Questo è il caso: uno dei due coniugi decide di separarsi, l'altro non è d'accordo, ma non per amore, soltanto per convenienza (il sentimento era finito da tempo). Non ci sono figli, marito e moglie percepiscono uno stipendio equivalente quindi il giudice rigetta la richiesta di assegnazione della casa del coniuge lasciato. Quello che voleva separarsi chiede che la casa (non c'è mutuo, già interamente pagata) venga messa in vendita ed ognuno dei due si riprenda la propria parte (comunione dei beni) ma l'altro fa ostruzionismo, non vuole accordarsi, temporeggia. Nel frattempo il coniuge promotore della separazione sta in affitto.
Al di là di considerazioni di ordine morale (non sempre chi ha preso la decisione è quello "cattivo", ma soltanto quello che ha avuto il coraggio di guardare in faccia alla realtà), che modalità vengono attuate in questi casi? Il giudice gli fa mettere all'asta la casa? Quali sono i costi? Ed i tempi? Poichè il giudice, quando ha ratificato la separazione, ha rigettato la richiesta di assegnazione della casa del coniuge lasciato, l'altro gli può chiedere un rimborso per le spese di affitto che sta sostenendo, anche per stimolarlo ad una più rapida definizione della questione?
Grazie a chi saprà darmi un po' di informazioni, un saluto
Al di là di considerazioni di ordine morale (non sempre chi ha preso la decisione è quello "cattivo", ma soltanto quello che ha avuto il coraggio di guardare in faccia alla realtà), che modalità vengono attuate in questi casi? Il giudice gli fa mettere all'asta la casa? Quali sono i costi? Ed i tempi? Poichè il giudice, quando ha ratificato la separazione, ha rigettato la richiesta di assegnazione della casa del coniuge lasciato, l'altro gli può chiedere un rimborso per le spese di affitto che sta sostenendo, anche per stimolarlo ad una più rapida definizione della questione?
Grazie a chi saprà darmi un po' di informazioni, un saluto