Buonasera,
Chiedo gentilmente, se possibile, una risposta al seguente quesito
Sono proprietaria di terreni agricoli in Sardegna (ereditati nel 2004 dai miei genitori) esenti da IMU perché ricadenti in Zona Montana, soggetti tuttavia ad IRPEF (dominicale e agraria).
Detti terreni non sono affittati, sono incolti e non lavorati da nessuno da circa 45 anni, ovvero da quando mio padre smise di fare l'agricoltore diretto per limiti di età e pensionamento.
Io sono emigrata dalla Sardegna da circa 55 anni, dei quali cinque all'estero e fino ad oggi in Lombardia.
La mia quota parte di questi terreni (siamo diversi fratelli e la proprietà è ancora indivisa e nessuno di noi è in Sardegna) l'ho sempre dichiarata nella mia dichiarazione dei redditi, assistita da un Ciaf. A questi ho sempre chiesto quanto mi costassero in tasse questi terreni, ma non mi è mai stata data una risposta certa. Mi hanno sempre risposto che era molto difficile per loro risalire ai calcoli perché questi li fa automaticamente il programma, mica loro... ma comunque trattandosi di terreni sfitti e non lavorati da nessuno, la cifra era sicuramente irrisoria.
Mi sono accontentata della risposta anche perché in effetti non avevo mai sborsato nulla, anzi avevo sempre dei bei crediti: prima per gli interessi passivi del mutuo trentennale per l'acquisto della mia prima casa, poi per la ristrutturazione della stessa e bonus mobili, poi per il rifacimento del tetto, poi anche per spese sanitarie, etc. etc... Perciò non mi sono mai resa conto di quanto i terreni mi costassero in tasse.
Quest'anno il Caf mi ha detto che dovevo pagare 150 euro subito e poi 130 euro a settembre di acconto per il prossimo anno.
A questo punto sono andata in crisi e ho chiesto di spiegarmi bene il perché dovessi pagare questi soldi. E così è saltato fuori che le spese sanitarie di cui avevo diritto al rimborso non erano sufficienti per coprire le tasse da me dovute per i terreni, IRPEF Dominicale e IRPEF Agraria.
Ora la mia domanda è:
Posto che da questi terreni non ricavo alcun reddito in quanto abbandonati da più di quarant'anni, sono sfitti e liberi in tutti sensi perché non sono nemmeno recintati e quindi possono andarci tutti, animali e umani; mi chiedo dunque se sia plausibile che oltre a pagare l'IRPEF e per il reddito dominicale (possesso) io debba pagare anche per il reddito Agrario (attività agricole produttive di reddito - TUIR Art. 32)
attività che certamente in quei terreni non vengono svolte da nessuno, e quindi reddito che non c'è !
Il Caf mi ha risposto "Sì, lo dice il TUIR art. 32".
Io l'italiano lo conosco bene e non mi pare proprio che il TUIR dica così. Dice invece che il reddito agrario è derivante dall'attività agricola esercitata col terreno. Pertanto tale reddito è da indicare da parte di chi esercita attività agricola.
Grazie infinite a chi mi potrà dare un parere con una certa contezza (indicando una norma o documento di prassi dell'Agenzia delle entrate che sostenga che il reddito agrario sia da denunciare anche in assenza di attività agricola).
Chiedo gentilmente, se possibile, una risposta al seguente quesito
Sono proprietaria di terreni agricoli in Sardegna (ereditati nel 2004 dai miei genitori) esenti da IMU perché ricadenti in Zona Montana, soggetti tuttavia ad IRPEF (dominicale e agraria).
Detti terreni non sono affittati, sono incolti e non lavorati da nessuno da circa 45 anni, ovvero da quando mio padre smise di fare l'agricoltore diretto per limiti di età e pensionamento.
Io sono emigrata dalla Sardegna da circa 55 anni, dei quali cinque all'estero e fino ad oggi in Lombardia.
La mia quota parte di questi terreni (siamo diversi fratelli e la proprietà è ancora indivisa e nessuno di noi è in Sardegna) l'ho sempre dichiarata nella mia dichiarazione dei redditi, assistita da un Ciaf. A questi ho sempre chiesto quanto mi costassero in tasse questi terreni, ma non mi è mai stata data una risposta certa. Mi hanno sempre risposto che era molto difficile per loro risalire ai calcoli perché questi li fa automaticamente il programma, mica loro... ma comunque trattandosi di terreni sfitti e non lavorati da nessuno, la cifra era sicuramente irrisoria.
Mi sono accontentata della risposta anche perché in effetti non avevo mai sborsato nulla, anzi avevo sempre dei bei crediti: prima per gli interessi passivi del mutuo trentennale per l'acquisto della mia prima casa, poi per la ristrutturazione della stessa e bonus mobili, poi per il rifacimento del tetto, poi anche per spese sanitarie, etc. etc... Perciò non mi sono mai resa conto di quanto i terreni mi costassero in tasse.
Quest'anno il Caf mi ha detto che dovevo pagare 150 euro subito e poi 130 euro a settembre di acconto per il prossimo anno.
A questo punto sono andata in crisi e ho chiesto di spiegarmi bene il perché dovessi pagare questi soldi. E così è saltato fuori che le spese sanitarie di cui avevo diritto al rimborso non erano sufficienti per coprire le tasse da me dovute per i terreni, IRPEF Dominicale e IRPEF Agraria.
Ora la mia domanda è:
Posto che da questi terreni non ricavo alcun reddito in quanto abbandonati da più di quarant'anni, sono sfitti e liberi in tutti sensi perché non sono nemmeno recintati e quindi possono andarci tutti, animali e umani; mi chiedo dunque se sia plausibile che oltre a pagare l'IRPEF e per il reddito dominicale (possesso) io debba pagare anche per il reddito Agrario (attività agricole produttive di reddito - TUIR Art. 32)
attività che certamente in quei terreni non vengono svolte da nessuno, e quindi reddito che non c'è !
Il Caf mi ha risposto "Sì, lo dice il TUIR art. 32".
Io l'italiano lo conosco bene e non mi pare proprio che il TUIR dica così. Dice invece che il reddito agrario è derivante dall'attività agricola esercitata col terreno. Pertanto tale reddito è da indicare da parte di chi esercita attività agricola.
Grazie infinite a chi mi potrà dare un parere con una certa contezza (indicando una norma o documento di prassi dell'Agenzia delle entrate che sostenga che il reddito agrario sia da denunciare anche in assenza di attività agricola).