E' appunto perché ci sono molte implicazioni che ci sfuggono a noi profani che ritenevo che un primo approccio indispensabile fosse quello che mi sembrava aver capito volesse fare Tremonti e cioé mettere sul tavolo assolutamente tutte le disposizioni (tipi di imposte nazionali +regionali + locali, detrazioni, incentivi, nicchie fiscali varie ecc.) affinché si possa infine rispondere alle fatidiche domande : chi, perché,cosa, come, quando, e dove ; e non c'è dubbio che uno sfoltimento di questa selva di disposizioni sarebbe già un primo passo verso la semplificazione e la trasparenza del sistema fiscale. E soltanto dopo questo sfoltimento che permetterà di diramare l'albero -operazione che ci permetterà anche di capire dove vanno i nostri soldi e come sono utilizzati o sperperati- che si potrà parlare di riduzione di scaglioni o modulazioni di percentuali o tassazione sul valore marginale od altro : tutto potrà essere discusso e anche accettato se c'è chiarezza su cio' di cui si parla
Questo, naturalmente, si si vuole veramente fare opera di trasparenza.
Per quanto riguarda il fisco italiano, ho trovato questo sito che mi è parso interessante per non specialisti (quale sono io) a cui interessano le grandi linee per capire meglio quanto proposto/o in vigore e che parla anche delle aliquote fisse (quelle che si vorrebbero fare) e progressive (quelle attuali) :
Deiricchi - Influenza del sistema fiscale sulla distribuzione della ricchezza
Un primo passo verso la semplifiicazione e una migliore comunicazione con il cittadino sembra essere una notizia letta l'altro ieri sul Messaggero riguardo all'Agenzia delle Entrate che metteva adesso a disposizione dei cittadini il suo nuovo sito :
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=124331&sez=HOME_NOSTRISOLDI
Ho letto anche che in Italia ci sarebbero circa 120 000 (!) norme fiscali : come puo' il povero, comune contribuente ritrovarsi in questa selva di leggi ? E soprattutto : sono esse tutte veramente utili od
attuali ?
Credo che il ministro Calderoli dovrebbe darsi da fare per semplificare e riassumere il riassumibile ancora di attualità... e per fare poi un altro grande falo'.
Aggiunto dopo 20 minuti :
Per quanto riguarda l'IVA non basta soltanto proporre ma anche ottenere che la Commissione Europea sia d'accordo, poiché, come tutti dovrebbero sapere, l'IVA è una imposta anche comunitaria (direttiva CEE del 1977 e ultima direttiva
http:// 2006/112/CE del 2007 che tiene conto di tutto cio' che è stato modificato nel corso degli anni.
Gli Stati sono liberi di stabilire le percentuali che desidera sui prodotti/servizi che desidera entro i limiti stabiliti dall'UE perché lo scopo principale dell'IVA è di fare in modo che non ci siano distorsioni di concorrenza sul libero mercato UE.
Inoltre un abbassamento dell'IVA sarebbe una fonte importante di non entrate per l'UE (che ne ricava circa il 14% delle sue entrate) e per gli Stati, la cui percentuale di entrate varia da paese in paese secondo il tipo di tassazione scelto.
Qui, tutto sull'IVA, con anche le percentuali per paese
Imposta sul valore aggiunto - Wikipedia
o anche qui : Europa - Search - Results o anche qui (per fare una petizione all'UE)
Petizioni a meno che non si voglia contattare direttamente il proprio deputato al parlamento europeo
I vostri deputati : Per nome
Tutto cio' per dire che gli Stati membri possono sempre proporre ma sono vincolati da quanto da essi deciso unanimamente in merito e sottoposto poi alla vigilanza della Commissione che puo' sempre deferire gli Stati alla Corte europea di giustizia per infrazione alle norme comunitarie.