raffaelemaria

Membro Assiduo
Professionista
In base a quale "supposizione" o certezza biae67 dice che il posto auto è di sua proprietà? da dove lo deduce se nel rogito non se ne parla? Ha errato il notaio?
 

adimecasa

Membro Storico
Professionista
E tu come ti sei accorto di essere proprietario? da quali documenti desumi di essere proprietario
Raffaelemaria mi ha anticipato la risposta
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Cosa vuol dire accertamento catastale? O è saltato fuori da una ricerca svolta in catasto e allora doveva apparire anche nel rogito, o è stato fatto un accertamento da parte del catasto, il che è illogico. A che titolo potava fare un accertamento se lo spazio in discussione, altro non è che un tratto del cortile con della ghiaia, adibito a posto auto, probabilmente dai confini incerti. Perlomeno, questa è l'idea che mi sono fatto leggendo gli interventi di biae67. Che l'interessato sia più chiaro.
 

biae67

Membro Attivo
Proprietario Casa
salve a tutti. scusate se il liguaggio non è corretto! cerchero di fare attenzione!!!..
tornando all'argomento... è una storia un pò lunga e complessa.. con una serie di errori commessi anche dal notaio,geometra e catasto...
comunque il' documento che dice che sono il proprietario l'ho ritovato presso la conservatoria del registro,ossia il primo atto di acquisto dall'impresa di costruzione al venditore, dove purtroppo il documento ritrovato ha gli stessi numeri di mappa e subalterni, ma la planimetria non corrisponde..... l'errore delle planimetria non corrispondenti è dovuto al fatto che circae 45 anni fa in sede di registrazione al catasto il mappale è stato translato,,, invertendo le proprieta rispettive,,,, attribuendomi uno spazio condominiale anziche lo spazio di pertinenza......
dell'errore è stato informato il catasto,, in quanto le planimetrie del mio atto non corrispondevano con il primo atto di compravendita ,,, e dopo qualche ora di ricerca si sono accorti di aver commesso l'errore di translazione delle planimetrie,,,,
suggerendomi che con una semplice richiesta di correzione avrei potuto sistemare l'errore commesso dal catasto e sistemare quindi solo la parte catastale in conformita all'atto di acquisto...
a complicare le cose ci ha pensato il vicino ..... con la storia che vi ho gia raccontato!!! tutta la documentazione è in mano ad avvocato,, che al momento mi ha indicato la strada della causa,, ma visto l'ampiezza di questo piccolo posto auto cira 10 mq non sò se è il caso intraprendere una causa con i tempi e costi,,, indefiniti.. oppure riprendere il possesso di quanto mi è stato sottratto,,, in maniera lecita e alternativa ..... senza ritrovarni dalla parte del torto.... la vicenda ora è completa....
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Dopo aver letto il tuo intervento, sono ancora più confuso di prima. Un consiglio, prima di intraprendere una causa dall'esito incerto, ti consiglio di rivolgerti ad un professionista, "topo di catasto", generalmente i più indicati sono i geometri con tanta esperienza. Le sue ricerche ti chiariranno ogni dubbio.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
il' documento che dice che sono il proprietario l'ho ritovato presso la conservatoria del registro,ossia il primo atto di acquisto dall'impresa di costruzione al venditore, dove purtroppo il documento ritrovato ha gli stessi numeri di mappa e subalterni, ma la planimetria non corrisponde.....
Il registro della conservatoria è lo strumento che avvalora la tua proprietà quindi prima di tutto devi sistemare questo: cioé deve esserci la corrispondenza tra quanto c'é sulla carta e quanto è stato venduto.

suggerendomi che con una semplice richiesta di correzione avrei potuto sistemare l'errore commesso dal catasto e sistemare quindi solo la parte catastale in conformita all'atto di acquisto...
Questa è anche una cosa da fare ma solo per una regolarità burocratica.

Se fai una causa tu puoi arrogarti il diritto di proprietà solo se è comprovato dalla conservatoria dei registri immobiliari altrimenti.... ciccia
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Evidentemente l'indagine storica va svolta contemporaneamente, sia in catasto, che in conservatoria. Come dice giustamente Luigi Criscuolo il risultato di quest'ultima è determinante.
 

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