MARIA TERESA68
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Ciao a tutti. In marzo ho stipulato un contratto preliminare per l'acquisto di parte di un villino degli inizi del '900 a roma che fino ad un anno fa era un'abitazione monofamiliare. uno dei due eredi ha deciso di vendere la sua parte,e per la precisione il giardino, il piano seminterrato, il piano terra ed un piano ammezzato ricavato negli anni '60 dal piano terra, alto piu' di 5 metri. Avendo compreso che la situazione catastale era piuttosto complicata e fumosa, ho incaricato un tecnico di procedere ad accertamenti approfonditi, rilevando che il piano ammezzato non e' stato completamente condonato negli anni e non e' piu' condonabile a causa dell'altezza dei soffiti, m 2,60. Siccome per lo stesso motivo una stanza, non piu' condonabile, era gia' stata eliminata, e quindi non compromessa, e per la quale avevo ottenuto una riduzione del prezzo, a questo punto non intendo piu' ottenere una semplice riduzione del prezzo proporzionale ai metri quadri "spariti" ma ritengo di avere il diritto di ottenere uno sconto superiore, anche perche' l'alternativa e' il recesso dal contratto. La parte venditrice mi ha comunicato che e' disposta a discutere una riduzione di prezzo ma fino ad un certo punto. L'arma principale che ho in mano e' la caparra confirmatoria. Volevo chiedere: ma il raddoppio e' automatico e si ottiene come? si va in causa con il venditore o non ce n'e' bisogno?si puo' anche chiedere un risarcimento danni? Nel frattempo ho venduto la mia casa e mi sono trasferita in una in affitto con tutta la famiglia. Grazie in anticipo dell'aiuto!!