera)

Dopo quasi due anni (21 mesi circa) dalla prima comunicazione la situazione è sempre la stessa: nessuno si fa vivo (non ho mai ricevuto una comunicazione da parte del proprietario) e il danno peggiora sempre più. Preciso che il danno è presente in 4 stanze su 5 del mio appartamento e in un locale (bagno) la situazione è gravissima: intonaco completamente rovinato, presenza di muffa.

Sempre cortesemente sollecito il proprietario ma nulla succede fino a quando non ricevo risposta alla mia ennesima richiesta che il caso è sottoposto a un legale ed è in atto procedura di sfratto. (questo 5 mesi fa)

Ora vi chiedo, oltre un supporto morale, perchè davvero sono totalmente demoralizzato e inerme (oltre che ignorante in materia) e vorrei cercare di capire quale iter seguire per risolvere una volta del tutto la situazione.

Devo rivolgermi a un legale per essere tutelato come mi spetta? Io vorrei evitare anche per problemi economici ma davvero comincio ad aver paura per la mia salute vista la presenza di muffe e il fatto di avere casa totalmente rovinata e non poter far nulla è davvero allucinante.

Il problema attuale non è cercare ne convincere il proprietario della sua responsabilità (che poi c'è l'assicurazione) ma il fatto che io non posso sistemare i muri fino a quando non verificano la natura della perdita e sistemino una volta per tutte. E questo va fatto nel suo appartamento che è inutilizzabile in attesa di sfratto.... giustamente se il proprietario non può far fare i lavori nel suo appartamento io non posso sistemare i danni da perdita....


Ho l'umore sotto i piedi... spero di trovare un'ancora di salvataggio.

Saluti e grazie per tutta la vostra disponibilità
 
intanto che cerchi di trovare una soluzione con il proprietario, onde evitare l'aggravarsi della situazione (alla lunga i ferri del solaio si gonfieranno di ruggine e probabilmente si sfondelleranno le pignatte oltre che l'intonaco, la tempistica varia dalla tipologia di solaio e dalle tecniche costruttive), avete pensato di chiudere il rubinetto dell'acqua dell'appartamento, visto che tanto è sfitto? così almeno dovresti riuscire a prendere un'pò di tempo ed evitare il peggiorarsi della situazione. Accertati con chi di dovere (amministratore o con qualche altro inquilino o il costruttore) che sia possibile escludere dal circuito condominiale solo quell'unità evitando di togliere l'acqua agli altri. Ovviamente non ti parlo dei collettori interni all'abitazione, ma quello posto all'esterno. Così facendo una volta che si svuoterà la sezione di tubatura dell'appartamento con la perdita, non dovrebbe scendere più acqua fino a quando il rubinetto di arresto non verrà riaperto.
 

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