uva

Membro Storico
Proprietario Casa
penso che sia equo tassare in base al valore delle proprietà, semmai tenendo conto del nucleo familiare.
Qual è il valore delle proprietà che ritieni equo tassare?
Quello catastale attuale, che alcuni considerano iniquo e obsoleto?
Oppure quello che più si avvicina al valore di mercato?

se una casa di proprietà la uso come residenza principale o secondaria oppure l’affitto, secondo me sono affari miei
Tu tasseresti con l'IMU la "prima casa" (intesa come abitazione principale dove il contribuente abita con la sua famiglia)?
Attualmente sono soggette ad IMU soltanto le abitazioni principali considerate di lusso in base alla categoria catastale.

Per quanto riguarda le seconde case che i proprietari danno in locazione: consideri equa una tassazione agevolata IMU/IRPEF/cedolare secca quando si stipulano contratti concordati con conduttori che la utilizzano come abitazione principale?
O tasseresti tutto con uguali criteri ed aliquote?
 

Seth

Membro Attivo
Proprietario Casa
Qual è il valore delle proprietà che ritieni equo tassare?
Quello catastale attuale, che alcuni considerano iniquo e obsoleto?
Oppure quello che più si avvicina al valore di mercato?

Ha senso usare come base imponibile qualcosa che si avvicini al valore di mercato e non l’iniquo e obsoleto valore catastale. Se però il valore imponibile medio (media di tutti gli immobili) raddoppia, per dire, l’aliquota media va dimezzata, altrimenti non è solo razionalizzazione ma anche batosta.

Tu tasseresti con l'IMU la "prima casa" (intesa come abitazione principale dove il contribuente abita con la sua famiglia)?
Attualmente sono soggette ad IMU soltanto le abitazioni principali considerate di lusso in base alla categoria catastale.

Così era in passato con l’ICI, in sostanza. C’erano alcune detrazioni, quindi in pratica non si pagava o si pagava molto poco sulle abitazioni di minor valore, ma non c’era l’esenzione totale dall’imposta locale per qualsiasi abitazione principale a prescindere dal valore. Questo non mi pare equo.

Per quanto riguarda le seconde case che i proprietari danno in locazione: consideri equa una tassazione agevolata IMU/IRPEF/cedolare secca quando si stipulano contratti concordati con conduttori che la utilizzano come abitazione principale?
O tasseresti tutto con uguali criteri ed aliquote?
C’è un “do ut des”. Tu locatore rinunci a chiedere il prezzo massimo di mercato, ha senso che in cambio ci sia l’agevolazione. Un meccanismo cui comunque si è liberi di aderire o non aderire.
 

Yopy

Membro Attivo
Proprietario Casa
Hanno già deciso di adeguare il valore degli immobili al reale valore di mercato. Per cui tutta la tassazione che ci gira intorno subirà aumenti marcati fino a quasi il doppio nelle città più popolose. Questo è un dato di fatto, bisogna solo vedere da quando. Tutto il discorso su affitti è ininfluente
 

Seth

Membro Attivo
Proprietario Casa
Hanno già deciso di adeguare il valore degli immobili al reale valore di mercato. Per cui tutta la tassazione che ci gira intorno subirà aumenti marcati fino a quasi il doppio nelle città più popolose. Questo è un dato di fatto, bisogna solo vedere da quando. Tutto il discorso su affitti è ininfluente
Questo non è un dato di fatto.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Rispondendo anch'io alle domande di @uva, magari vado contro corrente, ma direi:
- la tassazione degli immobili dovrebbe avere in parte una quota legata al valore di mercato, in parte legata alla reale redditività; ed eliminerei il concetto di casa principale.
Questo farebbe sì che non si crei la esenzione totale per il superattico abitazione principale, e non infierirebbe su immobili che non creano reddito effettivo.

Insomma terrei conto dei due elementi.

Ovviamente a valle dovrebbero essere riviste le aliquote, tenendo conto che la base imponibile sarà realisticamente superiore.

- Differenziare le aliquote IMU per locazioni con contratti agevolati: concordo con @Seth

È la realtà.
E' sbagliata la tua precedente affermazione: ammesso che la base imponibile cambi, e magari raddoppi (se non molto di più) , tutto dipende da quali nuove aliquote adotteranno.
E questo doppio dato per ora non è noto. Quindi non è un dato di fatto di quanto aumenterà il carico d'imposta.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Ritengo che se la riforma del Catasto includesse anche una tassazione, seppure ridotta, dell'abitazione principale non di lusso, ci sarebbero talmente tante contestazioni che verrebbe bocciata da qualsiasi partito politico.

Il discorso sugli affitti a cui accenna @Yopy è importante per chi vede negli immobili una delle varie forme di investimento, con lo scopo di trarne un reddito stipulando le varie tipologie contrattuali (uso abitazione principale, transitorio, per studenti, turistico, usi commerciali).
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Il discorso sugli affitti a cui accenna @Yopy è importante per chi vede negli immobili una delle varie forme di investimento,
Non capisco il discorso di yopy.
E non penso che esitano persone che non ritengono gli immobili una forma di investimento
Percepisco invece che chi interviene come yopy ritiene quel tipo di investimento, una forma eticamente e socialmente riprovevole quindi da penalizzare.
Non è il primo e non sarà l’ultimo.
Poiché nulla e stabilito, nessuno può dire cosa succederà, salvo mi dica che sotto le spoglie del nick si nasconda qualche capo gabinetto vicino alle stanze del potere
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
yopy ritiene quel tipo di investimento, una forma eticamente e socialmente riprovevole quindi da penalizzare.
Invece ho capito che lui si riferisce a chi possiede e tiene
una casa sfitta per scelta

Io ritengo sia equo non tassare la "prima casa" (non di lusso) abitazione principale, il cui acquisto è anche agevolato ai fini dell'imposta di registro e detraibilità interessi sul mutuo.
Ed è giusto aiutare i giovani con agevolazioni per gli acquirenti che hanno determinati requisiti.
Perché la casa dove un cittadino abita stabilmente con la sua famiglia è un bene primario.

Capisco che questo concetto possa non piacere.
Specialmente a chi non ha mai acquistato un immobile né pagato un mutuo di tasca sua col denaro guadagnato lavorando.
Spesso sono persone a cui le case per abitazione principale e per vacanze sono state messe a disposizione/donate/ ereditate da genitori/coniugi/parenti vari.
Se costoro non potranno più tenerle sfitte per scelta, si orienteranno verso la locazione o la vendita.
 
Ultima modifica:

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
non penso che esitano persone che non ritengono gli immobili una forma di investimento
Io avevo scritto:
chi vede negli immobili una delle varie forme di investimento, con lo scopo di trarne un reddito stipulando le varie tipologie contrattuali

Nel senso di investimento da gestire attivamente, con tutto il lavoro e i rischi che comportano le locazioni.
Confrontando l'investimento immobiliare con altri di natura finanziaria che comportano vari livelli di rischio, tenendosi pronti a cambiare strategia in base all'andamento dei mercati.

Altra cosa è l'atteggiamento di chi ha delle case che tiene sfitte per vari motivi (ci va in vacanza spesso o di rado, le tiene vuote, ha paura ad affittarle avendo avuto esperienze negative come ha scritto @Elisabetta48), magari sperando che si rivalutino.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto