basty

Membro Storico
Proprietario Casa
In conclusione:
Purtroppo l’Italia soffre di due malattie che si alimentano vicendevolmente.
Una è la mancanza di senso civico: trovare cavilli e fare i furbetti è uno sport nazionale
L’altra è la burocrazia che spesso induce la prima, e viceversa.
Con questo approccio, chi controlla gli asseveratori?
Qui comunque mi pare prevalga soprattutto il fine di finanziare i vari sindacati: che forse costano meno di una pletora di impiegati controllori
 

Elisabetta48

Membro Senior
secondo me non è sufficiente
Può esserlo. I dati base sono la metratura, la zona, la presenza di balconi o garage, la vetustà... Questo definisce la fascia base di oscillazione del canone e potrebbe essere l'unica cosa da certificare. Il resto dà solo degli aumenti in percentuale: la presenza di elementi quali porte blindate, riscaldamento autonomo...dà un tot percentuale di aumento a seconda di quanti sono, se è ammobiliato un altro tot, la maggior durata del contratto un altro ancora... Nei contratti che mio padre ha stipulato presso una Unione Proprietari (allora era obbligatorio farsi assistere) veniva scritto che l'appartamento era di mq tot, se era ammobiliato o no, quanti e quali elementi qualificanti erano presenti...tutto insomma era scritto nel contratto (e io ho continuato a scriverlo). Dalla fascia base certificata del canone e con gli elementi qualificanti elencati nel contratto qualunque funzionario dell'Agenzia delle Entrate (o del Comune) può, se vuole, controllare dalla scheda-appartamento se il calcolo è corretto. D'altra parte, visto che non alleghiamo al momento della registrazione nè il contratto nè l'asseverazione, se vogliono controllare ci devono convocare. Invece di leggere l'attestazione dovrebbero solo leggere la fascia base certificata e farsi un paio di calcoli di aumenti percentuali: 3 minuti? Basta volerlo fare
Quanto poi al passato: è vero che un tempo era obbligatorio farsi assistere da una delle organizzazioni riconosciute, ma un tempo gli inquilini restavano dentro anche vent'anni. Con la mobilità di oggi non ha senso dovere andare continuamente a farsi certificare le stesse cose. Pensavo che fosse proprio in considerazione di questo che avevano abolito il passaggio obbligato presso le organizzazioni. Invece...
 

Elisabetta48

Membro Senior
costano meno di una pletora di impiegati controllori
Che comunque ci sono. Le ultime tre volte che mi hanno perentoriamente convocata perchè non c'era rispondenza tra i loro calcoli e i miei ho dovuto rispolverare le vecchie carte per dimostrare che stavano sbagliando loro (chiusure di contratti da me registrate ma che a loro non figuravano; il software di controllo di una dichiarazione IRPEF che evidentemente non andava d'accordo con quello di compilazione, e amenità simili). Una volta (non ero ancora in pensione) mi hanno convocata per produrre le spese mediche e il CUD. Ci puoi credere? Il CUD di una insegnante...Non potevano guardarselo direttamente???
 

Elisabetta48

Membro Senior
No. Art. 1, comma 14 del decreto interministeriale 30 dicembre 2002.
In effetti ovunque trovo solo nominata la "possibilità" non l'"obbligatorietà". Mi resta però un grande dubbio (io allora non avevo proprio nulla da affittare): perchè sia mio padre che mia suocera inveivano per esser stati obbligati ad associarsi a una organizzazione di proprietari per poter stipulare un contratto a canone agevolato? Chissà... Non erano certo due che avessero bisogno di assistenza..
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
A memoria mia era obbligatorio.
A memoria mia non era obbligatorio.
Ricordo che andai all'Uppi per informarmi sui contratti concordati, per un anno mi iscrissi alla loro associazione ma poi lasciai perdere perché le persone che fornivano le informazioni erano poco preparate.

Questa è la mia esperienza a Torino (assistenza delle Organizzazioni Sindacali facoltativa, non obbligatoria). Penso che, secondo la norma citata da @Nemesis , fosse così in tutta Italia.
 

Elisabetta48

Membro Senior
fosse così in tutta Italia.
Ci sta. Da un lato non credo che un Comune potesse imporre l'obbligatorietà se la legge non lo richiedeva, dall'altro mi lascia perplessa il fatto che due persone molto sveglie e non bisognose di assistenza si fossero associate a una organizzazione di proprietari solo per poter fare quel tipo di contratto. Comunque, guardiamo al futuro. Si sta per liberare un appartamento e comincerà la trafila delle asseverazioni.
 

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