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User_59259

Ospite
Buongiorno,

Grazie a chi mi vorrà rispondere. Sono in ansia per una questione che mi leva davvero il sonno. Nell'anno 2021 mi sono sposata e, come molti, avevo risparmiato in contanti per farlo. Ho anche richiesto una cessione del quinto decennale ricevendo quindi una bella somma che ho usato, come i contanti versati in più volte, circa una decina di versamenti sotto i 2000 euro e due sopra, nel mio conto personale principalmente per pagare la carta di credito, mezzo con cui di solito pago ovunque. Il mio tenore di vita quindi per la sola annualità 2021 potrebbe risultare sopra le mie possibilità. Sono lavoratrice dipendente da oltre dieci anni,nessun reddito irregolare, nessuna proprietà immobiliare o spese tipo auto, moto o immobili. Diciamo che per il matrimonio ci siamo regalati un po' di leggerezza, qualche cena in più, dello shopping e simili oltre alle spese vere e proprie per il matrimonio. Prendo circa 32000 euro lordi all'anno. Ho paura di un accertamento generato dalle banche dati. Non credo la mia banca mi abbia segnalata perché per versamenti inferiori a 10000 euro al mese non credo però temo i controlli automatici. Come potrei giustificare la disponibilità dei contanti tenuti sotto al materasso per anni o provenienti da regali accumulati nel tempo? Mi manca solo una multa. In quel caso la potrei dilazionare?
In quanto potrebbe arrivare questo avviso di accertamento?

Credo proprio di aver peccato di ingenuità.
Avrei dovuto pagare in contanti e basta ma per non portarmeli dietro li ho versati anche se poco a poco.

😢
 
Come potrei giustificare la disponibilità dei contanti tenuti sotto al materasso per anni o provenienti da regali accumulati nel tempo?

Puoi solo dire che sono donazioni, le quali però sono assoggettate a tassazione, in particolare le donazioni da amici. Tra l'altro dovevi sposarti, quandi la cosa è anche credibile, molta gente regala denaro, non volendo né scegliere il regalo, né selezionarlo dalla lista di nozze. Per le donazioni tra amici e altri soggetti non legati da alcun vincolo: l'imposta sulla donazione è pari all'8%.

In quanto potrebbe arrivare questo avviso di accertamento?

Non ne ho idea. Forse 5 anni.

Mi manca solo una multa. In quel caso la potrei dilazionare?

Lo chiederai quando e se riceverai una multa. Ormai quel che è fatto è fatto, inutile fasciarsi la testa prima di esserti fatta male, no? Attendi l'eventuale avviso di accertamento, e poi - consigliandoti coi familiari - valuterai il da farsi.

Per un'altra volta, ricorda che se fai un secondo lavoro e ti fai pagare in contanti, non devi MAI versare troppo contante sul conto corrente, perché scattano dei sistemi automatici di controllo. Lo puoi usare per fare la spesa (che ancora non è tracciata, a patto che non passi la carta fedeltà ovviamente), per fare benzina (anche qui se paghi in contanti non c'è traccia che hai fatto benzina), per acquistare nei negozi beni e servizi vari.
L'unico errore da non fare è liberarsi del contante versandolo nel conto corrente, in special modo se questo contante non era originariamente tuo, ma è stato affidato a te quale controprestazione di un bene o un servizio che hai fornito.
 
Nell'anno 2021 mi sono sposata e, come molti, avevo risparmiato in contanti per farlo. Ho anche richiesto una cessione del quinto decennale ricevendo quindi una bella somma

Tra l'altro se sono questi i comportamenti di cui hai paura, non vedo di cosa ti stai preoccupando. Tu dici "ho risparmiato in contanti". Ma risparmiare in contanti significa che prelevi all'atm postale e bancario e ti tieni i soldi in casa, ma questi prelevamenti sono tracciati, quindi nulla di strano, erano soldi tuoi e li hai trasformati da virtuali a reali prelevandoli al bancomat.

Poi dici: "ho chiesto una cessione del quinto decennale". OK, ma questi soldi mica te li hanno dati in contanti, voglio sperare! Te li hanno messi su un conto corrente, quindi anche questi soldi sono tracciati e non devi avere paura né di prelevarli, né di spenderli.

Al massimo fatti una foto di tutti gli scontrini bancomat per poter dimostrare che il contante che hai (da oggi in poi) è uscito dal tuo conto corrente e non venuto da chissà dove.

L'unico caso in cui può scattare un accertamento è, ad esempio (un esempio adatto a una donna), se tu fai la sarta "in nero". Non ti limiti a fare rammendi ma confezioni e vendi anche abiti da sposa. In questo caso il tuo giro d'affari, in contanti e "in nero", può essere elevato. E' chiaro che in una situazione del genere non puoi andare a versare i soldi in banca, se ne accorgono che hai un secondo lavoro che ti frutta più del primo.

Prova a tenere sul serio un rigoroso bilancio, da oggi in poi, e segna su agendina quali soldi sono "ufficialmente" tuoi e quali invece ti sono stati affidati in cambio di un bene o servizio da te prodotto o fornito.
Solo il denaro guadagnato "in nero" non può essere versato sul conto corrente, perché ovviamente il sistema automatico capisce che non era tuo, da qui scatta l'accertamento perché si presume che tu abbia altri redditi che non dichiari.
 
Grazie a tutti delle risposte. Io sono preoccupata che possano contestarmi i versamenti. Anche volendo fare un secondo lavoro non potrei. Lavoro full time a 50 km da casa esco alle 8 e torno alle 21, dovrei farlo di notte 😱 apparte gli scherzi. Nessuna irregolarità. Sono soldi miei c'è ingenuamente ho versato a necessità per pagare la carta di credito. La cessione del quinto ovviamente mi è stata data con bonifico. Non troverebbero nulla anche indagando, seguendomi o perquisendo casa. Sono soldi prelevati e raccolti nel tempo (ma tanti anni tra l'altro). Dovevamo sposarci molti anni fa ma poi per vari motivi abbiamo rimandato quindi ho avuto tempo di tenerli in casa. Per capire che non ho un secondo lavoro basta fare un confronto con gli anni precedenti o anche banalmente con il 2022 in cui tutta questa disponibilità non ci sarà
 
Io sono preoccupata che possano contestarmi i versamenti.
Sono soldi prelevati e raccolti nel tempo (ma tanti anni tra l'altro).

In ogni caso, ormai quel che è fatto, è fatto. Inutile vivere nell'ansia per 5 anni. Alla peggio se ti chiedono la provenienza del denaro, dirai che sono donazioni da amici visto che ti dovevi sposare. Ci sta, perché casualmente poi ti sei sposata per davvero. Ricorda comunque che dal 1° Gennaio 2022 il limite alle operazioni in contante è 999 Euro, e quindi non fare più versamenti di denaro sui conti correnti se è denaro che hai guadagnato facendo un secondo lavoro e incassandolo, in contanti, in nero: coi controlli che ci sono oggi, denaro così puoi solo "farlo girare", ossia spenderlo per acquistare, in modo non tracciato, beni e servizi. Una volta potevi accumularlo nel conto e diventare milionaria, oggi non più, devi far girare i soldi senza ovviamente farti tracciare. Eventuale altro denaro contante che hai ancora in casa, non puoi più versarlo nel conto corrente se non riesci a dimostrarne in modo inoppugnabile la lecita provenienza: la scusa che sono soldi che metti nel porcellino di coccio da quando avevi 5 anni, non regge.
Io dico che puoi stare tranquilla, poi quando arriverà un accertamento, non sarà la fine del mondo! Sarebbe peggio togliersi un dente del giudizio inferiore, te lo assicuro! Stai serena.
 
Ognuno ha le proprie paranoie.
Ma non capisco la logica di farsi retribuire in contanti, o prelevare dal conto , per mettere i risparmi sotto il materasso, e riversarli eventualmente sul conto per alimentare la carta di credito con cui si fanno le spese.
Comunque il passato … è passato.
 
Buongiorno. Io non sono stata mai retribuita in contanti perché, lo ripeto, non lavoro in nero. Ognuno ha il suo modo di tenere sotto controllo le spese. Per me è meno incentivante avere il contante a casa perché dovrei prenderlo e uscire carica di banconote piuttosto che usare la carta. È un modo diverso di risparmiare. Poi sono stata ingenua a versarlo e su questo hai ragione. Sono preoccupata perché su internet se ne leggono di ogni, si parla di multe salatissime, vedi quei due sposi che su 9000 euro di buste versate sul conto, hanno dovuto pagare 4000 euro di multa. Certo lui lavoratore autonomo forse era già sotto controllo e questo magari non è il mio caso ma la paura ti viene. Ripeto per capire che non guadagno in nero è sufficiente fare il confronto con gli anni prima e quello dopo oltre che considerare che non ho acquistato Ferrari o Lamborghini. Però vai a capire come ragionano.
 
Se ti hanno. accreditato lo stipendio sul conto, i contanti che dopo tempo hai riversato risulteranno prelevati a suo tempo , sempre dal conto.
Poi hai ragione: va a capire come ragionano.

Io cambio l’auto dopo 20 anni almeno, in compenso ho sempre cercato di acquistare la casa dove mi dovevo trasferire, senza rivendere la precedente.
Per Agenzia delle Entrate sono uno schifoso possidente; chi invece cambia auto - suv- spider ogni due-tre anni è un benefattore dell’economia di mercato , e magari appare nullatenente.
Io sto bene con me stesso. Tu fa altrettanto: dormi la notte
 
per capire che non guadagno in nero
Per dimostrarlo all'Agenzia delle Entrate, nel caso di controlli, dovresti giustificare la provenienza dei contanti che hai versato sul c/c.

Hai scritto che si tratta di
regali accumulati nel tempo
Se non erano somme importanti e non superavano i limiti all'uso del contante vigenti negli anni passati, direi che puoi stare tranquilla.
Soprattutto se non sei un contribuente con partita IVA, quindi l'eventualità di un controllo è molto remota.
 

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