Debora4

Membro Junior
Proprietario Casa
Buona sera, capisco che ogni situazione sia diversa, ma chiedo, a chi come me si sta trovando nella situazione di voler aiutare il proprio locatario a venire fuori da questa situazione di crisi economica... di quanto ci si può permettere di ridurre l'affitto dato anche il fatto che lo stato a noi non riduce l'IMU e le spese di gestione immobile comunque ci sono?
Mi hanno chiesto di ridurre del 40 % ma a me sembra francamente molto...
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
E' difficile rispondere senza conoscere la situazione di quel locatario.
Ha dovuto cessare temporaneamente l'attività a seguito dei vari Dpcm e di conseguenza ricevuto ristori?
A mio parere occorre anche valutare se il conduttore può usufruire di aiuti statali e in quale misura.

ridurre del 40 %
Per quanto tempo? Solo per pochi mesi?
 

Debora4

Membro Junior
Proprietario Casa
E' difficile rispondere senza conoscere la situazione di quel locatario.
Ha dovuto cessare temporaneamente l'attività a seguito dei vari Dpcm e di conseguenza ricevuto ristori?
A mio parere occorre anche valutare se il conduttore può usufruire di aiuti statali e in quale misura.


Per quanto tempo? Solo per pochi mesi?

sì sì, si tratterebbe di ridurre per alcuni mesi, finché non riesce a riaprire quando passeremo in zona gialla...
sino ad ora ha sempre pagato puntuale, non so se sia riuscito a chiedere aiuti statali, ma sicuramente ha sofferto del lockdown prima e poi delle restrizioni degli ultimi mesi. Ora poi che siamo arancioni non riesce neppure a lavorare da metà dicembre praticamente.
Diciamo che è dura per tutti...
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
si tratterebbe di ridurre per alcuni mesi
sino ad ora ha sempre pagato puntuale,

In questo caso io acconsentirei alla richiesta, anche se una riduzione del 40% mi pare un po' eccessiva.
Prima però verificherei meglio la situazione: se il conduttore ha diritto a qualcosa fra i vari aiuti/ristori statali, se li ha chiesti e se li ha ricevuti.
L'Accordo riduzione canone deve essere registrato all'Agenzia delle Entrate, in modo che tu possa pagare le imposte solo sul canone (ridotto) concordato.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Ovviamente non c’è un parametro valido per tutti: sta alla negoziazione tra i contraenti e relative condizioni economiche.
Si legge che i ristori, ammesso che siano pervenuti, sono briciole ... gocce in mezzo al mare.
Da parte tua dipende se tale reddito sia per te vitale o accessorio.
L’offerta / richiesta del tuo inquilino non mi pare peregrina: quando si contratta tra due opposte aspettative, spesso ci si accorda a metà strada. Che può essere la metà del canone netto (circa come lui propone) o a metà tra nessuna riduzione e la sua proposta (20% ?). Poi dipende dai valori assoluti in gioco: per te I costi fissi sono solo IMU e quota di proprietà se i locali sono in condominio. Altre imposte sono proporzionali al reale reddito ( la riduzione va registrata con RLI.. per essere riconosciuta fiscalmente).

Personalmente se linquilino lo conosci e merita di essere aiutato (= conservato), credo che la riduzione, per essere efficace debba per questi mesi di mancato lavoro , orientarsi tra il 40 e 30%.
Forse meno non risolve nulla, di più diventa beneficenza
 

happysmileone

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Al mio inquilino che gestisce un affittacamere e che praticamente dal marzo 2020 ad oggi non ha potuto esercitare causa limitazioni Covid ho concesso uno sconto di circa il 60% fino a giugno 2021.
Rimane interamente a suo carico il condominio e le spese di riscaldamento centralizzato che non sono poche.
Ho fatto un conto e con il 40% percepito mi ripago l'IMU e l'IRPEF senza conseguire alcun guadagno ma neppure una perdita.
Al contrario se avessi fatto la causa di sfratto avrei dovuto attendere lo sblocco degli sfratti, sostenere le spesi condominio fino a trovare un altro conduttore cosa non semplice in questi tempi ..... ed iniziare un nuovo contratto 9+9 con rischio anche che il nuovo conduttore si dimostrasse inadempiente.
Ed ancora mi sembra giusto partecipare alle sue difficolta' visto che e' stato sempre puntuale nei pagamenti
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
mi ripago l'IMU e l'IRPEF senza conseguire alcun guadagno ma neppure una perdita.
Le tue considerazioni sono giuste.
Però a volte il locatore non può limitarsi a compensare i costi fissi dell'immobile, se il reddito da locazione per lui è importante o addirittura necessario.
Purtroppo non vi sono aiuti da parte dello Stato per i proprietari che si trovano l'immobile occupato da un inquilino che non può più pagare regolarmente a causa di questa lunga emergenza sanitaria.
 

happysmileone

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Comprendo. Comunque ci sono anche da valutare i costi per una causa di sfratto , lo sfratto bloccato se non erro fino a giugno, il fatto che diversi giudici abbiano accordato uno sconto del 40% al conduttore per mancata possibilita' di utilizzo del bene .... e per ultimo se il conduttore non ha i soldi con che cosa potra' pagare ? Dichiarera' fallimento e comunque non vedrai un euro ....
Cosi anche chi ha necessita' dell'affitto almeno recupera le spese.
E' lo Stato, lo sappiamo, che dovrebbe intervenire ......
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Però a volte il locatore non può limitarsi a compensare i costi fissi dell'immobile, se il reddito da locazione per lui è importante o addirittura necessario.
Anch'io avevo premesso che molto dipende da quanto il reddito da locazione è necessario per il locatore.

Ma questo aspetto conta fino ad un certo punto.

Quello che volevo intendere, in altre parole potrei riassumerlo così:
1) Se il conduttore non può più pagare si va incontro a dover dichiarare un reddito che di fatto non viene percepito. Le strade sono lo sfratto: che di questi tempi non è immediato, o la riduzione del canone, anche effettuata a posteriori, con cui assorbire la morosità maturata, in modo da non avere pure la beffa di pagare imposte su importi non incassati.

A conti fatti, la riduzione del canone forse salva un po' capra e cavoli.

Di quanto? Gli estremi sono chiari: se lo sconto è misero, non si risolve nulla e il conduttore si riterrà preso in giro (come coi ristori di briciole)
Se lo sconto è troppo elevato, si chiama far beneficienza.

Se partiamo dal principio di con-patire con l'inquilino e condividere i danni economici provocati dalle chiusure varie, il 40% di riduzione sembrerebbe farsene carico circa metà per uno, ipotizzando che il delta del 20% copra comunque le imposte IMU.
 

Debora4

Membro Junior
Proprietario Casa
Al mio inquilino che gestisce un affittacamere e che praticamente dal marzo 2020 ad oggi non ha potuto esercitare causa limitazioni Covid ho concesso uno sconto di circa il 60% fino a giugno 2021.
Rimane interamente a suo carico il condominio e le spese di riscaldamento centralizzato che non sono poche.
Ho fatto un conto e con il 40% percepito mi ripago l'IMU e l'IRPEF senza conseguire alcun guadagno ma neppure una perdita.
Al contrario se avessi fatto la causa di sfratto avrei dovuto attendere lo sblocco degli sfratti, sostenere le spesi condominio fino a trovare un altro conduttore cosa non semplice in questi tempi ..... ed iniziare un nuovo contratto 9+9 con rischio anche che il nuovo conduttore si dimostrasse inadempiente.
Ed ancora mi sembra giusto partecipare alle sue difficolta' visto che e' stato sempre puntuale nei pagamenti

Sì, ci ho pensato molto, anche a fronte dei suggerimenti ricevuti sopra, e concordo con te. Se un locatore non ti ha mai dato problemi, se ha pagato sempre puntuale, in questa situazione NERA nella quale comunque sarebbe anche difficile trovare da riaffittare ad altri, conviene andare incontro il più possibile. Grazie per la condivisione della tua esperienza.
 

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