Dato il tenore delle domande, ti suggerirei caldamente di evitare il fai da te.
Già fare una proposta d’acquisto tra privati è abbastanza inutile, visto che è una modalità che si usa quando c’è un mediatore, e quindi le parti non si incontrano direttamente: voi invece potete discutere di ogni aspetto, darvi una bella stratta di mano, e poi far predisporre nel giro di un paio di giorni da un professionista un bel contratto preliminare, che firmerete in contemporanea.
In ogni caso, di solito si tratta di “deposito fiduciario”, quando l’assegno sta nelle mani dell’agente in attesa di risposta alla proposta; se questa viene accettata (e comunicata al proponente l’accettazione), il contratto preliminare è concluso, e l’assegno viene consegnato al venditore a titolo di caparra.
Nel vostro caso, da privati, come detto non ha senso la proposta/accettazione: quando firmerete, l’acquirente consegnerà l’assegno di caparra direttamente al venditore: a rogito, tale importo sarà scalato dal prezzo (esempio con prezzo 100: caparra consegnata 10, saldo al rogito 90) .
Solo se esiste una somma consegnata al venditore è definita contrattualmente caparra, il venditore sarà tenuto a rendere il doppio, se non si procede alla vendita per responsabilità sua: viceversa, è l’acquirente che perde tale somma.
Che documenti dovrei farmi dare dal venditore prima di firmare la proposta di acquisto: documento d'identità, CF, visura catastale, planimetria catastale, prospetto spese condominiali, che altro? Grazie.
Farti assistere. Fai da te pericoloso.